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Il maltempo

Maltempo e piena dell'Adige a Verona ottobre-novembre 2023

Gli aggiornamenti dopo la piena dell'Adige
Ponte Nuovo riaperto al transito (solo per i pedoni)
Ponte Nuovo riaperto al transito (solo per i pedoni)
Adige in piena a Verona

8 novembre

Ha riaperto nel pomeriggio di oggi, 8 novembre, in anticipo sui tempi previsti, Ponte Nuovo. Il passaggio sul ponte è ora consentito esclusivamente ai pedoni. 

 

6 novembre

Ponte Nuovo riaprirà il passaggio pedonale sabato 11 novembre. Lo annuncia in una nota il comune di Verona.

Questi giorni, si spiega, «serviranno per completare il posizionamento di un parapetto a bordo ponte, in quanto attualmente non ci sono protezioni dell'impalcato. Successivamente si procederà alla realizzazione della soletta del ponte, lato monte, per poi smontare le parti di ponteggio danneggiate dalla piena dell'Adige».

Stop per ora alle auto finché non sarà valutata del tutto la sicurezza del ponteggio.

L'assessore alle Strade Federico Benini: «Sono state adottate tutte le misure precauzionali per limitare i danni, compresa la rimozione dei tronchi trasportati dal fiume che si erano fermati sotto la prima campata del ponte grazie al supporto dei Vigili del Fuoco. Siamo attivi per monitorare costantemente la situazione e i livelli idrometrici. Nei prossimi giorni contiamo di poter ispezionare nel dettaglio le strutture inferiori del ponteggio, per poter poi proseguire con le lavorazioni, oltreché sull’impalcato, anche all’intradosso del ponte»

 

5 novembre

Le piogge della notte non hanno provocato particolari danni. Resta chiuso Ponte Nuovo a Verona.

Ponte Nuovo 5 novembre

Alle 8 di stamattina, domenica 5 novembre, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti ha disposto la riapertura ai veicoli e ai pedoni di Ponte Principe Umberto, che collega il capoluogo a Porto. Il manufatto sull’Adige era stato chiuso venerdì sera a causa della nuova ondata di piena. Le misurazioni effettuate stamattina hanno confermato l’abbassamento del livello del fiume al di sotto della soglia di guardia, consentendo lo sblocco della struttura ed il ripristino della circolazione su di essa. Fabio Tomelleri

 

4 novembre

Stando all'ultimo bollettino della Protezione Civile regionale la situazione delle piene dei fiumi in Veneto è in miglioramento, e fino alla serata di oggi, 4 novembre, si prevede il transito delle piene verso valle.

Le precipitazioni della notte dovrebbero causare dalle prime ore di domani degli innalzamenti soprattutto nella zona montana e pedemontana, ma non dovrebbero esserci criticità particolari.

Il livello dell'Adige a Verona (+0.98 m) è sceso sotto la seconda soglia, ed è in lenta crescita oltre la seconda soglia a Boara Pisani (+2.10 m).

 

3 novembre

La piena del fiume in diretta (LIVE)

Aggiornamento ore 20.30

Legnago. È durata soltanto due giorni la riapertura di Ponte Principe Umberto a Legnago. La nuova ondata di piena dell’Adige ha spinto il sindaco Graziano Lorenzetti a chiudere nuovamente per precauzione sia ai veicoli che a ciclisti e pedoni il manufatto che collega il capoluogo a Porto a partire dalle 21 di stasera, venerdì 3 novembre. Il provvedimento è dettato dal fatto che le pile del ponte, nel corso degli anni, sono state scalzate dalla corrente, rendendo quindi necessario il blocco della circolazione sull’impalcato in caso di piene oltre il livello di guardia.

Per spostarsi dalla destra alla sinistra Adige e viceversa i residenti e non solo dovranno quindi percorrere, a nord, il Ponte Limoni della Regionale 10, oppure, più a sud, il ponte di Carpi di Villa Bartolomea. Occorrerà attendere che il livello della corrente si abbassi per poter riaprire Ponte Principe Umberto. Fabio Tomelleri


Aggiornamento ore 17.45

Da palazzo Barbieri una nota annuncia che domani tutte le scuole con lezioni e attività al sabato saranno regolarmente aperte.
Verona è ufficialmente fuori dalla zona di allerta rossa e non sussistono criticità. Non sono quindi più necessarie le misure straordinarie adottate per la giornata odierna a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia dei cittadini.

In considerazione del fatto che l'emergenza maltempo sta rientrando, da domani  (4 novembre) la Zona a Traffico Limitato tornerà agli orari consueti. Dalle 13.30 di domani sabato 4 novembre  quindi, la  Ztl tornerà  chiusa. Nessuna variazione invece per Ponte Nuovo, che resta ancora chiuso sia al traffico veicolare sia a quello di pedoni e ciclisti.

