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Organizzato da «Verona per la Libertà»

A Verona il primo corteo anti-Nato: «Guerra organizzata e voluta dalle forze occidentali»

Il cimitero dei civili uccisi a Bucha
Il cimitero dei civili uccisi a Bucha
Il cimitero dei civili uccisi a Bucha
Il cimitero dei civili uccisi a Bucha

A Verona si celebrerà sabato 7 maggio, nel pomeriggio in piazza Arsenale, quello che probabilmente è il primo corteo esplicitamente anti-Nato indetto in Italia dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.

Il testo che accompagna l'annuncio della manifestazione indetta da Verona per la Libertà individua nella Nato la responsabile dell'attuale conflitto in Ucraina e non cita in alcun passaggio la Russia e il suo presidente Vladimir Putin: «La narrativa ufficiale, come per il Covid, è totalmente inaffidabile. Questa Guerra è organizzata, voluta e mantenuta in essere dalle forze Occidentali, manovrate dalla Nato. La Nato sta mandando al massacro il Popolo ucraino». 

Annunciati come ospiti al corteo (regolarmente autorizzato) Liliya Stavitska, ostetrica di Lugansk; Giancarlo Marcotti, economista di "Finanza in chiaro" e Pietro Minute degli "Studenti contro il Green Pass" di Padova.

Verona per la Libertà è il movimento che ha animato le manifestazioni no-vax e no-green pass a Verona negli ultimi mesi, e che si presenterà alle elezioni con il proprio candidato sindaco Alberto Zelger, fino a due mesi fa iscritto alla Lega e nella maggioranza che sostiene l'attuale sindaco di Verona Federico Sboarina, e spesso assurto alle cronache nazionali per le sue posizioni su omosessualità e aborto. Verona per la Libertà sta raccogliendo proprio in questi giorni le firme necessarie per la presentazione della lista.

 

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Verona era già stata al centro dell'attenzione nazionale dopo che in piazza Bra erano state fatte sventolare le bandiere delle autoproclamate repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk e per le posizioni del deputato della Lega Vito Comencini.

 

 

 

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Riccardo Verzè

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