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Invasione russa

Il conflitto in Ucraina raccontato, giorno per giorno, nel mese di giugno 2023

L'invasione russa è cominciata il 24 febbraio 2022
Il generale russo Surovikin
Il generale russo Surovikin
Il generale russo Surovikin
Il generale russo Surovikin

Il conflitto Russia-Ucraina, iniziato il 24 febbraio 2022 con l'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe russe, prosegue senza sosta sotto l'attenzione di tutta la comunità internazionale. Aiuti dall'Italia e dall'Europa alle popolazioni aggredite. Qui di seguito l'evoluzione della guerra, giorno per giorno del mese di giugno 2023.

 

30 GIUGNO - GLI USA VALUTANO L'INVIO DI MISSILI A LUNGA GITTATA

Gli Usa hanno preso in considerazione l'approvazione del sistema missilistico tattico a lungo raggio Atacms per l'Ucraina. Lo scrive in esclusiva il Wall Street Journal citando dirigenti americani ed europei. L'Atacms ha una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire obiettivi russi molto dietro le linee del fronte, anche in Crimea da dove partono gli attacchi con droni di fabbricazione iraniana. Joe Biden non ha ancora dato il suo ok ma le fonti dicono di aver aver visto segnali di apertura anche tra i più riluttanti nel governo Usa, a partire dalla Casa Bianca.

 

29 GIUGNO - SALE A 11 IL BILANCIO DEI CIVILI MORTI NELLA STRAGE DEL RISTORANTE  A KRAMATORSK. ARRESTATO IL GENERALE SUROVKIN

Sono almeno 11 i morti, tra cui una 17enne e due gemelle di 14 anni, e 60 i feriti dell'attacco russo di ieri in un ristorante a Kramatorsk. La Difesa russa sostiene di aver colpito un comando militare, non obiettivi civili, mentre il Moscow Times dà notizia dell'arresto del generale Sergei Surovikin passato, a quanto pare, nelle file di Prigozhin durante la rivolta.

Il cardinale Zuppi in missione a Mosca, sarà ricevuto oggi da Ushakov, consigliere di Putin. A Roma, in piazza San Pietro, dove oggi il Papa celebrerà i santi Pietro e Paolo, anche una delegazione ucraina che ieri si è trovata all'udienza accanto a una ventina di pellegrini bielorussi

28 GIUGNO - ATTACCO RUSSO SU KRAMATORSK, ALMENO 8 MORTI. PUTIN DISARMA LA WAGNER, OGGI IL CARDINALE ZUPPI A MOSCA

È salito ad almeno otto il bilancio delle vittime dell'attacco russo di ieri a Kramatorsk. I feriti sono 56: lo ha reso noto questa mattina il ministero dell'Interno ucraino, come riporta Rbc-Ucraina. Tra le vittime ci sono anche tre ragazzini. Le vittime minorenni sono una 17enne e due sorelle di 14 anni, ha reso noto il procuratore generale Andriy Kostin, come riporta Ukrinform. «Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie», ha scritto Kostin su Telegram. «Il regime criminale della Federazione Russa continua le sue tattiche di terrore contro i pacifici ucraini», ha aggiunto, precisando che il ristorante di Kramatorsk è stato colpito «da due missili Iskander». Ieri era stato ipotizzato che nell'attacco erano stati usati due missili S-300

Intanto il presidente russo Putin ha deciso che le armi a disposizione della brigata Wagner saranno trasferite all'esercito russo. Prigozhin è a Minsk. Lukashenko: «Ho convinto Putin a non ucciderlo». Stoltenberg: «La Nato è pronta a difendersi da ogni minaccia proveniente da Mosca o Minsk».

Oggi e domani l'inviato del Papa, cardinale Zuppi, sarà a Mosca per «incoraggiare gesti di umanità».

27 GIUGNO - PUTIN IN TV: «NON SONO RIUSCITI A SPACCARE LA RUSSIA» TACE SU PRIGOZHIN

Dopo due giorni di attesa e le voci più disparate che lo davano addirittura in fuga. Nella tarda serata di ieri Putin si è rivolto in tv alla nazione per dire che il pericolo è passato e che gli ammutinati «non sono riusciti a spaccare la Russia»: i tentativi «criminali» di creare disordine sono falliti e che il Paese è stato «salvato dalla distruzione» grazie alla fedeltà dei suoi militari e dei suoi servizi di sicurezza. Un discorso di appena cinque minuti per assumersi il merito di avere evitato «un bagno di sangue». Senza mai citare Prigozhin, ma indicando ai militari della Wagner due sole strade: «Entrare nell'esercito russo e andare a Minsk».

Da parte sua, in un video di 11 minuti, Prigozhin ha spiegato, anche lui dopo 48 ore di silenzio, che la marcia verso Mosca non era per «rovesciare il governo», ma per «protestare contro la distruzione della Wagner» annunciata dalle autorità di Mosca. «Una lotta interna, gli Usa non c'entrano», dice il presidente Biden che ha sentito la premier Meloni e l'ha invitata a Washington il mese prossimo. 

26 GIUGNO

Le forze russe stanno attaccando la regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale, con missili e droni: lo ha reso noto il portavoce dell'amministrazione militare regionale, Sergiy Bratchuk, come riporta Rbc-Ucraina. Da parte sua, il comando operativo Sud delle Forze armate di Kiev ha sottolineato che "la difesa aerea sta lavorando nella regione di Odessa. I residenti sono stati invitati a rimanere nei rifugi durante un allarme... I combattimenti sono in corso, la difesa aerea sta funzionando, anche sulla città", ha riferito il comando. 

Nel frattempo le misure "antiterrorismo" introdotte sabato a Mosca e nella sua regione in seguito alla rivolta del gruppo paramilitare Wagner poi rientrata, sono state revocate. Lo ha annunciato il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin. "Stiamo revocando tutte le restrizioni relative all'introduzione del regime operativo antiterrorismo", ha detto Sobyanin su Telegram, ringraziando i residenti per la loro "calma e comprensione".

