Da quest’anno tanti più giovani potranno votare i...meno giovani. Cioè i “senatori”, quelli che per il popolo romano erano gli anziani. Rispetto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 sono infatti settantamila i veronesi - tra la città e la provincia - che potranno votare per il Senato, alle elezioni politiche del 25 settembre.
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Nel caso del solo Comune di Verona si tratta di poco meno di ventimila persone. Il dato si riferisce ai giovani della fascia di età compresa fra i 18 e i 25 anni, che da quest’anno, per la prima volta, potranno votare anche per il Senato. In seguito alla riforma del taglio dei parlamentari - calati da mille a 600, di cui 400 deputati alla Camera e 200 senatori - c’è anche, appunto, la norma che abbassa da 25 a 18 anni l’età necessaria per eleggere i senatori. Sono dati rilevanti, settantamila e circa ventimila - se si considera che gli aventi diritto al voto, nella provincia di Verona - 98 Comuni; dato dei referendum del 12 giugno scorso - sono 692mila, mentre nella sola Verona - dato delle amministrative del 12 e 26 giugno - sono 202mila.
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Il 25 settembre, dunque, per la prima volta il corpo elettorale di Camera e Senato sarà identico. Il che fa pensare a risultati più omogenei fra Camera e Senato. E a esiti del voto che potrebbero risentire di un corpo elettorale con tanti più giovani. E ne abbiamo intervistati alcuni, di giovani che mai avevano votato per il Senato, oltre a un politologo, per interpretare questa novità
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