    

ore 14.30 La piena del fiume Adige prevista intorno alle 14 di oggi ha raggiunto un’altezza massima di circa 1 metro e 50 cm (nella notte fra il 31 ottobre e 1° novembre è stata raggiunta l’altezza di 1 metro e 90 cm). Per questo motivo non si sono verificate le condizioni per l’apertura della Galleria Adige-Garda.   La situazione è complessivamente sotto controllo e costantemente monitorata dalla squadra messa in campo e coordinata dall’Amministrazione e attiva da giorni su tutto il territorio cittadino, con una particolare attenzione ai punti critici di esondazione, che per quanto riguarda la città si trovano in prevalenza lungo l’Adige, in pieno centro.
 
Ponte Nuovo è sotto controllo e resta costantemente monitorato. Secondo gli ultimi accertamenti il livello del fiume è inferiore alle previsioni e la piena ha transitato senza particolari problemi.
 
Su Ponte Nuovo sono presenti due escavatori per garantire interventi rapidi in caso di tronchi che dovessero nuovamente arrivare da Nord. Secondo quanto indicato dal Genio Civile sono state rimosse le protezioni - attualmente non c’è nulla tra il piano viabile e il fiume -. Il passaggio di persone e mezzi resterà quindi interdetto fino al loro ripristino.
 
Per agevolare il flusso viabilistico, la Zona a Traffico Limitato resterà aperta per tutta la giornata.
 
«Ci sono buone notizie per quanto riguarda lo stato di innalzamento dei livelli del fiume Adige. Stiamo monitorando costantemente – dichiara l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi –. La piena attesa per oggi non ha per ora raggiunto livelli di pericolosità tali da richiedere l’apertura della Galleria Adige-Garda.  Complessivamente non ci sono situazioni d’allarme e le idrovore posizionate nei punti critici stanno funzionando. Il tutto grazie all’ottimo lavoro della squadra messa in campo, attrezzata per fronteggiare ulteriori necessità. Resta alto il livello di monitoraggio. È da considerare che i punti critici di esondazione nel Comune di Verona sono posizionati sul lungadige, dove vi è una conformazione di strade non ampia e fortemente occupata da auto, che non facilità le operazioni di intervento».
 
Acque meteoriche. Fino alle 6.30 di questa mattina sono state effettuate operazioni di svuotamento dei punti di rete più critici, in particolare in corrispondenza degli scarichi in Adige chiusi in quanto sotto quota, perché non siamo ancora sotto lo zero idrometrico e le acque non riescono a defluire direttamente nel fiume ed è necessario intervenire con le pompe. Idrovore sono state posizionate in corrispondenza degli scarichi chiusi. Al momento non è riscontrata alcuna criticità su questo fronte.

I punti critici

  • Via Prato Santo/Lungadige Matteotti. Dopo lo svuotamento effettuato nel corso della notte, intorno alle 9 di questa mattina è stato necessario un secondo intervento tra via Prato Santo e lungadige Matteotti per la sostituzione di una delle pompe di scarico andata in blocco. La situazione è attualmente sotto controllo.
  • Via Nizza. Presenti due squadre d’intervento, con allestimento di un’area di monitoraggio con gazebo.

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Aggiornamento ore 11

A Verona il Ponte Nuovo continua ad essere sotto controllo per la piena dell'Adige, che da quattro giorni tiene in ansia la città. Il livello atteso del fiume è inferiore rispetto alle previsioni e la piena dovrebbe transitare senza particolari problemi.

L'amministrazione comunale è intervenuta seguendo tutte le richieste del Genio Civile, in particolare sono stati posizionati due enormi escavatori pronti ad intervenire e sono state rimosse le protezioni nel cantiere del ponte, da due anni al centro di interventi di lavori di restauro e messa in sicurezza. Per questo motivo ponte Nuovo rimarrà chiuso al traffico veicolare ed anche ai pedoni fino al ripristino di queste protezioni.

Il ponte di Arcè rimane chiuso fino a fine emergenza.

 

Aggiornamento 10.30

Idrovore al lavoro, questa mattina, in lungadige Matteotti e dintorni. Con le pompe in azione, il lungadige è interdetto al traffico, fino a fine emergenza. 

