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Museo etnografico di Rivalta sul Mincio - Rodigo (Mantova) - Prima parte

Museo etnografico di Rivalta sul Mincio - Rodigo (Mantova)

Il Museo etnografico dei mestieri del fiume di Rivalta sul Mincio - Rodigo (Mantova) racconta il territorio e ricostruisce la storia della sua antropizzazione. È allestito all’interno di una vecchia cascina rurale (nota con il nome di loghino Ariello) dove un tempo vivevano i pescatori con le loro famiglie. La cascina si trova sulla riva di un’ansa del fiume Mincio all’interno di un’area verde di proprietà comunale.

La visita offre l’opportunità di conoscere la vita e la cultura delle popolazioni che hanno abitato questo luogo e dalla palude traevano il loro sostentamento. Sono esposti gli strumenti e gli utensili utilizzati un tempo per la coltivazione della cannuccia di palude (Phragmites australis) e del carice (Carex) accanto a quanto serviva per la caccia e la pesca. Una sala è interamente dedicata alla vita quotidiana.

Il percorso all’interno del museo accoglie il visitatore con un plastico che riproduce la trama dei canali che danno forma alla palude nel territorio compreso tra il paese di Rivalta sul Mincio (nel Comune di Rodigo) e la città di Mantova. È la riserva naturale delle «Valli del Mincio» e lungo le pareti è illustrato il suo particolare ecosistema.

La storia della presenza dell’uomo ripercorre l’uso delle palafitte, l’arrivo degli Etruschi e le prime regolazioni idrauliche del medioevo. La vita domestica sino alla prima metà del secolo scorso è rappresentata con la ricostruzione di una cucina, un luogo dove l’intera comunità della cascina si ritrovava nella quotidianità.

Un’ampia sezione del Museo è dedicata alla scoperta della fauna e della flora con un focus sulla biodiversità presente nel territorio della riserva Valli del Mincio. Un complesso ecosistema che dal piano superiore è possibile osservare da un particolare punto di vista.

Gli orari di apertura per la visita sono il lunedì e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì e il sabato dalle 15 alle 18. L’ingresso è, comunque, sempre possibile su appuntamento chiamando al numero 0376.653.924.

Marco Cerpelloni

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