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Verso le feste

Via libera ai mercatini di Natale ma cambia la disposizione. Gli ambulanti: «Valuteremo cosa fare»

La manifestazione si svolgerà dal 18 novembre al 26 dicembre e avrà una nuova veste più rispettosa dell’architettura delle piazze e dei cortili
Luci e folla di sera in piazza dei Signori
Luci e folla di sera in piazza dei Signori
Luci e folla di sera in piazza dei Signori
Luci e folla di sera in piazza dei Signori

I Mercatini di Natale torneranno ad animare le settimane dell’Avvento in centro città. Nonostante i venti di crisi, che ne avevano messo a serio rischio la sostenibilità, l’edizione 2022 è stata confermata e calendarizzata dal 18 di novembre al 26 dicembre. Fra un mese esatto, dunque, le casette in legno illuminate a festa e addobbate con ninnoli natalizi, ghiotte proposte enogastronomiche e molte idee regalo, torneranno in Piazza dei Signori, in Cortile Mercato Vecchio e in Cortile del Tribunale. Inoltre, negli spazi esterni antistanti all’Arsenale.

 

Nuova disposizione: più rispetto per la città

Avranno, tuttavia, una diversa disposizione. La manifestazione, infatti, di concerto con l’amministrazione e la soprintendenza avrà una nuova veste, più rispettosa dell’architettura delle piazze e dei cortili in cui è ospitata. Inoltre non vedremo più, come invece accaduto l’anno scorso, i banchi di legno sui ponti della città antica, Ponte Pietra e Castelvecchio in primis. Rimane invece come location l’area dentro e attorno la vasca dell’Arsenale, che ospiterà ancora la pista per il pattinaggio sul ghiaccio, e i giardinetti attigui.

«Con la Soprintendenza e gli organizzatori abbiamo trovato il giusto accordo per questa importante manifestazione. Per quest’anno i cambiamenti saranno ancora poco evidenti ma ci siamo impegnati a mettere mano alla questione anche per gli anni a venire. Certo, serve il giusto tempo per pianificare», spiega l’assessore al Commercio, Italo Sandrini. «Si tratta di un salto quantico che testimonia un percorso di maggior rispetto del centro città, abbozzato già con la precedente amministrazione e che ora si prepara ad entrare nel vivo. Un primo assaggio di questa inversione di marcia, il centro lo ha vissuto nei giorni scorsi con Hostaria, logisticamente bene inserita con un rapporto equilibrato e non impattante delle strutture. E ancora, abbiamo stoppato l’utilizzo indiscriminato dei ponti, ad esempio, così come sarà tenuta libera la via del Liston in Bra».

Su questo, una prima rivoluzione più evidente si vedrà in piazza Bra a metà dicembre con i tradizionali Banchetti di Santa Lucia (altro articolo, ndr). «L’incontro con la Soprintendenza e l’amministrazione è stato serio e propositivo: non abbiamo trovato muri e preconcetti. Quest’anno buttiamo giù le basi e l’anno prossimo, da gennaio o febbraio, forti di quella che può essere l’esperienza appena conclusa capiremo se e quanto spazio ci sarà per altre migliorie: tutto è perfettibile», commenta Luciano Corsi del Comitato per Verona, organizzatore dei Mercatini.

Il caro-bolletta pesa sul Natale

Trovata la quadra su location e disposizione per i Mercatini di Natale a Verona, realizzati come ormai da tradizione in collaborazione con il Christkindlmarkt di Norimberga, tuttavia, non tutti i nodi sono risolti. L’emergenza caro bollette non è passata, anzi. I prezzi dell’energia continuano a lievitare e l’incognita sui prossimi mesi rimane pesante. In questi giorni sono dunque in fase di definizione i contratti con le aziende, sia italiane e straniere, che storicamente prendono parte alla manifestazione e potrebbe esserci più di qualche defezione: se e quante, lo si saprà a breve.

«Siamo ancora in fase di verifiche di determinati costi e riscontri con gli operatori. Realtà commerciali con marginalità più basse di altre avranno qualche riflessione in più da fare. E dobbiamo ponderare le richieste a seconda delle merceologie: chi vende ninnoli, ad esempio, vede rallentare di molto il giro indicativamente dal 10 dicembre mentre chi offre cibo è sempre in auge: è necessario valutare ogni aspetto, sia nelle richieste economiche che nella disposizione. Nei prossimi giorni, la situazione sarà più chiara: da parte nostra l’impegno per un’edizione al pari di quelle svolte finora è totale», analizza Corsi.

È sfumata, invece, l’ipotesi di chiedere al Comune l’abolizione del pagamento dovuto per l’occupazione di suolo pubblico, abbozzata il mese scorso. «Su questo fronte non è più pervenuta alcuna richiesta, tra l’altro sarebbe stata una strada difficilmente percorribile: anche il Comune ha avuto un aumento dei costi esponenziale e noi amministratori dobbiamo far cassa per tutti», argomenta Sandrini.

Ilaria Noro

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