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La manifestazione dopo le dichiarazioni delle ultime settimane

I filorussi e Verona: nuovo corteo per le vie del centro

La manifestazione in corso Porta Nuova
La manifestazione in corso Porta Nuova
Corteo No Agenda 2030 a Verona

Verona nell'anno trascorso dall'invasione russa dell'Ucraina si è dimostrata una delle città in Italia, e probabilmente in Europa, dove si è levato il maggior numero di opinioni molto critiche verso il Governo del paese invaso, quando non esplicitamente filorusse o di giustificazione per la guerra iniziata da Vladimir Putin il 24 febbraio 2022.

 

La vicinanza politica di Verona alla Russia

A Verona è stata infatti organizzata la prima manifestazione anti-Nato in Italia e numerose altre iniziative di questo genere si sono succedute, sempre accompagnate dalla presenza della bandiera russa e da slogan contro il presidente ucraino Zelensky e la Nato.

Due politici veronesi si sono poi distinti in questo senso: uno è il consigliere regionale del gruppo misto Stefano Valdegamberi, da sempre molto vicino alla Russia e che ha dichiarato all' L'Arena che quella ucraina non è una guerra di difesa, l'altro è il parlamentare di Forza Italia, ed ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, che anche di recente ha dichiarato che «la guerra è colpa di Zelensky, perché è lui che coi carri armati è andato dalla parte di là, su questo non ci piove». Una posizione vicina al leader del suo partito Silvio Berlusconi, che sul tema della Russia e della Ucraina è entrato in conflitto con la presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ha sempre ribadito la vicinanza dell'Italia al paese invaso.

In tutto questo non va dimenticato che Verona ha per anni ospitato il forum Eurasiatico, importante manifestazione per i rapporti commerciali fra Europa e Russia e che nelle sue diverse edizioni ha visto ospiti diversi ministri russi. Il forum è stato spostato in Azerbaijan soltanto dopo lo scoppio della guerra

 

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L'ultima manifestazione

L'ultima manifestazione in ordine di tempo è quella che si è svolta oggi, sabato 11 marzo, in centro a Verona. Il movimento Verona della libertà, nato nel corso della pandemia per protestare contro le restrizioni e l'obbligo vaccinale, ha organizzato un'iniziativa dal titolo Verona contro l'Agenda 2030 (l'Agenda 2030 è l'agenda dell'Onu per lo sviluppo sostenibile). In piazza Bra sono intervenuti Gabriele Sannino, giornalista e scrittore definito «controcorrente», e il giornalista antieuropeista Gilberto Trombetta.

Si è poi svolto un corteo, transitato per Corso Porta Nuova, con bandiera russa e striscioni anti Nato e anti Zelensky. I manifestanti hanno anche nuovamente criticato aspramente le misure prese durante la pandemia.

A vigilare sul corteo, che si è svolto pacificamente, gli agenti della questura di Verona.

Riccardo Verzè

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