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Calcio veronese

Campedelli entra nel Vigasio: «Progetto ambizioso». Intanto il marchio Chievo si assegna all'asta

Filippo Damini sarà il tecnico, Marco Pacione il direttore sportivo
Luca Campedelli
Luca Campedelli
Luca Campedelli
Luca Campedelli

Il Vigasio guarda al futuro con grande ambizione. Si è infatti perfezionato l’ingresso in società di Luca Campedelli che, con la conferma di Marco Pacione da direttore sportivo, lavorerà per far rinascere il Chievo. «Luca Campedelli ricomincia con noi», le parole del presidente del Vigasio Cristian Zaffani, particolarmente raggiante e soddisfatto. 

 

Le dichiarazioni

«Abbiamo un progetto molto ambizioso che partirà nella prossima stagione dall’Eccellenza. Il nostro obiettivo è fare bene e costruire una squadra competitiva in grado di imporsi sin da subito». 
Sulla panchina sarà confermato il tecnico Filippo Damini, succeduto a fine girone d’andata a Simone Bentivoglio che a sua volta aveva preso il posto di Manuel Spinale. Il Vigasio in campionato è andato a un passo dai Playoff: una cavalcata importante dopo un inizio di stagione deludente. 
Dal momento in cui Damini ha preso in mano il comando, anche grazie ai correttivi che la società gli ha garantito, la marcia è stata positiva: 19 partite di campionato, 13 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Due capitomboli particolarmente amari, quello in trasferta di Altavilla (2-3) e quello in casa contro il poi retrocesso Castelnuovo (1-2) che di fatto non hanno permesso di accedere agli scontri diretti post stagionali. 
La vittoria della fase regionale della Coppa Italia ha permesso inoltre alla società di mettere un importante trofeo in bacheca dopo la serrata sfida ai rigori contro il Camisano. 
Nella prossima stagione la prima squadra giocherà le partite di campionato e Coppa Italia a Vigasio e svolgerà gli allenamenti al Bottagisio Sport Center. 

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Settore giovanile

«Il nostro programma comprende anche lo sviluppo del settore giovanile, che verrà ampliato sia a Vigasio che al Bottagisio», aggiunge Zaffani. «C’è tanta carne al fuoco e non vediamo l’ora di perfezionare tutti i dettagli». 
Il connubio tra Chievo e Vigasio ha già fatto capolino durante alcuni tornei giovanili. Non è ancora chiaro il nome che verrà scelto dopo il nuovo assetto societario. 
Si è parlato di ChievoVigasio ma la denominazione, la nuova maglia e il nuovo logo al momento sono ancora in stand-by. 
C’è infatti da attendere la procedura competitiva di vendita del marchio e matricola, cui Campedelli tiene molto, che saranno aggiudicati dal miglior offerente. «Stiamo lavorando sull’acquisizione del marchio con l’asta fissata a fine giugno», rivela Zaffani. 
«L’importante però è che Campedelli riparta a fare calcio. Pensiamo che il Chievo sia legato indissolubilmente al suo nome», afferma. «La famiglia Campedelli negli anni ha costruito la favola del Chievo e questo rimarrà al di là del logo e dei colori futuri», conclude.

 

Marchio Chievo all'Asta

Le offerte per aggiudicarsi i marchi e la matricola del Chievo andranno presentate entro mezzogiorno di venerdì 23 giugno. 
Si parte da 535mila euro, come valore periziale. I plichi verranno aperti alle 15 a Verona in via Carmelitani Scalzi 20 nello studio di Renzo Panozzo, curatore fallimentare insieme all’avvocato Luca Toninelli. 
Subito dopo inizierà la gara, secondo il classico meccanismo dei rilanci in un tempo non ancora stabilito e che verrà deciso appena prima dell’asta. Nel bando non ci sono preclusioni soggettive. Sul piatto in un lotto unico l’affiliazione, quindi la matricola, più tutti i marchi. Quelli principali e quelli più periferici della società fallita, l’A.C. Chievo Verona srl, ma anche della Chievo Servizi. Dovessero esserci più offerte, com’è certo, la gara partirà dal maggior prezzo. Per il pagamento c’è tempo novanta giorni dall’aggiudicazione. L’offerta verrà cauzionata del dieci per cento.
Meno di un mese al faccia a faccia scontato fra Luca Campedelli e Sergio Pellissier. L’ex presidente già con radici a Vigasio, insieme a Marco Pacione e ai suoi uomini di maggior fiducia. 
Di nuovo in corsa dopo aver abbozzato l’anno scorso un apparentamento col Sona, mai davvero cominciato al di la dei primi approcci. 
Un matrimonio più che altro sbandierato, ma senza vere fondamenta. Deciso a riprendersi quel marchio a cui ha garantito diciassette stagioni di Serie A, compreso il preliminare di Champions League del 2006.
Dall’altra parte Pellissier, l’ex leggendario capitano del Chievo, col titolo della Serie D appena conquistato con la sua Clivense e l’intenzione di arrivare ben presto nel professionismo dopo essere partito dalla Terza categoria una volta andata deserta la manifestazione d’interesse del Comune di Verona, passaggio obbligato per ripartire dalla massima categoria dilettantistica, quindi la D, quando al Chievo venne negata l’iscrizione alla Serie B e subito dopo svincolati tutti i giocatori della prima squadra e del settore giovanile. L’ora della verità sta per arrivare. 
Il marchio del Chievo presto tornerà a vivere. 

Jacopo Burati e Alessandro De Pietro

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