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Obelisco Napoleonico nel territorio di Arcole

Obelisco Napoleonico nel territorio di Arcole

A ritrarre Napoleone Bonaparte sul ponte di Arcole è il pittore francese Antoine-Jean Gros (allievo di Jacques-Louis David). Il generale è immortalato con la bandiera dell’Armata d’Italia nella mano sinistra mentre guida le truppe alla battaglia. L’opera restituisce il carattere dell’uomo che sa di essere artefice del suo destino e lo riporta con estrema immediatezza accanto a qualche nota che può apparire persino romantica. Sulla lama della spada si legge Bonaparte, Armée d’Italie.

L’Obelisco Napoleonico è posto sulla destra del fiume Alpone, in prossimità della testa del ponte. La sua costruzione celebra la vittoria delle truppe francesi su quelle austriache in una battaglia che si consumò tra il 15 e il 17 novembre 1796.

Per commemorare sui campi di battaglia le vittorie ottenute dall’esercito francese furono progettati, su volere dello stesso Napoleone, sette monumenti. Di questi, però, ne furono edificati solo quattro. Dalla successiva distruzione austriaca si salvò solo l’Obelisco di Arcole che rimane l’unico esistente della Campagna d’Italia.

Il monumento è alto 11 metri e mezzo con tre gradini alla base. Costruito in marmo rosso di Verona porta due bassorilievi che raffigurano trofei di guerra, opera dello scultore Gaetano Muttoni. Commissionato a Eugenio di Beauharnais, l’Obelisco è stato disegnato e progettato da Gaspare Galliari. La direzione dei lavori fu affidata a Jean-Pierre Dellard e la posa della prima pietra avvenne il 15 dicembre 1808. Fu inaugurato il 1 novembre 1810.

Sui lati nord e sud sono riportate due iscrizioni in lingua latina che celebrano il generale e la vittoria. Un primo incarico di comporre i versi fu dato a Ugo Foscolo ma in seguito le frasi furono redatte da Calimero Cattaneo. La tradizione popolare indica, invece, un altro autore: il latinista Stefano Antonio Morcelli.

Per la sua importanza, la battaglia di Arcole è ricordata sull’Arc de Triomphe de l’Étoile a Parigi. Il monumento che si trova al termine dell’Avenue des Champs-Élysées trae la sua ispirazione dall’Arco di Tito posto sulle pendici del Palatino a Roma.

Il Museo Napoleonico «Gustavo Alberto Antonelli» di Arcole  (www.museodiarcole.it) custodisce le testimonianze della battaglia. Informazioni si possono avere all’indirizzo email: museo.arcole@gmail.com.

Marco Cerpelloni

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