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Nuovo sistema informatico

Disservizi e ritardi in ospedale, insorgono anche i sindacati. L'Azienda: «Lavoriamo per limitare i disagi»

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl: «Gravi disservizi da ormai 12 giorni con l'avvio del nuovo sistema informatico». Callisto Bravi: «Prosegue il monitoraggio quotidiano»
Lunghe attese in ospedale per il nuovo sistema informatico. Sotto a sinistra De Pasquale (Cgil), a destra Callisto Bravi (Aoui)
Lunghe attese in ospedale per il nuovo sistema informatico. Sotto a sinistra De Pasquale (Cgil), a destra Callisto Bravi (Aoui)
Antonio De Pasquale Cgil (Noro)

La sperimentazione sul campo del nuovo sistema informatico, ambizioso ma efficiente solo sulla carta, dell'Azienda ospedaliero universitaria integrata sta minando il servizio sanitario offerto a migliaia di veronesi. E mettendo a dura prova l'operato degli oltre 5mila dipendenti dell'azienda, tra un parziale ritorno al cartaceo, disservizi operativi, stress, e un rischio molto alto di errore.

A denunciare la situazione, che si protrae ormai da quasi due settimane, i sindacati del pubblico impiego Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl che puntano il dito contro il nuovo sistema informatico unico Sio, attivo da 12 giorni che si sono rivelati «giorni di passione per utenti e personale».

Le sigle sindacali hanno chiesto un incontro urgente alla Direzione, già fissato per dopodomani, durante il quale chiederanno tempi certi e brevissimi per la fine dei «gravi disservizi che stanno minando il sistema operativo». In alternativa, lo stop e il ritorno ai vecchi gestionali.

Ritardi ai prelievi, al pronto soccorso, ginecologia e nelle dimissioni

Tra i disservizi accertati dai sindacati in questi giorni, ritardi al Centro prelievi. Il primo utente l'altro giorno è stato preso in carico alle 10.30; in mano ha un biglietto di prenotazione per le 7.30, ben tre ore prima. Inoltre, tempi ancora più eterni del solito al Pronto Soccorso. In Borgo Trento, risulta praticamente impossibile elaborare gli esiti dei codici bianchi, le dimissioni avvengono con quattro ore di ritardo, che si aggiungono alle svariate ore di “ordinaria” attesa, riportano Cgil, Cisl e Uil.

E ancora, guai anche in Ginecologia dove non è possibile richiamare i dati delle pazienti precedentemente inserite; si rimedia soltanto due ore dopo grazie ad una chiavetta su cui erano stati provvidenzialmente salvati gli appuntamenti.

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«Disagi superiori a quanto dichiarato dall'Azienda»

«Questa è soltanto una piccola selezione, verificata di persona o ricostruita con i nostri iscritti, della miriade di blocchi e disservizi che più volte al giorno, da ormai 12 giorni, si verificano in tutti i reparti e le unità dell’Azienda ospedaliera di Verona coinvolte nella migrazione al nuovo sistema informatico unico SIO. Disservizi e disagi che superano di gran lunga quanto la Direzione ospedaliera è stata finora disposta ad ammettere pubblicamente», denunciano i segretari sindacali di Cgil Antonio De Pasquale, di Uil Stefano Gottardi e di Cisl Giovanni Zanini.

«Non siamo certo contrari all'evoluzione tecnologica ma non a scapito di utenti e sanitari. Il sistema andava testato prima su realtà meno complesse dell'azienda ospedaliera o almeno fatto partire sperimentalmente solo in un reparto e poi, eventualmente, esteso», aggiungono.

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La replica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria (Aoui)

Pressoché immediata la replica di Callisto Bravi, direttore generale Aoui Verona. «La sicurezza dei pazienti è per noi prioritaria e garantita costantemente anche dalle procedure di qualità consolidate e presenti in azienda. L’assistenza ai pazienti è certamente assicurata in tutti i setting assistenziali, soprattutto e con una fortissima attenzione nell’emergenza e urgenza», precisa.

«Giovedì, i rappresentanti dei lavoratori verranno aggiornati su tutte le attività in essere e sullo stato di avanzamento del progetto. Siamo a conoscenza della fatica dei dipendenti, già preventivata per queste tipologie di forti cambiamenti. Per portare innovazione e miglioramenti è necessario un periodo di assestamento, che vista la delicatezza dell’ambito abbiamo cercato di limitare il più possibile, garantendo sicurezza e senza mai venir meno alla continuità assistenziale», aggiunge.

«Prosegue il monitoraggio quotidiano del sistema al fine di alleviare gli inevitabili disagi all’utenza, e così continueremo fino a quando avremo raggiunto l’impegnativo obiettivo di digitalizzazione sanitaria che ci è stato assegnato», conclude.

Ilaria Noro

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