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Il sito archeologico
di Brentino Belluno
Visita a 360°

Il sito archeologico di Brentino Belluno
Il sito archeologico di Brentino Belluno
Il sito archeologico di Brentino Belluno - Visita a 360°

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Brentino Belluno, scoperto un «autogrill» di 2000 anni fa. Il sito archeologico è aperto al pubblico e si estende per oltre 2.200 metri quadrati. La struttura è venuta alla luce in località Servasa e sembra essere una villa ma potrebbe essere anche un’antica stazione di posta romana. L’insediamento ha spazi aperti e zone abitate con al centro un ampio cortile rettangolare e un portico a «L». Sarebbero la forma e disposizione degli ambienti a suggerire la possibilità si tratti di una locanda, cioè un mansio. Insomma, una sorta di moderno autogrill autostradale per accogliere chi percorreva il fondovalle della Val Lagarina tra il I secolo a.C. e gli inizi del successivo. Il sito di Servasa fu scoperto durante gli scavi per la costruzione dell’autostrada Verona-Brennero e fu indagato tra il 1968 e il 1971. Nel 2017 sono terminati i lavori di valorizzazione, consolidamento e restauro. Dell’antica locanda rimane poco e i muri non superano i 40 centimetri di altezza media. Solo sul lato nord-occidentale oltrepassano il metro. Si ipotizza che in questo luogo transitasse la via Claudia Augusta, la strada voluta dall’imperatore Claudio nel 46 d.C. per completare il tracciato aperto dal padre Druso attraverso le Alpi durante le campagne reto-vindeliche. Nell’area di scavo sono venuti alla luce alcuni ambienti destinati ad attività artigianali e si riconosce una fornace per metalli. È conservato anche un tetto crollato, una canaletta per la raccolta delle acque piovane e una soglia in marmo rosa Verona che conserva intatti i fori per i cardini della porta.

È disponibile al download un poster.

Marco Cerpelloni

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