 

 

25 GIUGNO ore 13 - PRIGOZHIN SCOMPARSO NEL NULLA

I combattenti della Wagner si stanno ritirando anche dalla regione di Voronezh. A meno di 24 ore dall'intervento di Minsk, il leader della milizia privata, Evgenij Prigozhin, sembra scomparso nel nulla. Dovrebbe essere in Bielorussia, ma secondo Jill Dougherty, ex capo dell'ufficio di Mosca della Cnn ed esperta di Russia, Prigozhin potrebbe essere fisicamente eliminato in Bielorussia: «Putin non perdona i traditori».

Sul fronte bellico, ancora attacchi su Kherson e Kiev. Altri due corpi sono stati trovati sotto le macerie del condominio di Kiev colpito dai frammenti del missile russo abbattutosi sulla capitale ucraina nella notte fra venerdì e sabato, ciò porta a cinque il numero delle vittime.

 

25 GIUGNO ore 8 - PRIGOZHIN E I MILIZIANI DELLA WAGNER NON SARANNO PERSEGUITI

La mediazioni del presidente bielorusso Lukashenko sembrano aver posto fine al tentativo di 'ribellione' delle truppe mercenarie russe Wagner guidate da Yevgeny Prigozhin che ha tenuto per 36 ore il mondo con il fiato sospeso. Lo "chef di Putin" e i suoi miliziani non saranno perseguiti, riprende l'offensiva in Ucraina e Prigozhin andrà in Bielorussia. Resta incerto il destino dei vertici militari russi accusati da Prigozhin di avere attaccato i suoi uomini mentre la sua marcia, giunta indisturbata fino a 200 chilometri da Mosca, rischia comunque di mostrare i punti deboli del regime. Gli uomini di Wagner hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla. La situazione in Russia resta all'attenzione del campo avversario con consultazioni ai massimi livelli che confermano il sostegno all'Ucraina. I media americani rivelano che le autorità erano stati informati da giorni dei piani di Prigozhin.

Ieri sera il presidente ucraino ha parlato alla nazione in russo: «L'uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte». Nella notte bombe russe su Sumy e Nikopol, almeno un morto.

 

24 GIUGNO ore 20 - WAGNER SI FERMA

I miliziani della Wagner sono arrivati "a 200 chilometri da Mosca" ma ora fanno "marcia indietro", tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin. 

 

24 GIUGNO ore 19.30  - STOP A WAGNER?

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin "lo stop ai movimenti" delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato

 

24 GIUGNO ore 17.30 - SALE LA TENSIONE

L'ex premier e presidente del consiglio di sicurezza russo Medvedev parla apertamente di "colpo di stato", mentre il sindaco di Mosca ha imposto che lunedì non si lavori

 

24 GIUGNO ore 16 - L'UCRAINA RICONQUISTA TERRITORI NEL DONBASS

Le truppe ucraine hanno liberato posizioni nel Donbass conquistate dai russi nel 2014: lo scrive Valery Shershen, portavoce delle forze armate ucraine del comando sud (Tavria) citato dal canale Telegram di Rbc-Ucraina.

 

24 GIUGNO ore 15.30 - SMENTITA LA FUGA DI PUTIN

"La guerra civile è ufficialmente cominciata". Lo annunciano, in un messaggio sul canale Telegram, i mercenari del gruppo Wagner pubblicando la foto di un elicottero russo abbattuto. Un video della Bbc mostra un convoglio della Wagner lungo l'autostrada M4 che collega Voronezh a Mosca. Intanto il leader del gruppo paramilitare, Yevgeny Prigozhin, ha accusato l'esercito russo di attaccare le sue forze che stanno avanzando in Russia.

Secondo alcuni testimoni il convoglio del gruppo Wagner sarabbe stato preso preso di mira da elicotteri russi proprio lungo l'autostrada M4. Dopo alcune voci secondo cui il presidente russo Vladimir Putin aveva lasciato Mosca il portavoce Dmitry Peskov è intervenuto per smentire la niotizia e ha sottolineato che "il presidente lavora al Cremlino". Secondo altre fonti alcuni aerei presidenziali sarebbero atterrati a San Pietroburgo.

Prigozhin: "Stiamo salvando la Russia"

 

24 GIUGNO ore 12 - WAGNER: «LA GUERRA CIVILE È INIZIATA»

«La guerra civile è ufficialmente iniziata». Lo scrive su Telegram Il Gruppo Wagner, diffondendo le immagini di un elicottero russo che sarebbe stato abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo che quest'ultimo li aveva attaccati. «Uno dei convogli del Gruppo Wagner è stato attaccato nella regione di Voronezh. Anche l'aviazione sta lavorando. La guerra civile è ufficialmente iniziata» scrivono.

 

24 GIUGNO  - MERCENARI DELLA WAGNER IN RIVOLTA, IN MARCIA VERSO MOSCA. BLINDATI SCHIERATI SULLA PIAZZA ROSSA

Il capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, accusa i capi della Difesa russa, ministro Shoigu in testa, di avere ordinato un attacco contro i suoi uomini e marcia verso Rostov e Mosca. "Non è un colpo di Stato, ma una marcia della giustizia", "e andremo fino in fondo" assicura, ignorando gli appelli a fermarsi. Alle 6.30 annuncia di trovarsi al quartiere generale di Rostov e di avere il controllo di alcuni siti tra cui un aeroporto. La procura russa apre un procedimento per 'ribellione armata' e a Mosca e Rostov girano veicoli militari e si rafforzano le misure di sicurezza. Putin è 'costantemente informato'. Biden anche, e consulta gli alleati. Nella notte attacco russo in varie città dell'Ucraina: a Kiev colpito un grattacielo: almeno due morti e otto feriti.

«Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento», ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. «Adesso si decide il destino del nostro popolo», ha aggiunto. Le strade attorno al Cremlino sono state chiuse e blindati sono schierati nella piazza Rossa.

 

 

23 GIUGNO - KIEV, SVENTATO ATTACCO MISSILISTICO AD AEROPORTO MILITARE AD OVEST

Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa una raffica di 13 missili da crociera russi diretti verso un aeroporto militare nella regione occidentale di Khmelnitskyi: lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev, come riportano i media del Paese. I missili sono stati lanciati intorno alla mezzanotte dal Mar Caspio da quattro bombardieri Tu-95. "Tutti i 13 missili da crociera X-101/X-555 sono stati distrutti dalla difesa aerea, la maggior parte nella regione di Khmelnytsky", ha dichiarato l'Aeronautica in un comunicato. Unità di difesa aerea hanno abbattuto anche un drone da ricognizione non identificato.

Intanto un civile è rimasto ferito nel corso dei bombardamenti russi di ieri nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto su Facebook l'Amministrazione militare regionale, come riporta il Kyiv Independent. Sono state prese di mira nove comunità con 21 attacchi. Nel complesso ci sono state oltre 147 esplosioni e si segnalano danni a condominii, case e ad una torre dell'acqua. Le comunità di Krasnopillia, Khotin, Yunakivka, Vorozhba, Shalyhyne, Bilopillia, Myropillia, Nova Sloboda ed Esman sono state colpite con mortai, artiglieria e attacchi aerei.

 

22 GIUGNO - IL CREMLINO: «L'ENNESIMA MENZOGNA»

La Russia sta valutando un possibile attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con il conseguente rilascio di radiazioni nell'ambiente. Lo ha segnalato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelesky sottolineando che Kiev ha ricevuto dall'intelligence informazioni, già condivise con i suoi partner internazionali, "sul fatto che la Russia sta considerando uno scenario di attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia". Per il Cremlino si tratta di' "una ennesima menzogna", secondo quanto ha replicato il portavoce Dimitry Pescov. 

"Purtroppo, ho dovuto ricordarvi più volte che le radiazioni non conoscono confini di Stato e chi colpiranno è determinato solo dalla direzione del vento", ha osservato Zelensky, che riferisce di star condividendo tutte le informazioni disponibili con i partner di Kiev: "Tutte le prove. Europa, America, Cina, Brasile, India, mondo arabo, Africa: tutti i Paesi, tutti devono saperlo. Le organizzazioni internazionali. Tutte". "Non dovrebbero mai esserci attacchi terroristici alle centrali nucleari, da nessuna parte. Questa volta non dovrebbe essere come a Kakhovka: il mondo è stato avvertito, quindi il mondo può e deve agire", conclude il messaggio. 

Mosca intanto riferisce che le forze russe hanno distrutto 246 carri armati, 10 aerei da combattimento, 264 droni e 42 lanciarazzi multipli ucraini dall'inizio della controffensiva di Kiev, il 4 giugno, fino a ieri. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la Sicurezza nazionale russo Nikolay Patrushev, citato dall'agenzia Interfax. E il ministro della Difesa Serghei Shoigu ha precisato che i russi hanno distrutto 13 degli 81 carri armati forniti all'Ucraina da Paesi occidentali e 18 dei 109 mezzi corazzati da combattimento Bradley. Shoigu ha aggiunto che le truppe ucraine hanno ridotto la loro attività nella controffensiva e ora si stanno riorganizzando.

 

20 GIUGNO - ALLARME AEREO IN DIVERSE CITTA' UCRAINE

Diverse esplosioni sono state udite nelle prime ore di oggi nella città ucraina di Zaporizhzhia, secondo autorità locali citate dai media internazionali. L'allarme antiaereo è scattato anche negli oblast di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Mykolayiv, Odessa, Poltava, Sumy, Kharkiv, Donetsk e Kherson.

 

19 GIUGNO - ESPLOSIONI NELLA NOTTE A ODESSA, ALLARME ANTIAEREO IN SEI REGIONI DELL'UCRAINA

Una serie di esplosioni sono state udite nella notte nella città portuale meridionale ucraina di Odessa. Lo riportano i media locali, aggiungendo che le autorità militari hanno attivato la difesa aerea in tutta la regione. In mattinata l'amministrazione militare regionale di Odessa ha comunicato che le truppe russe hanno lanciato quattro missili da crociera di tipo Kalibr dal Mar Nero, tutti distrutti in cielo dalle forze di difesa.

L'allarme antiaereo è scattato nelle prime ore di oggi in sei regioni dell'Ucraina, secondo il portale ufficiale di allerta del paese citato dai media locali. Le sirene risuonano negli oblast di Odessa, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Sumy, Zaporozhzhia e Donetsk.

Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa quattro droni russi nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina sud-orientale, ha reso noto il capo del consiglio regionale, Nikolai Lukashuk, come riporta Rbc-Ucraina. "La nostra forza aerea ha distrutto quattro droni nella regione durante la notte. Probabilmente tre Shahed e un Orlan", ha affermato Lukashuk su Telegram. Secondo la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, le unità della brigata Tavria delle forze ucraine hanno liberato otto insediamenti nel ultime due settimane di combattimenti nelle direzioni di Berdiansk e Melitopol. Si tratta dei villaggi di Novodarivka, Levadne, Storozheve, Makarivka, Blagodatne, Lobkove, Neskuchne e Pyatikhatki. "Nel complesso, le unità del settore Tavria sono avanzate in territorio nemico fino a sette chilometri - ha aggiunto -. L'area liberata nel sud è di 113 chilometri quadrati".