 

Aggiornamento ore 9

Sopralluogo dei tecnici a Ponte Nuovo (Marchiori)
Sopralluogo dei tecnici a Ponte Nuovo (Marchiori)

«La situazione è complessa, in particolare su montagna, pedemontana e costa e per i grandi fiumi, di cui stiamo monitorando il passaggio della piena». Lo afferma il presidente della regione, Luca Zaia, nel primo aggiornamento di questa mattina. «È un Veneto martoriato da queste precipitazioni che sono state importanti e hanno raggiunto i 160 millimetri d'acqua nelle 24 ore, e abbiamo delle località che hanno gli esiti di queste precipitazioni. Sono tutta la Pedemontana - aggiunge - con frane e smottamenti su alcune strade, dall'altro c'è la preoccupazione per i grandi fiumi, a iniziare dall'Adige a Verona, che è stato messo in sicurezza con l'apertura del collettore che sostanzialmente lo sgrava delle sue acque e le fa defluire nel lago di Garda. Anche fiumi come il Bacchiglione, il Brenta, il Tagliamento, il Meduna e il Livenza son tutti attenzionati. Nonostante le previsioni siano di schiarite e cessazioni delle precipitazioni nella giornata, abbiamo la grande preoccupazione dei punti di massima piena del transito, della mole importante su questi fiumi, quindi stiamo monitorando».

«L’Adige a Trento ha raggiunto il picco alle 2:45; a Verona i livelli sono ancora in crescita e stanno raggiungendo il secondo livello di guardia; in attesa dell’arrivo di questa piena, prevista per il primo pomeriggio, a valle i livelli rimangono sostenuti».

Nel sistema Agno-Guà-Fratta-Gorzone, dove è stata attivata la cassa di Montebello, il colmo è transitato alle 4:30 per la sezione di Cologna Veneta con valori superiori alla prima soglia di allerta.

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 Zaia ribadisce l'invito ai cittadini «di non avvicinarsi ai fiumi e di non camminare sugli argini per guardare la mole d'acqua che transita, perché il vero pericolo sono gli sfondamenti arginali, evitare scantinati, evitare di trovarsi in zone troppo vicino ai corsi d'acqua».

Infine, il presidente regionale sottolinea «le raffiche di vento a oltre 130 chilometri orari che ovviamente hanno creato non pochi problemi ad alcune abitazioni, alberi abbattuti e grande erosione della costa veneta. Resta purtroppo il grande pensiero per un vigile del fuoco non in servizio - conclude - che si prestava a fare volontario che al momento è ancora disperso».

 

 

***

Allerta massima, a Verona, per un'altra ondata di piena dell’Adige. Di nuovo, a distanza di circa 48 ore, il fiume cittadino torna infatti a gonfiarsi toccando quote allarmanti. Non tanto per la quantità di precipitazioni cadute sulla città e i dintorni nelle scorse ore ma per la pioggia più a nord, in una situazione dove terreni e corsi d’acqua affluenti risultano già saturi.

L'attenzione è massima, conferma il governatore Luca Zaia, per il picco dell'Adige, previsto per la mattinata di oggi in transito a Trento, «e che quindi vedrà nel tardo pomeriggio o nella serata il passaggio della quota maggiore a Verona».

I danni maggiori in città, per ora, rimangono quelli che la pressione dell’acqua e dei molti detriti ha causato ai ponteggi di Ponte Nuovo, da fine 2021 imbragato per i lavori di sistemazione e messa in sicurezza della struttura. La piena del 31 ottobre, infatti, ha praticamente divelto i ponteggi propedeutici al cantiere che oltre ad essere andati distrutti in più punti hanno pericolosamente imbrigliato e trattenuto grossi tronchi e altri detriti.

Inoltre, su richiesta del Genio Civile, sono stati posizionati dei mezzi d'opera necessari a fronteggiare la nuova piena e a garantire interventi rapidi in caso di tronchi che dovessero nuovamente arrivare da nord. È stato dunque necessario smontare una parte della recinzione di cantiere.

Il ponte rimane dunque chiuso fino a cessata emergenza mentre la Protezione Civile del Comune, in collaborazione con le associazioni della Consulta del volontariato di PC, ha iniziato nel primo pomeriggio di ieri un nuovo presidio fisso con torri-faro per illuminare la struttura, fari che sono rimasti accesi anche durante la notte. “Sono arrivate e rimarranno fisse due ruspe in modo da poter intervenire subito per rimuovere tronchi o altro materiale. Almeno fino al pomeriggio, però, il monitoraggio dava fortunatamente un acqua più “pulita”, ossia libera dai numerosissimi detriti presenti invece nei giorni scorsi, e dunque meno problematica”, riassume l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi. Ilaria Noro

Intanto per l'aumento del livello di fiume Bacchiglione e dei torrenti nel Vicentino ieri sera l'amministrazione di Vicenza ha deciso di aprire i bacini di laminazione, costruiti nella provincia berica dopo la terribile alluvione del 2010. Sono entrate così in funzione le strutture di Caldogno, in grado di mettere in sicurezza anche le città di Vicenza e Padova, e quello di Montebello Vicentino, che tutela la vallata del Chiampo e le aree del basso Vicentino e della bassa Veronese

Dolcè - Valdadige

La Valdadige ancora divisa a metà, il ponte di Peri di nuovo chiuso alla circolazione. Su indicazione di Genio civile e Prefettura di Verona, infatti, a causa di una nuova onda di piena dell'Adige il ponte tra Peri e Rivalta è stato temporaneamente chiuso a partire dalle 9 di questa mattina.

