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Torri del Benaco

L’autovelox «killer» di Pai ha fatto incassare un milione al mese. In arrivo esposti

I dati dei primi cinque mesi e mezzo di funzionamento, dall’11 agosto 2022 al 31 gennaio: 33.975 multe, una media di 206 al giorno
In alto a destra l’autovelox collocato proco prima dell’attraversamento pedonale sulla Gardesana
In alto a destra l’autovelox collocato proco prima dell’attraversamento pedonale sulla Gardesana
In alto a destra l’autovelox collocato proco prima dell’attraversamento pedonale sulla Gardesana
In alto a destra l’autovelox collocato proco prima dell’attraversamento pedonale sulla Gardesana

L’autovelox di Pai si conferma sempre più un vero «killer per gli automobilisti», come da più parti è stato contestato all’amministrazione comunale di Torri, che lo ha installato. La novità e le conferme arrivano direttamente dagli uffici municipali di Torri che hanno finalmente dato seguito alla formale richiesta di accesso agli atti presentata dal nostro giornale per avere alcuni dati.

 

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I numeri delle sanzioni

I numeri sono incredibili per una frazione come Pai, che conta circa 200 residenti, e per un comune che non arriva a tremila abitanti. Dall’11 agosto 2022 al 31 gennaio 2023, cioè in 174 giorni di attività, le sanzioni elevate sono state 33.975. La media delle multe è di 206 al giorno.

Più chiaramente: ogni 24 ore vengono sanzionate 206 persone, poco meno di nove multe all’ora durante ogni giorno di attività, quindi 1.441 a settimana. Delle quasi 34 mila sanzioni, 27.754 sono state rilevate di giorno e 6.221 nelle ore notturne.

Se viene analizzata la velocità media delle 33.975 sanzioni si scopre che, come L’Arena aveva già evidenziato, la velocità media di passaggio dal centro abitato di Pai è di 62,87 chilometri all’ora su una strada dove il limite, trattandosi di centro abitato, è dei 50. Se però si tiene conto dei 5 chilometri di tolleranza garantito dalla legge, cioè del fatto che l’autovelox inizia a multare solo quando si superano i 55 chilometri all’ora, si può comprendere come la velocità media dei passaggi sia superiore di poco meno di 8 chilometri orari rispetto al limite anche se, tecnicamente, i chilometri conteggiati sono 12 in più oltre il limite.

Questo fa sì che le sanzioni siano ancora più pesanti dal punto di vista economico: è previsto infatti un pagamento che va da 42 a 172 euro per chi supera il limite massimo di non oltre 10 chilometri l’ora; la multa va da 173 a 649 euro per chi lo supera di oltre 10 chilometri e da 543 a 2.170 euro se il limite viene oltrepassato di 40 chilometri ma non oltre i 60 chilometri in più all’ora.

 

Gli incassi del Comune

Se quindi si volessero conteggiare gli introiti dovuti al Comune di Torri per cinque mesi e mezzo di attività dell’autovelox contando mediamente la sanzione di 173 euro (il minimo nella fascia tra 10 e 40 chilometri sopra il limite), il conto è presto fatto: 5 milioni 877 mila euro in 5 mesi e mezzo.

Con una proiezione sui 12 mesi di oltre 11 milioni e 700 mila euro, calcolato per difetto. Insomma: l’autovelox staccherebbe a Pai, se il trend venisse confermato, sanzioni per un introito di circa un milione al mese.

Ovviamente il conto non è preciso per vari fattori: se si paga entro 5 giorni dalla notifica si risparmia il 30 per cento; le sanzioni elevate di notte costano il doppio di quelle diurne e, soprattutto, ci sono sanzioni più basse ma anche sanzioni molto più alte dei 173 euro. Come ad esempio quella presa da un unico recordman, sfrecciato da Pai a 132 chilometri orari. Numeri assolutamente reali, che confermano che l’autovelox è attualmente una fonte di entrata rilevantissima per le casse del municipio di Torri.

 

I ricorsi

Ma c’è un però. Infatti, sul «killer di Pai», che non a caso era stato anche «accecato» da biglie metalliche scagliate di notte da mano rabbiosa e ancora ignota ancorché ripresa dalle telecamere, pendono centinaia di ricorsi al Giudice di Pace di Verona. Che, prima o poi, dovrà pronunciarsi. Oltre un centinaio sono stati presentati dalla sede di Belluno di Migliore Tutela, associazione nazionale dei consumatori e delle micro imprese. Anche Adiconsum Verona è scesa in campo e ha aperto uno sportello a Malcesine, operativo il prossimo 10 marzo, per fornire supporto legale a chi non ha ancora pagato.

Il tutto, dopo un’ assemblea pubblica del 25 gennaio a Malcesine sempre sulle multe. Infine, anche Globoconsumatori di Alessandria si è schierata a fianco di automobilisti e motociclisti, presentando alcune decine di ricorsi al Giudice di Pace.

 

La reazione del Comune

Il sindaco di Torri Stefano Nicotra però tira dritto. E anche al diffondersi di notizie relative ad esposti in arrivo in Procura, dichiara: «Apprendiamo di questi esposti solo dai giornali, non abbiamo notizie ufficiali. In ogni caso, per noi è tutto regolare e dunque l’autovelox continuerà a funzionare. Abbiamo dato i riscontri che erano stati chiesti da Prefettura e Polizia stradale in merito agli approfondimenti che noi stessi avevamo deciso di sollecitare alla Prefettura e stiamo attendendo che ci arrivino risposte. Quando vedremo cosa ci contestano nell’eventuale esposto, risponderemo coi nostri legali».

In Procura Proprio il presidente di Migliore Tutela di Belluno, Gianantonio Sottile, ha ingaggiato una guerra tanto contro il sindaco di Torri, quanto con la Prefettura di Verona e con Veneto Strade. Ha fatto vari accessi agli atti sia in Prefettura a Verona, che in municipio a Torri e anche a Veneto Strade. Veneto Strade sta eseguendo in queste settimane lavori a Pai nei pressi dell’autovelox per 330 mila euro. A Verona il presidente Sottile ha ottenuto anche una audizione, già espletata, in Prefettura sulle presunte «irregolarità ed illegittimità dell’autovelox di Pai».

Contro il rilevatore di velocità, oltre ai ricorsi, l’associazione bellunese ha dato il via libera ad una class action nei riguardi del municipio di Torri. Con un comunicato diramato pochi giorni fa, da Belluno sostengono che «i documenti che finalmente abbiamo in mano testimoniano come l’autovelox non doveva e non poteva essere installato. I lavori stradali in corso d’opera che il Comune di Torri si è affrettato ad autorizzare testimoniano che la strada non aveva, e non potrà avere mai, le caratteristiche di legge per l’installazione e l’uso di quell’autovelox». «A breve», conclude Sottile, «saranno depositati gli esposti alla Procura della Repubblica di Verona e alla Corte dei Conti di Venezia e Roma affinché possano essere valutati tutti i possibili ed eventuali reati commessi dagli attori principali di questa vicenda».

Gerardo Musuraca

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