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EMILY

Danza, televisione, musica
A 15 anni è già una «stella»

Nel nome di Emily c’è già il destino: «Em» come mamma, Emanuela Morini, la tregnaghese prima Miss Lessinia quand’era appena sedicenne e finalista a Miss Italia nel 1996, poi attrice di teatro e di fiction come «Vivere» e «Un posto al sole», ed «Ily» come il papà Ilir Shaqiri, ballerino di origine albanese, lanciato in Italia dalla trasmissione «Amici» di Maria De Filippi, nella quale è stato per anni nel corpo di ballo professionista. Emily, 15 anni, che oggi vive a Roma con i genitori, è dunque figlia d’arte e fin da bambina ha preso la strada dello spettacolo perché a soli 7 anni aveva già un ruolo nella fiction di Rai Uno «Una buona stagione» e a 10 vinceva un premio come miglior attrice non protagonista ad un festival dell’Illinois per la sua interpretazione nel cortometraggio «Doppia Luce». Dal 2018 in coppia con Giulia Sara Salemi, di un anno più grande, è stata protagonista di «Miracle Tunes», serie televisiva per giovanissimi, diventata fenomeno di costume sulle reti Cartoonito e Italia 1. Adesso, sempre in sodalizio con l’amica del cuore e collega di lavoro, presentano il loro primo singolo, «Bugie meravigliose» lanciato su tutte le maggiori piattaforme musicali.

Dalla danza alla serie televisiva, alla canzone: a 15 anni sei già una showgirl completa. Come ti è venuta l’idea di lanciare un singolo?
È nata insieme a Giulia. Siamo tanto amiche e abbiamo deciso di provare questa nuova avventura. Ma sono convinta che non resterà un esperimento isolato. Ci ha aiutato Giada Nobile, musicista, cantautrice, protagonista di un musical di grande successo su madre Teresa di Calcutta e anche mia insegnante di musica. A me è sempre piaciuto cantare e da cinque anni prendo lezioni, dopo aver fatto in precedenza tre anni di pianoforte. Mi interessa tutto, tutto mi appassiona, come spaziare su ambiti nuovi e cantare vari generi in inglese, spagnolo e francese.

In «Bugie meravigliose» che cosa canti?
La magia dei ricordi di un’estate tramontata, di un amore vissuto in riva al mare e poi perso, della promessa di un nuovo incontro che fa sognare, come recita il brano, insomma «bugie innocenti» che danzano in riva al mare accanto ad un fuoco che arde in spiaggia e nei nostri cuori, come nel videoclip diretto da Massimiliano Varrese con le scenografie di mio papà.

Lo stesso che ti ha insegnato i passi di danza appena sei riuscita a stare in equilibrio sulle gambe...
Sì, è una tradizione di famiglia perché i nonni sono stati entrambi primi ballerini del Teatro dell’Opera di Tirana e poi anche papà, prima del suo arrivo in Italia. Oggi è il mio insegnante e mi tormenta: capisco che vuole il massimo da tutti, ma per me raddoppia la misura. Però mi gratifica anche perché mi porta con sé in stage e masterclass: lui insegna agli adulti e affida a me i bambini dai 3 ai 10 anni. La sua fiducia mi rende orgogliosa.

In «Miracle Tunes» sei la leader del gruppetto delle «ragazze magiche» con Julie e Jasmine. Continuerai a interpretare questo ruolo?
Ora la serie è ferma dopo i 26 episodi della prima stagione del 2018 e i 25 episodi della seconda conclusi lo scorso novembre. È stato un successo che mi ha divertita moltissimo, creando anche un fenomeno di costume. Negli incontri che facevamo nei teatri e nei centri commerciali, un tour che ha contato ben 50 appuntamenti con i nostri fan, Giulia ed io eravamo viste come eroine moderne, a metà tra fate e star della musica e della danza. È stato anche questo uno dei motivi che ci ha spinte a unirci in un duo e fondere bellezza, talento e simpatia in questo progetto musicale. L’idea è di continuare con il nostro duo, Emily&Giuly, come ci ha suggerito il nostro manager Alex Pacifico, anche perché, se la serie dovesse riprendere, noi due saremmo ormai fuori età per continuare come protagoniste.

Studi e lavori, immagino con non poco sacrificio. Per il futuro come ti vedi?
Studio durante tutta la settimana e dedico il fine settimana al lavoro. Ho concluso il secondo anno del liceo linguistico. Le lingue mi appassionano e nel periodo di lockdown mi sono rivista tanti film di Disney: mi piacerebbe fare qualcosa anche nell’ambito del doppiaggio, oltre che a sperimentare il teatro e continuare con la danza e il canto. Vorrei anche seguire le tracce di mamma nel cinema: non mi appassionano invece i concorsi di bellezza, con cui lei ha cominciato. Per adesso penso a studiare e mi piacerebbe proseguire con Lingue all’università.

Mamma e papà come vedono queste tue scelte?
Sono orgogliosi e felici perché pur così impegnata non lascio indietro lo studio: ho avuto la media dell’otto in quest’anno scolastico. Però devo dire che sono anche severi, perché pretendono molto e insistono altrettanto su principi e valori. Mi guardo bene dallo sgarrare: la prima cosa che mi toglierebbero sarebbe proprio la possibilità di fare quello che mi piace.

Con un carico di lavoro simile fra scuola, danza, canto e trasferte ti resta tempo da dedicare agli amici e agli interessi che hanno le ragazze della tua età?
Giuly, con cui c’è un rapporto anche di lavoro, è ovviamente anche l’amica più stretta. I due anni passati insieme scavano profondamente nel nostro animo, anche se io vivo a Roma e lei a Milano, ma qualche volta le ho fatto la sorpresa di presentarmi a casa sua anche solo per stare insieme, al di là degli impegni professionali. Ho una grande amicizia anche con Rossella, che frequenta la mia stessa scuola e pratichiamo danza insieme. A volte si crede che chi fa spettacolo sia sempre con la testa altrove e non abbia tempo per coltivare amicizie e interessi al di fuori del proprio lavoro, invece i modi e i tempi si trovano.

C’è una figura adulta a cui ti ispiri come modello?
Ariana Grande che canta, balla e pratica un genere musicale che mi attira molto.
 

Ai nonni di Tregnago, Luciana e Danilo, alla zia Mara e al cugino Alessio fai mai qualche sorpresa?
Sono legatissima a loro, come ai nonni albanesi, che purtroppo vedo di meno, ma sono tutti fieri di me. A Verona torno sempre con tanto piacere: è una città meravigliosa e il tempo passato con le persone care non ha prezzo.

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