I paesi della destra e sinistra Adige, nei comuni di Dolcè e Brentino Belluno, sono di nuovo scollegati insieme alle altre aree limitrofe. Camilla Madinelli

 

2 novembre

Verona, Ponte Nuovo, aggiornamento ore 14

Su richiesta del Genio Civile, su Ponte Nuovo verranno posizionati dei mezzi d'opera necessari a fronteggiare una nuova piena e a garantire interventi rapidi in caso di tronchi che dovessero nuovamente arrivare da nord.

Per realizzare questa  operazione, spiega una nota del Comune, risulta necessario smontare una parte della recinzione di cantiere e pertanto il ponte rimarrà chiuso a veicoli e pedoni fino a "cessate esigenze". Per agevolare il flusso viabilistico, la Zona a Traffico Limitato dalle ore 13.30 sarà nuovamente libera ed aperta.

La Protezione Civile del comune di Verona in collaborazione con le associazioni della Consulta del volontariato inizierà dalle ore 14 un nuovo presidio fisso con torri-faro per illuminare la struttura anche nelle ore notturne. Roberto Vacchini

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Verona, Ponte nuovo: aggiornamento ore 11.45

La pioggia continua a battere ma il livello dell'Adige è sceso allo 0,01 rispetto allo zero idrometrico. Una tregua destinata a non durare ma in considerazione del momentaneo ridotto livello di portata del fiume, è stato deciso di intervenire in queste ore sotto Ponte Nuovo per rimuovere i grossi tronchi che durante la piena dell'altra notte sono rimasti incastrati in quelli che ormai sono i detriti del ponteggio travolto dall'acqua.

Il passaggio tra Via Nizza e Veronetta è dunque di nuovo completamente chiuso al traffico, sia veicolare che pedonale.
I vigili del fuoco sono già al lavoro e l'intervento dovrebbe durare alcune ore. Nel caso in cui l'operazione non fosse conclusa entro le 13.30 la Ztl, come già accaduto nei giorni scorsi durante l'emergenza, rimarrà chiusa al traffico.

Sul posto da questa mattina, l'assessore alle Strade Federico Benini, i tecnici del Comune e del Genio Civile, il Comandante Luigi Altamura e l'assessore all'Ambiente e Mobilità Tommaso Ferrari. È presto ora per fare la conta dei danni ma è evidente che tutto ciò andrà a incidere sui lavori di messa in sicurezza e ricostruzione del Ponte. «Su questo lato, l'intervento era pressoché ultimato. Entro 10 giorni circa sarebbe stata costruita la nuova soletta e fra due settimane era previsto il cambio lato ovvero lo spostamento dell'intervento sull'altra corsia», fa il punto l'assessore Benini. «Ora bisogna capire se e come riusciremo a riallestire il nuovo ponteggio: il permesso del Genio Civile non appare affatto scontato. Ci vorranno almeno un paio di settimane per stabilire come proseguire», aggiunge Benini. Ilaria Noro

Chiusura Ponte Nuovo (Marchiori/Noro)

Legnago

È stato riaperto al traffico veicolare e pedonale stamattina, giovedì 2 novembre, alle 5, il Ponte Principe Umberto che collega Legnago a Porto. Il manufatto, che è in attesa di restauro, era stato chiuso martedì sera dal Comune in via precauzionale per il passaggio dell'andata di piena, che è durata anche per tutta la giornata del 1° novembre. Una volta che la corrente fluviale è tornata sotto la soglia di guardia il ponte è stato riaperto. La situazione rimane comunque monitorata dal Comune anche in vista delle precipitazioni abbondanti di oggi. Fabio Tomelleri

 

Verona

Idrovore in lungadige Matteotti (video Marchiori)

Ricomincia a piovere e fino almeno alla mezzanotte di domani, 3 novembre, è allerta rossa in Veneto per il maltempo.

Attivo il piano del comune di Verona. Idrovore in lungadige Re Teodorico, in corrispondenza dell'intersezione con piazza Frà Giovanni e in lungadige Matteotti nel tratto prospiciente i giardini pubblici. Entrambe le strade chiuse per il tempo strettamente necessario alla posa, circa 30 minuti. Sul posto saranno presenti gli agenti della Polizia Locale.

