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Il caso dell'estate

Il commerciante: «Granchio blu? Io ho quadruplicato le vendite»

Viviani vende prodotti ittici: «Se prima ne piazzavo 50 chili al giorno, ora sono arrivato a 200. E rifornisco 25 ristoranti»
Un granchio blu
Un granchio blu
Un granchio blu
Un granchio blu

Da presenza temuta a oggetto di scambi commerciali sempre più vivaci. È il curioso destino del granchio blu. Crostaceo alieno che costituisce un grave problema per l’ecosistema dell’Adriatico, ma che è anche oggetto di vendite che, anche nel Veronese, stanno crescendo in maniera esponenziale.

Mentre il presidente della Regione Luca Zaia incontrava i pescatori del Delta del Po, spiegando che è in atto «un vero e proprio cataclisma» e ribadendo la necessità dello stato di emergenza, ieri 23 agosto nei mercati il granchio blu, che per cibarsi distrugge colonie e allevamenti di cozze e vongole e rompe reti e nasse, si vendeva come il pane.

A raccontarlo è Giorgio Viviani, importante commerciante di prodotti ittici di Pastrengo. «Negli ultimi giorni», spiega, «le richieste sono addirittura quadruplicate. Questo è un fatto molto positivo, perché più granchio blu viene pescato e meno ne rimane nel mare a fare danni, anche se va detto che tutto questo non basterà certo a risolvere i problemi».

Viviani rivela che da quando venerdì scorso su L'Arena abbiamo raccontato delle iniziative commerciali che stanno sorgendo attorno al granchio blu, come quella che ne prevede l’esportazione negli Stati Uniti, e abbiamo raccontato che non mancano i ristoranti che nella nostra provincia mettono il crostaceo nel menù, le richieste sono esplose.

«Mi stanno chiamando in tantissimi, e se prima vendevo 50 chili al giorno, adesso sono arrivato a piazzarne 200», spiega. «Fra città e lago lo fornivo a una decina di ristoranti, ma da qualche giorno il numero è cresciuto a 25 e più, e la novità è che ci sono anche privati che lo acquistano nelle pescherie», continua il commerciante. Che nei primi giorni di questa settimana ha già acquistato e rivenduto almeno una tonnellata di granchi blu.
L’interesse, quindi, è alto. E non solo a Verona. Questa settimana, infatti, per la prima volta le quantità di prodotto disponibili nei mercati sono state inferiori rispetto a quelle richieste.

Si è anche verificato un aumento delle quotazioni, che sono arrivate a 5 euro al chilogrammo, a fronte degli 1 o 2 euro di qualche settimana fa. «Considerati i prezzi, e visto che sino al 4 settembre non si possono pescare molte specie a causa del blocco biologico volto a favorire la ripopolazione dell’Adriatico, credo che ora molti pescatori si dedicheranno al granchio blu», precisa Viviani. «Per me, considerato anche che ha prezzi che continuano a essere bassi, si venderà bene anche in futuro», conclude.

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Luca Fiorin

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