 

18 GIUGNO - IL NEW YORK TIMES: «UNA CARICA ESPLOSIVA HA FATTO CROLLARE LA DIGA»

Una serie di esplosioni hanno svegliato questa mattina, 18 giugno, gli abitanti di Rykovo, un villaggio vicino a Genichesk, in Ucraina, dove le forze di Kiev hanno fatto esplodere un deposito di munizioni dei russi. Lo riporta la Ukrainska Pravda sul suo sito, citando il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryushchenko e il comandante dell'aeronautica Mykola Oleshchukt. Quest'ultimo ha precisato che l'attacco al magazzino russo è avvenuto presso la stazione Partizany di Rykovo. Secondo i media locali sarebbe ancora in corso.

Mentre Ucraina e Russia si rimpallano le accuse su chi avrebbe fatto crollare la diga di Kakhovka, il New York Times afferma intanto che, nonostante siano "teoricamente possibili molteplici spiegazioni", le prove indicano chiaramente che la diga è stata paralizzata da un'esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia". Il media statunitense interroga ingegneri ed esperti di esplosivi, sostenendo che la diga aveva "un tallone d'Achille" ed essendo "costruita in epoca sovietica, Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov'era". La diga, spiegano ancora "è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base" ed è attraversata da "un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine": proprio qui "suggeriscono le prove", "è esplosa la carica che ha distrutto la diga".

 

17 GIUGNO

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto oggi di rispettare un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi durante il Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Putin ha definito Berlusconi "un leader di livello mondiale" e ha ricordato in particolare i suoi sforzi per fare avvicinare la Russia e la Nato.

Intanto le proposte di pace di alcuni Paesi sul conflitto in Ucraina contengono idee che potrebbero funzionare. A riferirlo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all'agenzia di stampa Tass durante il Forum economico che si sta svolgendo a San Pietroburgo. "Certo che ci sono", ha risposto la portavoce rispondendo alla domanda sulla possibilità di idee concrete sulle proposte di pace. "Ribadisco che siamo grati a tutti i Paesi, tutti gli Stati e le figure pubbliche, perché molte proposte sono state presentate personalmente da personaggi pubblici internazionali - ha aggiunto -. Siamo grati a tutti quelli che stanno parlando della pace, che stanno facendo proposte e che si stanno rendendo disponibili per questo".

 

 

16 GIUGNO

L'aeronautica ucraina afferma di aver respinto "sei missili Kinzhal, sei missili da crociera Kalibr e due droni da ricognizione" nell'attacco aereo compiuto in mattinata sull'Ucraina, compresa la capitale. A Kiev è appena cessata l'allerta aerea.

"Putin costruisce la fiducia lanciando su Kiev il più massiccio attacco missilistico da settimane, proprio nel mezzo della visita di leader africani alla nostra capitale. I missili sono un messaggio all'Africa: la Russia vuole più guerra, non la pace": lo scrive citato da Telegram il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba. 

 

 

15 GIUGNO - IL MINISTERO DELLA DIFESA DI KIEV: «PROTEGGIAMO L'EUROPA DEMOCRATICA DALLA BARBARA RUSSIA»

L'Ucraina sta già, di fatto, svolgendo il ruolo di fianco orientale della Nato, proteggendo l'Europa dalla Russia: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un'intervista a Voice of America. L'Ucraina, che svolge già il ruolo di fianco orientale de facto della Nato, "proteggendo l'Europa democratica e civile dalla barbara Russia", si aspetta che il blocco chiarisca "quando e come diventeremo membri a pieno titolo dell'Alleanza", durante il vertice della Nato a Vilnius, ha affermato Reznikov.

Intanto le forze russe hanno attaccato Odessa con 13 droni Shahed durante la notte, tutti distrutti dalle difese aeree ucraine. Lo ha reso noto su Telegram il portavoce dell'amministrazione militare regionale Serhiy Bratchuk. Ieri uno dei missili Kalibr lanciati dai russi sulla città portuale ha centrato il magazzino di un supermercato, uccidendo sul colpo tre addetti.

Una persona è rimasta ferita la notte scorsa durante un altro attacco russo contro la città di Kryvyi Rih, nell'Ucraina centro-meridionale, che ha colpito due complessi industriali: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergiy Lysak, come riporta Ukrinform. "Questa notte il nemico ha attaccato di nuovo Kryvyi Rih con i razzi. Due imprese industriali sono state colpite. Un uomo di 38 anni è rimasto ferito. È ricoverato in condizioni non gravi", si legge nel post.

L'attacco ha causato ingenti danni, anche a gasdotti, ha aggiunto Lysak. È la seconda volta che Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelenskiy, viene presa di mira da attacchi russi questa settimana. Martedì mattina almeno 12 persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite dopo che un missile ha colpito un condominio e un negozio di alimentari della città.

La difesa aerea russa nella Crimea annessa ha intercettato la notte scorsa nove droni ucraini: lo sostiene l''amministratore russo della penisola, Sergei Aksenov, come riporta Rbc-Ucraina. In particolare, ha spiegato Aksenov su Telegram, sei droni sono stati abbattuti e altri tre sono stati fatti atterrare con l'aiuto di apparecchiature elettroniche. "Un drone è esploso nel distretto di Krasnogvardeisky, nel villaggio di Dokuchaevo", ha aggiunto senza fornire dettagli.

 

14 GIUGNO - MISSILI RUSSI SU ODESSA, MORTI E FERITI

Tre persone sono state uccise e altre 13 ferite nell'attacco missilistico russo di stanotte sulla città meridionale di Odessa, ha riferito il Comando meridionale dell'Ucraina. La Russia ha lanciato quattro missili da crociera Kalibr contro la città portuale, due dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree.

Uno dei missili ha colpito il magazzino di una catena di negozi provocando un grande incendio e uccidendo tre dipendenti dello store, ha riferito la fonte aggiungendo che sette persone sono rimaste ferite. I detriti dei missili hanno anche danneggiato un centro commerciale, un istituto scolastico, un complesso residenziale e negozi nel centro della città ferendo sei persone. E potrebbero esserci ancora persone intrappolate sotto le macerie nei luoghi degli attacchi, secondo il comando.