Nel caso che il funzionamento dei dispositivi di emergenza si rendesse necessario, verrà vietato il transito di mezzi e pedoni in zona. Le zone più a rischio di allagamenti, fa sapere il comune, sono Interrato dell'Acqua Morta a partire da Vicolo Mustacchi, Via Prato Santo e Piazza del Porto a Parona, oltre alle già note criticità nell’area di Veronetta, Via XX settembre e Lungadige Porta Vittoria.

Attorno alle 9 via Bonuzzo Sant'Anna, sulle Torricelle, è stata chiusa temporaneamente per la caduta di un albero sulla carreggiata. Sul posto polizia locale e vigili del fuoco, chiamata Amia per la pulizia della sede stradale.

Dolcè

A Volargne danni alla scarpata del campo sportivo parrocchiale, a fianco della chiesa, in seguito all'esondazione dell'Adige. La spinta dell'acqua ha trascinato con sé parte della scarpata, facendo crollare il terreno.

L'area è parrocchiale e a servizio della comunità per occasioni sportive, ritrovi e feste, gestita dall'associazione La Cavalara di Volargne. In queste ore si teme anche che la situazione possa peggiorare, dato il perdurare dell'allerta meteo e la ripresa delle piogge che potrebbero nuovamente far risalire il livello dell'Adige. Camilla Madinelli

 

1 novembre

Aggiornamento ore 16.20. Riapre in questi minuti ponte Nuovo al traffico veicolare e pedonale e, contemporaneamente, torna attivo il divieto di transito in Ztl.

Ma si tratta di una tregua momentanea perché è prevista un'altra ondata di maltempo. Per questo motivo, domani mattina, intorno alle 9, (2 novembre) i tecnici di Acque Veronesi saranno impegnati nella posa di pompe e tubazioni di emergenza nell'adiacente lungadige Re Teodorico, all'altezza dell'incrocio con piazza Frà Giovanni, per facilitare lo smaltimento della pioggia attesa dalle prime ore del pomeriggio di domani.

Sempre in mattinata, alle 11, altre pompe saranno posizionate in lungadige Matteotti, davanti ai giardini. Le strade interessate dai lavori saranno chiuse per circa una mezz'ora, vale a dire il tempo della posa delle tubature.  Nel caso in cui fosse necessario mettere in moto le pompe, l'area sarà interdetta al traffico, sia delle auto che dei pedoni, fino a fine emergenza. 

Intanto da Arpav arriva una nuova previsione per la giornata di domani che indica il possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani e collinari delle zone in allerta. Sarà quindi probabile il  rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati e sottopassi. Innalzamenti diffusi dei livelli della rete  idrografica secondaria che per le zone in allerta rossa potranno risultare rilevanti e con estese inondazioni e diffuso trasporto di sedimenti.

Ponte sicurezza Ponte Nuovo 

Da Palazzo Barbieri si fa presente che la notte e le prime ore del giorno sono servite per mettere in sicurezza Ponte Nuovo, le cui impalcature sono state seriamente danneggiate dalla piena dell'Adige passata ieri in tarda serata. È stata una corsa contro il tempo. «I colpi ricevuti e la spinta dell'acqua hanno danneggiato seriamente l'impalcatura sul ponte ma abbiamo fatto il possibile  per renderla celermente più sicura  - spiega l’ing. Rodolfo Ridolfi, funzionario tecnico dei Vigili del Fuoco.

 Al sicuro anche gli argini cittadini e i punti più critici, dove sono state posizionate le paratie, grazie al lavoro ininterrotto di Protezione civile, Polizia locale, Vigili del Fuoco, tecnici e funzionari degli enti competenti. 
 

Attenzione rivolta ai prossimi giorni

Ora l'attenzione è ai prossimi giorni. Dopo la tregua di oggi, domani il meteo preannuncia nuove piogge, che torneranno nella notte di sabato. Già pronto il piano del Comune e di Acque Veronesi per potenziare lo smaltimento della pioggia che dovrebbe cadere a partire dalle prime ore del pomeriggio, che prevede il posizionamento di idrovore in lungadige Re Teodorico, in corrispondenza dell'intersezione con piazza Frà Giovanni e  in lungadige  Matteotti nel tratto prospiciente i giardini pubblici. 

Dal Comune si fa presente che  qualora le pompe di sollevamento, a causa delle forti piogge previste nella giornata di giovedì e della concomitanza dell'Adige sopra lo 0 idrometrico, non fossero in grado di smaltire completamente la quantità d'acqua piovana accumulata, le zone più a rischio di allagamenti sono:

  • Interrato dell'Acqua Morta a partire da Vicolo Mustacchi,
  • Via Prato Santo
  • Piazza del Porto a Parona,
  • Via XX settembre
  • Lungadige Porta Vittoria.

