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Crisi energetica

Caro bollette, a Verona a rischio i mercatini di Natale

Il Comitato per Verona ha chiesto un incontro a Palazzo Barbieri: negli anni scorsi a settembre il programma era già stabilito, stavolta regna ancora la più totale incertezza
I mercatini di Natale: l’edizione 2021 in piazza dei Signori
I mercatini di Natale: l’edizione 2021 in piazza dei Signori
I mercatini di Natale: l’edizione 2021 in piazza dei Signori
I mercatini di Natale: l’edizione 2021 in piazza dei Signori

È dai primi temporali agostani che gli appassionati del genere hanno iniziato il conto alla rovescia, immaginando piazza Dante e cortili limitrofi già addobbati di casette di legno, ninnoli, luci colorate, prelibatezze. La scure dell’emergenza energetica, però, si sta abbattendo anche contro lo spirito natalizio facendo calare un preoccupante, punto interrogativo sull’organizzazione dei Mercatini di Natale a Verona, in collaborazione con il «Christkindlmarkt» di Norimberga.

I ritardi 

Se nelle altre edizioni, a settembre tutto era già sostanzialmente definito e pronto per approdare in piazza, indicativamente dalla seconda metà di novembre, ora la macchina organizzativa è ferma. Mancano ancora le proposte “chiavi in mano”, vale a dire i pacchetti offerti ai commercianti, sia italiani che tedeschi, per la presenza all’interno dei Mercatini. I rincari sui costi dell’energia elettrica pongono l’organizzazione su un terreno incerto e troppo rischioso, anche per una realtà senza scopo di lucro quale è il Comitato per Verona che si occupa dei Mercatini di Natale fin dal loro esordio, nel 2008.

Gli altri anni, per ciascun espositore veniva fatto un calcolo forfettario sul consumo di energia elettrica e calcolato di conseguenza, sommandolo ad altri costi, il prezzo richiesto per la presenza in piazza. L’energia era a 0,25 euro a chilowattora. Ad oggi, il costo sta sfiorando 1 euro a kwh e potrebbe aumentare. «L’incertezza assoluta della situazione ci impedisce di fare conteggi. Poniamo di calcolare il tutto a 0,85kwh, chi si assume il rischio della differenza nel caso poi schizzi effettivamente a 1 euro o più? Secondo i pronostici degli esperti, i mesi più turbolenti sotto questo aspetto saranno proprio i prossimi. Siamo di fronte a un qualcosa che non conosciamo e di cui difficilmente possiamo prevedere l’andamento», dice Luciano Corsi del Comitato. «Per me i Mercatini iniziano il primo gennaio. Quest’anno, invece, a circa due mesi dal via siamo fermi», spiega Corsi.

Le incognite

Tradizionalmente, infatti, giusto il tempo di digerire il cenone di Capodanno e la macchina organizzativa è già in moto al per l’edizione successiva, quest’anno sarebbe la numero 15. Le variabili, però, sono troppe e troppo pesanti per poter procedere serenamente. «Oltre a ciò, un’altra serie di circostanze incide: stiamo ancora facendo i conti con gli strascichi del Covid e ci troviamo in un’edizione che è a scavalco tra due diverse amministrazioni», elenca Corsi. Incognite e interrogativi lievitano anche dopo le recenti dichiarazioni a Palazzo Barbieri del Soprintendente Vincenzo Tinè sul serrato riordino per il centro storico. «Oltre all’enorme problema dell’energia, dobbiamo capire che restrizioni ci saranno sia sul fronte sicurezza che su quello del decoro eventualmente dettato dalla Soprintendenza. Nei mesi scorsi l’organizzazione è andata avanti ma ora è in stallo quando invece dovremmo chiudere: siamo quasi fuori tempo massimo, pericolosamente vicini al punto di non ritorno», interviene il presidente di Confcommercio Paolo Arena. Il Comitato è in attesa di un incontro, nei prossimi giorni, con la nuova amministrazione – delegato alla questione dovrebbe essere l’assessore al Commercio Italo Sandrini – per capire se è possibile trovare la quadra di una situazione a dir poco spinosa. E come farlo in tutta fretta. Perchè si tratta di un evento che è in grado di muovere in poco meno di due mesi un indotto economico stimato tra i 25 e i 30 milioni di euro.

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Ilaria Noro

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