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Museo Venerabile Pietro Leonardi

Museo Venerabile Pietro Leonardi

Nel centro storico di Verona, all’interno di Palazzo Vimercati (via San Cosimo, 3), c’è un museo che racconta la vita e le opere di don Pietro Leonardi, fondatore della Congregazione delle Figlie di Gesù. Il presbitero veronese, nato nel 1769 nella contrada di San Quirico (l’odierna via Quattro Spade) è stato proclamato venerabile da papa Giovanni Paolo II, il 3 marzo 1990. Nello stesso anno viene istituita l’esposizione permanente nelle stanze appartenute a don Leonardi. A fare da guida è la voce della preside della Scuola secondaria di I grado, suor Marika Manfredini.

Il museo è collocato al primo piano e si accede da uno scalone dove sono esposti quattro quadri che ripercorrono alcuni momenti significativi della vita di don Leonardi. Il corridoio che introduce all’esposizione raccoglie un busto in bronzo (fuso nella fonderia Bonvicini a Caselle di Sommacampagna nel 1989) e cinque pannelli a olio del pittore Maurizio Zanolli che presentano le fondazioni delle origini.

Nella sala A tra i vari documenti è esposto l’albero genealogico della famiglia Leonardi, le cui origini risalgono al XVI secolo. Accanto il nome di Pietro compare nel Registro dei battezzati nella Chiesa dei Santi Quirico e Giulietta (due fotografie dell’originale). Poco più avanti vi è la sua iscrizione all’arte dei Cartari. Con molta probabilità, infatti, il padre voleva diventasse un uomo d’affari anche alla luce di una eredità proveniente dallo zio Moroni di una cartiera.

Nella sala B è presentato il Piano generale della Fratellanza. Ideato da don Leonardi contiene le motivazioni, la struttura e i compiti dei membri. Sono esposti la nomina a Direttore Spirituale dell’Ospedale e Cappellano del Ricovero e il programma giornaliero svolto nelle prime Scuole di Carità a Verona (stampa del 1816). Segue nell’esposizione la Piramide: la figura geometrica con cui don Leonardi pensò di presentare la struttura dell’Istituto delle Figlie di Gesù. Al vertice si legge la finalità ultima, santificazione delle Suore e delle fanciulle. «La loro felicità e la gloria di Dio». Sui lati sono indicati i mezzi (spirituali e materiali) per raggiungere il fine. Alla base è indicato il governo necessario per assicurare l’unità, la stabilità e l’efficacia. La stampa su tela fu portata a Francesco IV d’Austria-Este, duca di Modena e Reggio, nel 1820.

La sala B è anche la stanza dove ha vissuto a lungo don Leonardi e dove è passato al cielo. L’ambiente era diviso in due parti così da creare una camera da letto e uno studio. Tracce di questa divisione sono presenti sul pavimento. Nella parte adibita a studio si apre la botola con una scala in legno che permetteva a don Leonardi di scendere in un piccolo locale (la Buca) dove continuava il suo colloquio con Gesù Eucarestia attraverso una piccola apertura sulla Cappella.

Ritornati al piano terra, sulla sinistra si trova la Cappella dove don Leonardi era solito pregare. All’interno è conservato l’altare ancora nella sua posizione originale. Costruito in legno possiede colori e linee riconducibili al Cinquecento. Sulla parete laterale nord sono custodite dal 1972 le sue spoglie. Prima di uscire si ritorna nella sala delle Pietre che raccontano dove l’esposizione di fotografie d’epoca riporta la storia della Congregazione.

Il Museo del venerabile Pietro Leonardi è aperto al pubblico ed è possibile visitarlo previo appuntamento da prendere con le Scuole Leonardi Figlie di Gesù (che lo ospitano) al numero 045.8003894.

Marco Cerpelloni

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