 Comandante della Polizia locale Luigi Altamura precisa che «i volontari della Protezione civile hanno presidiato il ponte per impedire ai pedoni il transito e la vigilanza notturna ha permesso di verificare che dopo le ore 1 il livello del fiume fosse calato notevolmente. Questa è una notizia molto positiva anche rispetto alle due nuove perturbazioni che arriveranno tra giovedì e venerdì e nella nottata di sabato. Ora aspettiamo le previsioni meteo dell'Arpav e del Genio Civile per capire quali interventi fare per la messa in sicurezza del cantiere di Ponte Nuovo per il quale ci saranno a breve specifici incontri tecnici». 

Tecnici al lavoro a Ponte Nuovo (Trevisani)

Il ringraziamento del sindaco

«Un grande grazie a tutti coloro che incessantemente stanno lavorando da ore per ridurre al minimo i danni della piena - rimarca il sindaco Damiano Tommasi -  Agli uomini e donne della Protezione civile, della polizia locale, dei vigili del Fuoco, ai  tecnici degli uffici comunali, al personale di Acque veronesi e a tutti i volontari che hanno contribuito a svolgere dal pomeriggio di ieri e per tutta la notte, e ancora continuano in queste ore  un lavoro eccellente. Ancora una volta è stato dimostrato che la squadra funziona anche grazie al lavoro di coordinamento strategico messi in campo dall’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi».

E aggiunge: «Se c’è qualcosa da migliorare ritengo riguardi il ruolo che la città di Verona deve avere nel processo decisionale di apertura della galleria del Garda, dove ieri si sono verificate delle criticità. Un’opera che è nata  anche per salvaguardare Verona in caso di piena dell’Adige e che quindi richiederebbe un assoluto allineamento in tempo reale attraverso l’istituzione di una linea di comunicazione diretta con il nostro Comune, proprio per evitare o limitare il più possibile i danni. Come è successo ieri sera con l’impalcatura del ponte Nuovo».

 

Nessun problema alla pubblica incolumità

La serata di ieri, 31 ottobre - come da previsioni- è trascorsa con la piena dell'Adige, iniziata verso le 20 e proseguita con una onda lunga fino alle 24 circa. Picco massimo +1.91 alle 22.40, terza soglia di allerta. Non si sono registrati problemi per la pubblica incolumità e per i tanti turisti presenti in città

Per laminare la piena è stata disposta l’apertura della galleria Adige-Garda dalle 17.30 alle 23.30. Attualmente il tunnel risulta chiuso.

«In previsione di ulteriori abbondanti piogge nella giornata odierna ci saranno briefing di aggiornamento tra Regione ed Enti competenti», fa sapere Palazzo Barbieri, «anche per richiedere ulteriori aperture della galleria Adige-Garda».

Da Ponte Nuovo a Ponte Pietra 31.10 (video Mercanti)

 

Danneggiata l'impalcatura di Ponte Nuovo

A causa dell'importante numero di tronchi e di materiale presente nel fiume, l'impalcatura del cantiere di Ponte Nuovo è stata danneggiata nella sua totalità e si è piegata di circa 45°, costringendo i Vigili del Fuoco ad intervenire con catene di ferro per imbragarla ulteriormente al ponte.

Altri interventi sono previsti in giornata sul ponte, dove è in corso un sopralluogo dei tecnici.

 

Il ponte resta chiuso

Ponte Nuovo per motivi di sicurezza permane chiuso al traffico veicolare e ai pedoni, alcuni dei quali sono stati bloccati nella notte nel tentativo di transitare grazie ai Volontari della Consulta Comunale di Protezione Civile e alla Polizia Locale.

La Ztl rimane aperta.

 

Le previsioni meteo e la situazione idrometrica

Non si verificheranno precipitazioni nella giornata odierna.

Il livello dell'Adige è in discesa e permane un livello di allerta moderata in attesa delle previsioni meteo per giovedì 2 e venerdì 3 novembre, considerato che in Trentino Alto Adige sono previste già da stasera modeste precipitazioni.

Permane attivo il Centro Operativo Comunale del Comune di Verona e le associazioni di volontariato di Protezione Civile stanno dando supporto al Comune di Verona, grazie alla vigilanza su Ponte Nuovo e lungo gli argini dove le paratie rimangono installate fino a cessata emergenza.

Permane l'avviso ai cittadini di evitare di raggiungere le zone più basse del fiume e di non intralciare il lavoro dei tecnici, Vigili del Fuoco e volontari di Protezione Civile.