Il comando ha affermato che la Russia ha lanciato quattro missili da crociera Kalibr contro la città portuale ucraina, due dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree. Uno dei missili ha colpito il magazzino di una catena di negozi provocando un grande incendio e uccidendo tre dipendenti dello store, ha riferito la fonte aggiungendo che sette persone sono rimaste ferite. I detriti dei missili hanno anche danneggiato un centro commerciale, un istituto scolastico, un complesso residenziale e negozi nel centro della città ferendo sei persone. E potrebbero esserci ancora persone intrappolate sotto le macerie nei luoghi degli attacchi, secondo il comando.

Le forze russe, intanto, hanno bombardato con l'artiglieria pesante la notte scorsa anche la città di Nikopol, nella regione centro-meridionale ucraina di Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Telegram il sindaco di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul. I russi hanno anche cercato di attaccare l'area con tre droni, che sono stati distrutti sopra la regione dal gruppo di forze Vostok. Le truppe ucraine non hanno subito perdite, ha sottolineato Vilkul.

 

13 GIUGNO - BOMBE RUSSE SU KRYVYI RIH, ALLERTA IN TUTTO IL PAESE

 L'allarme antiaereo è stato attivato in tutta l'Ucraina nelle prime ore di oggi, secondo i media locali. Alcuni edifici civili nella città centrale di Kryvyi Rih sono stati presi di mira da attacchi russi durante la notte, ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul. I bombardamenti sulla città avrebbero centrato anche un edificio di cinque piani, causando seri danni. "Ci sono persone ferite in condizioni estremamente gravi", ha detto Vilkul sul suo profilo Telegram aggiungendo che "probabilmente ci sono anche persone sotto le macerie". Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelenskyy, è stata spesso bersaglio di attacchi di droni e missili russi dall'inizio della guerra di Mosca. 

I bombardamenti sulla città avrebbero centrato anche un edificio di cinque piani causando almeno 3 morti e 25 feriti. Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelenskyy, è stata spesso bersaglio di attacchi di droni e missili russi dall'inizio della guerra di Mosca.

Il presidente ucraino: "Altri missili terroristici, gli assassini russi continuano la loro guerra contro edifici residenziali, città ordinarie e persone. Purtroppo ci sono morti e feriti. L'operazione di soccorso a Kryvyi Rih continua. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! I terroristi non saranno mai perdonati e saranno ritenuti responsabili di ogni missile che lanciano". Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto la notte scorsa 10 missili e un drone lanciati dai russi sull'Ucraina: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Ukrinform.

Intanto, un incendio è scoppiato questa mattina in una raffineria di petrolio nella città russa di Krasnodar, nel sud del Paese: lo ha reso noto la Direzione regionale del ministero delle Situazioni di emergenza, come riporta Ria Novosti. Le fiamme si sono estese su un'area di 20 metri quadrati e la situazione è adesso sotto controllo. Al momento non ci sono notizie su eventuali vittime, scrive il canale Shot, e non è chiaro cosa abbia causato l'incendio. Immagini pubblicate sui social mostrano una grande colonna di fumo nero sopra il sito.

 

12 GIUGNO - KIEV: «LIBERATO IL VILLAGGIO DI BLAGODATNOYE NEL DONETSK»

L'esercito ucraino ha liberato un altro villaggio nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha annunciato su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar. Si tratta del villaggio di Storozhevoe, il quarto riconquistato dopo quelli di Blagodatnoye, Neskuchne e Makarovka. "La bandiera nazionale sventola di nuovo su Storozhevoe, e questo sarà il caso di ogni insediamento fino a quando non libereremo l'intera terra ucraina", ha scritto oggi Malyar.

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) intanto ha chiesto un accesso più ampio intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per verificare una "discrepanza significativa" nei dati sul livello dell'acqua presso la diga di Kakhovka utilizzata per raffreddare i reattori dell'impianto: lo afferma il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in un comunicato pubblicato sul sito dell'agenzia. Gli esperti dell'Aiea "hanno bisogno di accedere a un sito vicino" alla centrale di Zaporizhzhia "per chiarire il motivo di una discrepanza significativa tra le diverse misurazioni del livello del bacino idrico che fornisce l'acqua per raffreddare i sei reattori e il deposito di combustibile esaurito della struttura", scrive Grossi nella nota.

L'esercito russo ha fatto saltare in aria una diga sul fiume Mokry Yaly, nella regione di Donetsk, causando inondazioni su entrambe le sponde del fiume, come riferisce il portavoce della divisione Tavria delle forze ucraine Valery Hershen all'Ukrainska Pravda. "Sul fiume Mokry Yaly gli occupanti hanno fatto saltare una diga, che ha portato a inondazioni su entrambe le sponde del fiume. Tuttavia, questo non influisce sulle operazioni offensive in direzione di Tavriyske, nell'oblast di Kherson", ha detto.

"Gli ucraini sono riusciti ad avanzare di 6-7 chilometri negli ultimi giorni. Al momento, gli insediamenti di Neskuchne e Blagodatnoye sono saldamente sotto il loro controllo nell'avamposto di Vremiavsky. Anche il villaggio di Storozhevoye è presumibilmente occupato da Kiev, e da lì il nemico si è spinto sotto villaggio di Makarovka. Sull'altra sponda del fiume Mokry Yaly, il nemico sta attaccando le nostre truppe nel villaggio di Urozhaynoye". Lo scrive su Grey Zone, il canale Telegram semi-ufficiale della milizia Wagner.

 

11 GIUGNO - LONDRA: «GLI UCRAINI SFONDANO LA PRIMA LINEA DELLE DIFESE RUSSE»

Le forze ucraine sono penetrate nella prima linea delle difese russe in alcune aree del fronte, riferisce Londra, mentre Kiev fa sapere che le sue truppe sono avanzate fino a 1,4 km a Bakhmut in 24 ore. Zelensky conferma "azioni di controffensiva".

