<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La sfida culinaria

Granchio blu? «Apprezzato con salsa e prezzemolo»

Granchio blu, da terrore a risorsa
Granchio blu, da terrore a risorsa
Granchio blu, da terrore a risorsa
Granchio blu, da terrore a risorsa

Se il granchio blu desta grande preoccupazione per l’impatto sull’ambiente marino del Mediterraneo, c’è chi sposta la sfida dall’ambiente alle cucina.

«Io il granchio blu l’ho messo in menù, servendolo bollito con una salsina al prezzemolo, e devo dire che tutto sommato i clienti lo hanno anche apprezzato, però, alla fine, ho deciso di lasciar perdere, tanto che non ho nemmeno cercato di realizzare una ricetta più elaborata, perché, nonostante il costo contenuto, non ne valeva più di tanto la pena».

A parlare è Giandomenico Zocca, cuoco che ha lavorato in importanti ristoranti del Veneto ed è attualmente titolare del «Da Giando» di Cologna.

«Il problema è che si tratta di un crostaceo che ha poca polpa (non arriva a costituire più del 10-15 per cento del volume totale dell’animale, ndr) e che per estrarla serve un lavoro piuttosto lungo», continua Zocca. Se da noi questo prodotto non sembra per ora sfondare più di tanto, anche se ultimamente è oggetto di una curiosità crescente, a quanto pare da altre parti è molto più apprezzato, per esempio negli Stati Uniti, in particolare in Florida.

Luca Fiorin

Suggerimenti