<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Villa Romana di Valdonega, l'affresco con il grifone alato

Villa Romana di Valdonega, l'affresco con il grifone alato

Doveva apparire inserita in un ambiente rurale la villa suburbana risalente al I secolo d.C. oggi visibile tra i palazzi nel quartiere della Valdonega. Una geografia ben distante dall’attuale tessuto urbano, ma una volta entrati nel sito archeologico di via Zoppi, 5 (traversa di via Marsala), si viene catapultati nella Verona Romana legata ai Cesari.

Nell’ara archeologica sono custoditi i resti di una lussuosa casa di campagna e, in particolare, si riconoscono un portico dalla forma a L, un ampio e sontuoso salone adibito a banchetti, un corridoio di passaggio e un ambiente con ricche decorazioni. Le stanze conservano pavimenti mosaicati, affreschi con raffigurazioni di volatili, figure mitologiche e altre decorazioni.

L’immagine in alta definizione restituisce un affresco parietale della stanza più a nord. È un ambiente quadrangolare che poteva essere una sala da pranzo. Una ipotesi sostenuta dalla presenza di una mensa in calcare (forse portavivande) su uno dei suoi lati. A contraddistinguere quest’ambiente sono le decorazioni che ornano le pareti riconducibili nell'ambito del cosiddetto terzo stile pompeiano.

A catturare l’attenzione è la presenza di un animale fantastico dal corpo verde con tonalità di azzurro-grigio e giallo. Si tratta di un grifone alato con il corpo disposto verso sinistra mentre volge lo sguardo dalla parte opposta e poggia la zampa sinistra sulla parte anteriore di una nave. Il grifone è un animale mitologico nato dalla fusione di un leone con un'aquila.

I due animali fusi in un'unica creatura di fantasia rappresentano l'uno (il leone) il dominatore del mondo terrestre e l'altra (l’aquila) la dominatrice del mondo dei cieli. La loro unione dà origine a una creatura potente che ben si presta alla custodia e alla vigilanza dell'ambiente domestico.

Tra le figure presenti nell’affresco c’è anche una piccola testa rossastra con tratti simili a una maschera teatrale. Potrebbe essere la riproduzione di un oggetto di uso comune tra le colonne dei porticati (presente in questa villa) chiamato oscillum (dondolava con il vento) e aveva la funzione di abbellire e decorare gli spazi.

L’immagine può essere ingrandita sullo schermo e a fare da guida è la voce dell’archeologa Maria Rita Bertoncini che con Morena Tramonti e Annarosa Tricomi ha redatto il testo audio. La fotografia è ottenuta tramite l'unione di più riprese e restituisce una definizione in grado di mostrare il più piccolo dettaglio.

Il Virtual Tour è realizzato in collaborazione con l'associazione Archeonaute Onlus (https://www.archeonaute.it/) che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura archeologica. Le immagini sono su concessione del Mic – Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.

L'ingresso all'area archeologica di via Zoppi, 5, è gratuito nei giorni di martedì e domenica, dalle 16 alle 20, previa prenotazione (gli orari sono passibili di modifiche, per informazioni scrivere a archeonaute@gmail.com). Negli altri giorni l’apertura del sito che custodisce la Villa Romana di Valdonega è possibile a richiesta.

Marco Cerpelloni

Altri video