Raid di Mosca su Odessa, la cui costa si è trasformata in un cimitero di mine e animali morti dopo l'inondazione causata dall'esplosione della diga. Secondo i filorussi oltre 6.000 persone, tra cui 235 bambini, sono state evacuate dalle zone allagate della regione di Kherson.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di "azioni di controffensiva" da parte dell'esercito al fronte, rifiutandosi però di dire se si tratti del grande attacco che lo stato maggiore di Kiev sta preparando da mesi.

"In Ucraina sono in corso azioni di controffensiva e di difesa, ma non ne parlerò in dettaglio", ha dichiarato Zelensky in conferenza stampa. "È 'interessante' quello che ha detto Putin sulla nostra controffensiva. È importante che la Russia senta di non avere molto tempo, secondo me. In Ucraina si stanno svolgendo azioni di controffensiva e difensive. In quale fase, non entrerò nel dettaglio", ha detto il presidente ucraino in conferenza stampa congiunta con il primo ministro canadese Justin Trudeau, che oggi è in visita a Kiev. Lo riferisce Rbc-Ukraine.

Intanto un vigile del fuoco ucraino è morto a causa di un bombardamento russo nell'oblast di Kharkiv. Assieme ad un collega, rimasto ferito, stava spegnendo un incendio causato da un precedente attacco missilistico. Lo riferiscono - come riporta il Kiev Independent - i servizi di emergenza della regione, precisando che la vittima si chiamava Mykhailo Piskun e aveva 29 anni. Il collega ha riportato ferite multiple ed è stato ricoverato in ospedale.

Le forze ucraine hanno inoltre abbattuto la notte scorsa tre droni kamikaze Shahed lanciati dai russi nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Sergey Lysak, come riporta Rbc-Ucraina. "Questa notte, i difensori del Vostok PvK hanno colpito con precisione i droni nemici. Hanno distrutto contemporaneamente tre Shahed inviati dagli invasori nella regione di Dnipropetrovsk", ha dichiarato Lysak in un comunicato.

 

10 GIUGNO - MILITARI RUSSI INTERCETTATI: «LA DIGA FATTA SALTARE DA MOSCA». PUTIN: «KIEV NON AVANZA, LA CONTROFFENSIVA FINORA È FALLITA»

A far saltare la diga di Kakhova sarebbero stati i russi e non gli ucraini, secondo una conversazione tra ufficiali russi intercettata dall'intelligence di Kiev. L'istituto sismologico norvegese e i satelliti Usa hanno registrato un'esplosione poco prima del crollo della diga. Intanto proseguono i raid sugli alluvionati, con un rimpallo di responsabilità tra Kiev e Mosca. L'acqua sta gradualmente ritirandosi. Zelensky: «Battaglie brutali in corso ma vediamo i risultati». Putin: «Kiev non avanza, la controffensiva finora è fallita». Droni nella notte su Odessa, tre morti e 10 feriti.

9 GIUGNO 2023 - ALTRA NOTTE DI BOMBARDAMENTI RUSSI

"Sono in corso battaglie molto brutali, ma stiamo vedendo dei risultati", lo ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che le forze di Kiev potrebbero guadagnare territorio nella regione di Donetsk, che per gran parte è occupata dalla Russia. Lo riporta il Kyiv Independent.

"Continuano a bombardare Kherson e le comunità della regione, che sono già state invase dai terroristi. Stanno anche bombardando i punti di evacuazione, una manifestazione di malvagità che forse nessun terrorista al mondo, tranne quelli russi, ha mai fatto", ha aggiunto stamane Zelensky sul suo canale Telegram.

Oltre 40 scontri a fuoco tra le forze ucraine e quelle russe hanno avuto luogo nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev nel suo rapporto quotidiano sul conflitto. "Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka, continuano i pesanti combattimenti. Nelle ultime 24 ore si sono svolti 43 scontri in queste aree del fronte", si legge nel rapporto.

"Combattimenti attivi" sono in corso dalle prime ore di oggi nella regione di Zaporizhzhia, ha riferito il funzionario dell'amministrazione di occupazione russa Vladimir Rogov. "Attualmente sono ripresi i combattimenti nei distretti di Orikhiv e Tokmak", sull'attuale linea del fronte, ha scritto Rogov su Telegram. Non ha fornito ulteriori dettagli, ma secondo Alexander Sladkov, corrispondente della televisione pubblica russa, che gestisce un canale Telegram seguito da oltre un milione di persone, "l'artiglieria" russa e ucraina sono all'opera, con le truppe di Kiev che secondo lui sono all'offensiva. "Sono in corso lunghi e duri combattimenti", ha scritto nelle prime ore del mattino su Telegram, sostenendo che "la linea del fronte è stabile". "Il nemico sta producendo sforzi incredibili, attacchi. Invano. I nostri tengono. La linea del fronte è preservata", ha affermato.

 

8 GIUGNO- PERCHÈ I RUSSI HANNO FATTO SALTARE LA DIGA

Questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri: 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott'acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra". Lo rende noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin. 

 

Ucraina, strade allagate a Nova Kakhovka dopo il crollo della diga

«Sapevamo da tempo che i russi avevano minato la diga di Kakhovka, per essere pronti a farla esplodere, se lo avessero ritenuto utile. Hanno aspettato finora, perché speravano di riconquistare i territori persi nella zona di Kherson. Il fatto che abbiano deciso di farla saltare dimostra che hanno rinunciato all'idea di poter riprendere quelle regioni».

Così a Repubblica Kurt Volker, già inviato per l'Ucraina dell'amministrazione Usa. La distruzione della diga conviene a Mosca per "due motivi - spiega - Creare una distrazione, costringendo Kiev a rispondere all'emergenza umanitaria provocata dall'inondazione. Il secondo, ostruire la controffensiva". Quelle regioni "darebbero agli ucraini la possibilità di avvicinarsi, e quindi colpire con i loro missili Sebastopoli".

