Entrare al Ma-Museo africano di Fondazione Nigrizia onlus significa aprire una finestra su un intero continente e conoscerne la sua cultura e le sue tradizioni. Un tempo erano terre lontane e descritte solo da pochi viaggiatori, ma anche se oggi le distanze sono riformulate questi luoghi restano frequentemente poco conosciuti. Sembra un paradosso in una società dove l’immagine è al centro della comunicazione, ma si tratta per la maggior parte di scatti turistici e non di un’apertura al dialogo. Il Ma-Museo africano è un progetto che diviene conoscenza reciproca e si propone come un percorso di condivisione ricco di punti di contatto tutti da scoprire.
Il Virtual Tour svela le sette sezioni che compongono l’esposizione permanente e propone un viaggio accanto alle persone che hanno prestato il loro servizio missionario. Le immagini sono commentate da padre Pietro Ciuciulla e la georeferenziazione permette di muoversi nello spazio virtuale mantenendo l’orientamento come in presenza.
Varcata la porta d’ingresso si entra nella sezione verde dove è celebrato il ciclo della vita. Sono narrate la nascita, l’infanzia e il matrimonio. Accanto sono raccontate l’inizializzazione al mondo adulto e l’organizzazione sociale con il potere e l’anzianità. A concludere questo percorso è la sezione dedicata agli antenati che instaura un nuovo legame tra lo spirito del defunto e la famiglia-comunità di appartenenza.
Al centro del Museo si trova la rappresentazione del Tucul, il luogo dell’incontro comunitario. Qui è possibile consultare le schede dei 54 stati africani, conoscere la flora e la fauna del continente, i contesti urbani e l’economia.
La sezione grigio è dedicata alla musica africana. In questa area sono esposti gli strumenti musicali come il djembè, il balafon e il kora ed è possibile conoscerne l’uso attraverso alcuni tutorial video. Entrare in contatto con la musica africana e la sua tradizione permette di riconoscere come sia stata di ispirazione anche a generi musicali occidentali e moderni.
Le altre sezioni (giallo, arancio, rosso) ripercorrono l’arte del quotidiano con i mestieri e gli attrezzi da lavoro accanto agli oggetti di cultura materiale come recipienti, contenitori e ornamenti di bellezza, l’importanza che hanno assunto le maschere indossate in danze organizzate secondo le celebrazioni e di conoscere le religioni tradizionali africane.
Una sezione del Museo è dedicata a san Daniele Comboni e ne ripercorre la vita e le opere con quelle della Congregazione dei Missionari Comboniani. Una seconda sezione fa conoscere la Fondazione Nigrizia onlus che si occupa di promuovere le riviste Nigrizia e PM, di implementare i volumi della biblioteca e dell’emeroteca oltre a curare la memoria storica. La Fondazione è impegnata anche nella diffusione della musica afro con Afriradio e nell’educazione all’intercultura.
Al Ma-Museo africano si accede da Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona ed è aperto il martedì e il venerdì dalle 9 alle 13 e la prima e la terza domenica del mese dalle 15 alle 18. Informazioni si possono avere ai numeri 045.809.2199/100 o via e-mail all’indirizzo info@museoafricano.org.
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