La situazione dei ponti in provincia

Ancora chiuso, questa mattina, a Legnago il Ponte Principe Umberto, che collega il capoluogo con il quartiere di Porto.

Il ponte Principe Umberto a Legnago (Salgaro)

Riaperto, invece, dopo il sopralluogo mattutino, il ponte tra Peri e Rivalta, a Dolcè.

Sopralluogo del sindaco Quarella con la protezione civile ad Arcè (video Taietti)

Resta chiuso per tutto il giorno anche il ponte di Arcè a Pescantina, mentre dal ponte di Settimo, chiuso già da giorni per lavori, un cassone e delle transenne del cantiere si sono staccati finendo nel fiume.

Ponte di Settimo (Taietti)

 

31 ottobre 2023

In un 31 ottobre caratterizzato dall'allerta rossa diramata dalla Regione Veneto, le forti piogge hanno innalzato il livello dell'Adige, con la chiusura di diversi ponti e l'ok all'apertura della galleria Adige-Garda.

 

Verona

A causa delle abbondanti piogge l'onda di piena del fiume Adige transita per Verona.

Crollo impalcatura Ponte Nuovo (video Marchiori)

Ponte Nuovo è stato chiuso sia al transito delle auto che ai pedoni, dalle 8.30 di oggi, 31 ottobre per possibili pericoli derivanti dal cantiere e dal ponteggio installato sotto le arcate, sfiorate dall'acqua. Attorno alle 16.30 gli alberi portati dalla corrente hanno cominciato a schiantarsi contro i ponteggi, che alle 19 hanno cominciato a cedere. Sul posto i vigili del fuoco per evitare che la struttura crolli in acqua.

Per la chiusura di Ponte Nuovo, è aperta in via straordinaria la Ztl per defluire il traffico in particolare nelle arterie vicine a Ponte Nuovo. L’accesso nella zona a traffico limitato sarà consentito fino alla fine dell’emergenza meteo. Impegnati diversi agenti della polizia locale.

Essendoci il rischio di raggiungere in serata la terza soglia di allerta della piena dell’Adige a Verona, il sindaco Damiano Tommasi ha firmato l’ordinanza di attivazione del C.O.C. Centro Operativo Comunale in via Sommacampagna.

I volontari, coordinati dal comandante della Polizia Locale e Protezione Civile Verona di Verona Luigi Altamura, hanno posizionato le griglie nei punti prestabiliti lungo gli argini dell’Adige. 

Adige, gli aggiornamenti dell'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi

L'assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ha sottolineato il ritardo nell'apertura del tunnel del Garda.

«La piena dell’Adige è controllata attraverso i sensori e il personale della Protezione civile, - dichiara il comandante della Protezione civile Luigi Altamura - che ha posizionato le paratie lungo gli argini cittadini. In questo momento c’è anche una vigilanza al ponte Nuovo dove, a causa della situazione legata all’impalcatura del cantiere, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.

La situazione è monitorata, sotto stretta vigilanza della Polizia locale e della Protezione Civile. Al momento non c’è alcun pericolo per la popolazione. La piena dovrebbe passare entro le 22, e domani verrà fatto un punto della situazione anche in vista delle precipitazioni previste nei prossimi giorni».

L'invito ai cittadini è quelli di evitare camminate e corse lungo le zone più basse del letto dell'Adige.

Crollo impalcatura Ponte Nuovo (video Marchiori)

La Protezione civile di Verona, in accordo con il Genio Civile, la Regione Veneto e il Comune di Verona, haattivato i volontari di Dolcé, Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano, impegnati a monitorare i livelli dell’Adige. A Verona è stato disposto il posizionamento delle paratoie nei punti più critici, come i Giardini della Giarina, l’ex Dogana ai Filippini, Ponte Catena e zona Castelvecchio. 

Adige in piena a Castelvecchio (video Noro)

Scolmatore del Garda

La Provincia di Trento, d'accordo con la Regione Veneto, alle 12 ha preso la decisione di aprire la galleria Adige-Garda per evitare ulteriori danni alla città di Verona. È stata aperta alle 17.33 (VIDEO).

Lo ha reso noto, in conferenza stampa, il vicepresidente della Provincia di Trento, Mario Tonina. In Trentino sono circa 30 i Comuni interessati dall'emergenza maltempo. Katia Ferraro

 

Legnago

La piena dell’Adige preoccupa anche Legnago. Il Comune, infatti, ha deciso di chiudere, a partire dalle 20.15 di stasera, martedì 31 ottobre, e fino alla fine dell’ondata, il Ponte Principe Umberto, che collega il capoluogo con il quartiere di Porto. «Alle 18», spiega il vicesindaco Roberto Danieli, «il livello della corrente del fiume era appena 80 centimetri al di sotto del livello di guardia, per questo i nostri tecnici, in via precauzionale, hanno deciso di chiudere Ponte Principe Umberto fino alla fine dell’emergenza, anche se la situazione è pienamente sotto controllo».