Colpire la Crimea però è ancora possibile, dice, "arrivando da est. Prima di farlo, però, gli ucraini devono spezzare il ponte di terra che collega la penisola alla Russia". Alla domanda se possono aver successo, Volker risponde: "Hanno 60 mila nuovi soldati ben addestrati. È una capacità significativa e dovrebbero essere in grado di fare meglio dei russi. La controffensiva poi non sarà un grande episodio bellico unico, ma una serie di iniziative prolungate nel tempo. Quindi c'è tempo per ricevere altre forniture militari".

 

7 GIUGNO - DISTRUTTA LA DIGA DI NOVA KHAKOVKA. KIEV: «RUSSI RESPONSABILI DEL PIÙ GRANDE DISASTRO AMBIENTALE DEGLI ULTIMI ANNI»

L'evacuazione della popolazione dalla riva sinistra del fiume Dnipro, inondata dalla distruzione della diga di Nova Khakovka, da parte dei russi "è completamente fallita" e l'Ucraina intende fare appello alle organizzazioni internazionali, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale rende noto che il ministro dell'Interno, Igor Kymenko, è stato nominato a capo della risposta d'emergenza alla catastrofe

Moria di massa di pesci a Marynske, nella regione di Dnipropetrovsk: il capo dell'ufficio di presidenza ucraino Andry Yermak ha pubblicato su Telegram un video in cui si vede una vasta distesa rimasta senz'acqua in cui si dibattono migliaia di pesci. Il distretto di Dnipropetrovsk confina con quello di Kherson, dove ieri è avvenuta l'esplosione della diga di Kekhovka. "Ecocidio della Russia", ha scritto Yermak sotto il post. 

Con la distruzione della diga di Kakhovka nell'Ucraina meridionale, la Russia ha causato "uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi decenni", ha dichiarato oggi il primo ministro ucraino Denys Shmyhal in un discorso via web durante un evento dell'Ocse. "Decine di città e villaggi dovranno affrontare problemi di acqua potabile e di accesso alle riserve idriche per l'irrigazione", ha sottolineato il leader ucraino, "è un crimine contro l'umanità". Più di 2.700 persone sono state evacuate dalle aree allagate in seguito all'esplosione della diga di Kakhovka nell'Ucraina meridionale: lo hanno dichiarato le autorità ucraine e quelle russe dei territori occupati "Più di 1.450 persone sono state evacuate", ha dichiarato alla televisione ucraina Oleksandre Khorouneji, portavoce dei servizi di emergenza. Le autorità insediate da Mosca, citate dalle agenzie russe, hanno annunciato di aver evacuato "1.274 persone" in questa fase.

I satelliti hanno assistito dall'alto alla vasta inondazione causata dal crollo della diga Kakhovka sul fiume Dnipro in Ucraina, avvenuta nella giornata di ieri, per il quale Russia e Ucraina si stanno accusando a vicenda. Molti satelliti hanno assistito alla scena dall'orbita terrestre, documentando una catastrofe che ha costretto all'evacuazione già oltre un migliaio di persone. Tra l'altro la diga era anche utilizzata per fornire acqua di raffreddamento per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, e ancora non si sa se il suo crollo possa influire sulla sicurezza dell'impianto.

Tra il 5 e il 6 giugno erano puntati sulla scena gli occhi del satellite europeo Sentinel 3, che fa parte del programma Copernicus di osservazione della Terra: Sentinel 3 ha visto il diffondersi dell'allagamento, con il fiume che dilaga nella campagna circostante, permettendo di confrontare i dati raccolti prima e dopo il crollo della diga. Immagini arrivano anche dal satellite Terra della Nasa, progettato per monitorare lo stato dell'ambiente naturale terrestre ed i cambiamenti climatici in corso: le foto scattate mostrano le acque alluvionali che si riversano intorno alle rive del Dnipro nell'Ucraina meridionale. 

 

6 GIUGNO - COLPITA LA CENTRALE DI KAKHOVA, SCAMBIO DI ACCUSE FRA KIEV E MOSCA

Le forze russe hanno fatto saltare in aria la diga di Kakhovka, nella parte controllata da Mosca della regione di Kherson: lo ha reso noto l'esercito di Kiev, come riportano il Guardian e Ukrinform. "La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. La portata della distruzione, la velocità e il volume dell'acqua, le probabili aree di allagamento sono attualmente in corso di verifica. Tutti i servizi funzionano. La situazione viene monitorata", ha affermato il Comando operativo sud.

La notizia è confermata anche dal ministero delle emergenze russo che però accusa Kiev affermando che la diga di Nova Kakhovka è stata "parzialmente distrutta" a causa di bombardamenti ucraini, e sottolineando che non c'è pericolo per la popolazione delle regione. Alcuni meccanismi della diga, controllata dai russi, sono stati danneggiati per un bombardamento ucraino e c'è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell'acqua nel bacino, ma la diga stessa "non è stata distrutta" e "non ci sarà una catastrofe", ha aggiunto il capo dell'amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Leontyev ha tuttavia aggiunto che potrebbe rendersi necessaria l'evacuazione di circa 300 case a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha convocato con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale dopo l'attacco alla diga e alla centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo ha annunciato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak. "Centrale idroelettrica di Kakhovka. Un altro crimine di guerra commesso da terroristi russi. Il presidente ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale", ha scritto Yermak su Telegram. 

 

5 GIUGNO - MOSCA: «KIEV HA LANCIATO UN'OFFENSIVA SU LARGA SCALA 'OPERAZIONE RESPINTA'». VIOLENTA BATTAGLIA NEL DONETSK

«Kiev ha lanciato un'offensiva su larga scala nel Donetsk, ma la Russia l'ha respinta»: a dirlo è il ministro della difesa russo, che ha pubblicato quello che ha detto essere un video della battaglia, che mostra i veicoli corazzati ucraini sotto il fuoco dell'artiglieria russa. Il capo di stato maggiore dell'esercito russo, Valery Gerasimov, «era in uno dei posti di comando avanzati», ha aggiunto Mosca.

