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PAOLA TRUCCHI

Il voto dei giovani: Paola, studentessa

Paola Trucchi
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Paola Trucchi
Paola Trucchi

Debutta al voto per le elezioni politiche. «L’emozione è tanta. Finalmente sento di essere utile anche svolgendo questa mia funzione di cittadina». Paola Trucchi, 19 anni appena compiuti, maturità classica al Medi, di Villafranca, Comune in cui risiede, a Pizzoletta, conta i giorni.

 

Paola, che cosa vuol dire il primo voto, per lei?

Esprimere una opinione, ma poi controllare che cosa accade in Parlamento e al Governo e verificare se quanto viene detto poi viene realizzato.

 

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Ma ha già un orientamento?

La situazione politica in questo momento è molto frammentata e in continua evoluzione. Sto quindi approfondendo.

 

C’è qualcosa che la colpisce in modo particolare in questa fase di approfondimento?

Nei programmi degli schieramenti e delle forze politiche noto che si scrive e parla molto di giovani, di futuro, e questo per me e per noi nuovi elettori è importante. È un segnale di speranza, per tutti, giovani in primis.

 

Ma che cosa chiede alla politica nazionale?

C’è un tema, in particolare, un ambito, su cui vorrebbe un cambiamento in positivo, per la popolazione, tanto più in questi momenti difficili? Il tema del lavoro, sicuramente, ma visti anche i miei studi, e ora frequenterò filosofia all’università, sono molto interessata alla cultura. È un settore che nel nostro Paese può diventare ancora di più un motore di economia.

 

Le interessa la politica?

La seguo molto, mi informo. Ancora di più dopo essere stata all’Onu, quest’anno, con altre tre studentesse del mio liceo

E.G.

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