La chiusura dello storico attraversamento fluviale è disciplinata da un’ordinanza-quadro approvata dal sindaco Graziano Lorenzetti nell’agosto del 2021 proprio per evitare pericoli alla circolazione sul manufatto, realizzato nel secondo dopoguerra e che è in attesa di essere restaurato a causa dei fenomeni di scalzamento subiti dalle pile del ponte negli ultimi anni. Con lo stesso provvedimento sono stati vietati gli accessi, da parte delle persone, alla passerella ciclopedonale e alle golene del fiume.

Pertanto la città rimarrà tagliata in due nella parte centrale. I residenti del capoluogo e delle frazioni di destra Adige, ossia Casette, San Pietro, Vigo, Vangadizza e Torretta, se vorranno raggiungere Porto e gli altri due centri sulla sponda sinistra del fiume dovranno infatti raggiungere, diversi chilometri più a nord, Ponte Limoni, recentemente ristrutturato, che permette alla Regionale 10 di scavalcare l’Adige. Fabio Tomelleri

 

 

A Dolcè

Da questa mattina alle 9 è chiuso il ponte tra Peri e Rivalta. Il sindaco di Dolcè, Massimiliano Adamoli, ha emesso un'ordinanza di divieto di transito per il pericolo derivante dall'innalzamento delle acque dell'Adige.

In Val d'Adige, a nord di Verona, massima attenzione anche per la pista pedociclabile che corre in molti punti a fianco del fiume collegando Volargne a Ossenigo e poi il Trentino. Il Comune di Dolcè ha diramato l'allerta fin dal primo mattino, informando i cittadini di non utilizzare la pista fino alla trentina Borghetto d'Avio. Stamattina, a detta di alcuni residenti a Peri, il livello dell'Adige e la forza dell'acqua erano impressionanti.

Valdadige divisa a metà. Gli scuolabus con gli alunni che devono rientrare a casa sono costretti a fare un lungo giro da Nord, passando per Ala nel Trentino, per poter passare dal territorio di Brentino Belluno a quello di Dolcè. Camilla Madinelli

 

A Pescantina-Bussolengo

Chiuso dalle 11 di questa mattina il ponte sull'Adige ad Arcè. Attraverso un'ordinanza condivisa tra i Comuni di Pescantina e Bussolengo, è stato deciso di vietare momentaneamente il passaggio sul ponte che passa sul fiume, a causa dell'ondata di piena che dal Trentino Alto Adige (alle 9 a Trento il livello dell'Adige era già a 5,87 metri) sta progressivamente arrivando anche nel territorio veronese dove è attesa nel pomeriggio.

Piena dell'Adige, chiuso il ponte di Arcè (video Zanini)

Nel frattempo il fiume sta già trasportando grossi alberi caduti durante i forti temporali e acquazzoni dei giorni scorsi. In mattinata gli uomini della protezione civile di Pescantina avevano già chiuso le paratie del sistema di scarico della acque bianche nel fiume situate nei pressi di piazza San Rocco a Pescantina e a Settimo. Emanuele Zanini

 

Sul lago di Garda

Il fiume Aril a Cassone

Senza allarmismo, ma con la massima attenzione è monitorato anche il lago di Garda. «Il livello del lago è aumentato in solo 24 ore di 12 cm, passando da più 102 cm di ieri ai 112 cm sopra lo zero idrometrico di Peschiera stamane - ha scritto in un messaggio inviato ai sindaci del lago da Pierlucio Ceresa della Comunità del Garda. -  Con Aipo stiamo monitorando la situazione, al fine di garantire la necessaria sicurezza idraulica. Infatti ieri è stato aumentato il deflusso a 50 mcubi/sec.». Stefano Joppi

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Torrente Illasi

A Tregnago chiuso il guado sul Progno presso ex Italcementi, strada provinciale verso Mezzane di Sotto. Marta Bicego

 

San Giovanni Lupatoto

A San Giovanni Lupatoto, dove un uomo è rimasto bloccato su un isolotto ed è stato salvato dai vigili del fuoco, il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello ha chiuso la pista ciclopedonale e l’intera zona verde che si trova nell’area golenale dell’Adige. Il primo cittadino ha firmato un’ordinanza che resterà in vigore sino alle 7 di domani mattina. L’area, che va dalla zona del Porto alla Diga e, poi, al parco di Pontoncello, che è lunga tre chilometri e insiste lungo un’ansa del fiume, nel primo pomeriggio di oggi è stata interessata da piccole uscite d’acqua. Luca Fiorin

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