4 GIUGNO - ATTACCO RUSSO A DNIPRO, MORTA UNA BIMBA DI 2 ANNI. RAID ALL'AEROPORTO NELL'UCRAINA CENTRALE

Il corpo di una bambina di due anni è stato estratto dalle macerie di un edificio alla periferia della città ucraina di Dnipro colpita ieri sera da un attacco russo: lo ha reso noto governatore della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, come riportano i media nazionali. Intanto, il numero dei feriti nell'attacco è salito a 22. 

 Le forze russe hanno attaccato la notte scorsa un aeroporto vicino a Kropyvnytskyi, una città della regione di Kirovohrad, nell'Ucraina centrale: lo ha reso noto su Telethon il portavoce dell'Aeronautica militare di Kiev, Yuriy Ignat, come riportano i media nazionali. Le forze russe, ha precisato, hanno lanciato sei missili: "Quattro sono stati distrutti dalla difesa aerea e due, purtroppo, hanno colpito l'aeroporto operativo vicino a Kropyvnytskyi", ha detto Ignat.

3 GIUGNO - ZELENSKY: «SIAMO PRONTI ALLA CONTROFFENSIVA»

L'Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal. "Crediamo fermamente che avremo successo", ha commentato il leader ucraino da Odessa. Mosca: "Respinto un attacco terroristico ucraino nell'oblast di Belgorod".

Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia - ha sottolineato - significa che "un gran numero di soldati morirà" nell'operazione. "L'esercito di Putin continua il suo caotico bombardamento della regione (russa, ndr) di Belgorod. Cercando di colpire le nostre forze in ogni modo, il nemico sta inondando di fuoco gli insediamenti, incurante delle vittime civili. Già oggi ci sono stati colpi di artiglieria sugli insediamenti di Shebekino, Novaya Tavolzhanka, Murom e altri...": lo scrivono su Telegram i partigiani russi filo-ucraini della Legione Libertà della Russia. "Vista la minaccia per i civili, abbiamo concordato con il comando ucraino l'apertura di corridoi umanitari per i residenti di Belgorod che stanno soffrendo a causa dei bombardamenti dell'esercito del regime - prosegue il messaggio -. Così chiunque abbia bisogno di aiuto per consenso volontario può essere evacuato in profondità in Ucraina".

Intanto cinque civili, inclusi due adolescenti, sono rimasti feriti durante gli attacchi delle forze russe di ieri nella regione ucraina di Kherson: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riportano i media nazionali. Le truppe russe hanno attaccato ieri la regione 65 volte, sparando un totale di 265 proiettili, ha precisato Prokudin su Telegram: negli attacchi sono stati utilizzati sistemi missilistici a lancio multiplo Grad, mortai, artiglieria, droni e aerei.

La città di Kherson è stata sottoposta al fuoco nemico cinque (in totale sono stati registrati 29 proiettili). I russi hanno preso di mira aree residenziali in tutti gli insediamenti della regione. Nel distretto di Beryslav sono stati colpiti un ambulatorio, due chiese e tre edifici amministrativi. I due adolescenti, ha spiegato il governatore, sono stati feriti dall'esplosione di un ordigno non identificato nel villaggio di Zahorianivka. Secondo Prokudin, i due ragazzini - di 13 e 10 anni - stavano giocando in un parco quando è avvenuta l'esplosione. Il più grande ha riportato ferite da schegge agli arti, mentre il più giovane è stato ferito all'addome. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale.

 

2 GIUGNO - MOSCA: «RESPINTO ATTACCO A BELGOROD, UCCISI 50 NEMICI»

Le forze russe hanno lanciato 15 missili da crociera e 18 droni kamikaze Shahed nel corso dell'attacco su Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Tutti i droni sono stati abbattuti dalle difese aeree, si legge nel rapporto. In precedenza, l'amministrazione militare della capitale aveva riferito che - secondo informazioni preliminari - erano stati distrutti oltre 30 droni.

Esplosioni si sono verificate a Kiev questa notte, ha riferito il sindaco Vitalii Klitschko su Telegram. Il primo cittadino ha aggiunto che i sistemi di difesa aerea della capitale ucraina sono entrati in azione e che sarebbe "in arrivo un'altra ondata di attacchi di droni".

Esplosioni sono state udite anche nell'area della città di Cherkassy e l'allarme antiaereo è stato diramato per l'intero territorio ucraino, secondo i media locali. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto oltre 30 droni lanciati su Kiev questa notte dalle forze russe, rende noto l'amministrazione militare della capitale aggiungendo che non sono stati segnalati al momento vittime né danni particolari in seguito agli attacchi di oggi sulla città.

Mosca ha dichiarato di aver respinto la scorsa notte un tentativo delle truppe ucraine di invadere la sua regione sudoccidentale di Belgorod. "Complessivamente l'attacco ha coinvolto fino a 70 miliziani, cinque carri armati, quattro veicoli blindati, sette camioncini e un camion Kamaz", ha detto ieri sera il Ministero della Difesa russo riferendo di almeno tre tentativi di attraversamento. Mosca afferma di aver usato l'aviazione e l'artiglieria per respingere gli attacchi, uccidendo più di 50 combattenti ucraini.

 

1 GIUGNO - DRONI SU KIEV: MUOIONO TRE PERSONE TRA CUI DUE BAMBINI

Tre persone tra cui due bambini sono state uccise questa notte in un attacco aereo russo su Kiev, ha detto l'amministrazione militare della capitale ucraina. «Tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite nel distretto di Desnyansky», hanno scritto su Telegram le autorità della città. Gli allarmi antiaerei sono scattati nelle regioni di Kiev, Dnepropetrovsk, Poltava, Sumy, Kharkiv, Chernigov e Donetsk.

 

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