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La Divina del nuoto italiano dà l'addio alle gare

Federica Pellegrini settima nella sua ultima finale: «È stato un bel viaggio, me lo sono goduto. Adesso ho tante cose da fare. Matteo, compagno di vita»

«Dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, adesso mi metterò a fare volantinaggio»
Federica Pellegrini chiude la carriera a Tokyo 2020
Federica Pellegrini chiude la carriera a Tokyo 2020
FEDERICA PELLEGRINI TOKYO2020

La sveglia suona presto per l'Italia, in piedi alle 3.30 per tifare per Federica Pellegrini nella sua ultima recita nei 200 stile libero di una lunga carriera internazionale; chiude con il 7° posto lei che ha portato il nuoto e lo sport italiano in un’altra dimensione, fatta di tante pagine indimenticabili come gli undici record del mondo, le otto medaglie iridate consecutive e il primato delle cinque finali ai Giochi nella stessa specialità i suoi 200 stile libero.

 

L’ultimo show olimpico Federica Pellegrini lo chiude al settimo posto in 1'55''91.olimpica iniziata con l'argento di Atene 2004. Nella sua quinta olimpiade, la Divina esce serena con il 7° posto (1'55”91), godendosi le sue ultime quattro vasche nella gara in cui con l'1'52”98 resta la primatista mondiale; vince l'australiana Ariarne Titmus che conferma le attese in 1'53”60, davanti Siobhan Haughey di Hong Kong a 1’53″92 e la canadese Penny Oleksiak, olimpionica a Rio dei 100 sl, a 1’54″70. Fuori dal podio la cinese Yan a 1’55″01 e quinta la campionessa olimpica di Rio 2016 Ledecky a 1’55″21.

 

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«Sono molto contenta, un bel viaggio che si conclude oggi, dopo anni di bracciate. E non voglio piangere, perché me la sono goduta – dice ai microfoni della Rai - Sono contenta di essere scesa sotto l'1.56 il mio miglior stagionale, un bel viaggio. La mia ultima finale olimpica, l'ultimo 200 a livello internazionale e fra qualche giorno farò 33 anni, è arrivato il momento più giusto. Oggi va bene così, sapevo che sarebbe andata così, ringrazio chi si è svegliato presto per tifare per me».

 

«È stata - spiega - sicuramente una delle gare più difficili ma perché è stato difficile l’adattamento che a 33 anni devi fare dopo un cambio di marcia fisico abbastanza importante. Quindi una delle gare più dure, ma sicuramente una di quelle che ricorderò» afferma. Poi sulla scelta di lasciare: «Sono molto contenta di quello che abbiamo fatto in questi anni - racconta ancora la Divina del nuoto italiano -. Sulla decisione presa, penso che sia il momento giusto, penso sia anche il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è niente. Quindi sono in pace».

 

Nella sua lunga carriera - che l'ha vista olimpionica a Pechino 2008, nonché argento ai Giochi ad appena 16 anni e 12 giorni ad Atene 2004 e portabandiera a Rio de Janeiro 2016, quattro volte campionessa mondiale nel decennio dal 2009 al 2019 nei 200 stile libero ed unica ad averne conquistato la medaglia iridata in otto edizioni consecutive - di emozioni ne ha vissute tante e sempre condivise con il suo pubblico, ma questa le condensa tutte.

 

Federica Pellegrini toglie i veli sulla sua vita privata: al termine della finale olimpica dei 200 stile libero, l’ultima della sua carriera, la «Divina» del nuoto italiano ha «ufficializzato» la sua relazione sentimentale con il suo allenatore Matteo Giunta. «Se non ci fosse stato lui, probabilmente avrei smesso due anni fa - racconta visibilmente emozionata e a tratti con lacrime la campionessa veneta ai microfoni del Tg1 -. Matteo è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale - conclude - una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo».

 

«Oggi è andata così, lo sapevo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno tifato in questi anni; coloro che si sono svegliati questa notte, la mia famiglia e il mio staff». E la voce della vincitrice di tutto questa volta si rompe dal pianto. «Lascio una squadra ultra competitiva e in Italia ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni».

 

«Ho tantissime cose da fare adesso. Uno, tornare a casa che mi stanno aspettando tutti. Due, festeggiare il mio compleanno che 33 anni è un’eta importante». Così Federica Pellegrini al termine della finale olimpica dei 200 stile libero, l’ultima della sua carriera, racconta in mixed zone i progetti per il futuro. «Dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, adesso mi metterò a fare volantinaggio. Poi a settembre, si spera anche a novembre, ci sarà la Isl (Italian Swimming League) a Napoli e poi uscirà il docufilm, c’è in progetto un libro, c’è la registrazione della nuova stagione di Italia's got talent. Insomma, sarò molto impegnata» chiosa la campionessa veneta.

 

Resta fuori dalla finale dei 100 stile libero Thomas Ceccon che chiude la sua semifinale con il 7° posto e finisce 12° con 48”05, peggiorando il suo personale segno di stanchezza dopo le tante gare, con lo storico argento nella 4x100 stile libero, la medaglia mancata per 11/100 nel dorso, e poi le qualificazione nella gara regina dove in batteria ha abbassato il proprio primato a 47”71. Si qualifica per la finale il primatista italiano Alessandro Miressi (47”45) con il 3° posto in 47”52; miglior tempo è del russo Kliment Kolesniko 47”11, secondo Caeleb Dressek 47”23.

Anna Perlini

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