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baby gang

Qbr, prime condanne per le rapine e i furti: i «capi» patteggiano. Pene per un totale di dodici anni

In tre chiudono davanti al gip. Per gli altri tre udienza davanti a un altro giudice
Giovani teppisti in un parco cittadino
Giovani teppisti in un parco cittadino
Giovani teppisti in un parco cittadino
Giovani teppisti in un parco cittadino

Sono ritenuti i capi indiscussi della QBR, la banda composta per lo più da minorenni che a partire dal settembre 2020 ha rapinato coetanei e rider, picchiato coloro che cercavano di uscirne, rubato e ricettato biciclette elettriche, terrorizzato non solo il quartiere in cui vivono, Borgo Roma, ma «esportando» violenza e soprusi anche in altre zone della città. E ieri mattina, 19 settembre, per tre di loro il capitolo giudiziario del primo processo (ovvero quello per la prima ordinanza di custodia cautelare) si è chiuso davanti al gup Marzio Guidorizzi con un patteggiamento.

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Tutti maggiorenni

Sono maggiorenni e lo erano all’epoca dei fatti, ovvero tra settembre 2020 e settembre 2021, ora qualcuno è in comunità, qualcuno agli arresti domiciliari o agli obblighi ma per nessuno il giudice ha accolto la richiesta di un accordo a pena sospesa. Pene che oscillano tra i 3 anni e 3 mesi e i 4 anni e 8 mesi, 12 in totale. A tutti e sei viene contestato il reato associativo, ovvero l’aver costituito ma soprattutto coordinato l’attività e impartito ordini ai minori (per loro il procedimento pende davanti al tribunale di Venezia), hanno intrapreso percorsi rieducativi, sia in carcere sia una volta usciti, e la Procura ha ritenuto di riconoscere e le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti.

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Le pene

Da qui i 4 anni e 800 euro inflitti a Ion Buzila (difesa Giulianelli), 4 anni e 8 mesi oltre a 1.240 euro a Aymen Rebbass (difesa Milan), accusato (in concorso con minori) della rapina al rider della pizzeria King attirato con un ordine e poi massacrato di botte per portargli via il denaro che aveva in tasca, il guadagno della serata oltre che di una serie di rapine (le Nike a un ragazzo, un giubbino piuttosto che un cappellino) che in comune hanno avuto la inusitata violenza.

Tre anni tre mesi e 20 giorni oltre a 1.800 euro, infine, la pena patteggiata da Gliba Qualid (difesa Perseghin), autore insieme a minori, del tentato furto aggravato all’interno di un locale che ospita distributori automatici in via Tombetta.

Un altro gip

In tre invece, Issam Tizaoui, Ramon Castillo e Fathi Toumi (difesa Bergamini) compariranno invece davanti al gup Paola Vacca in ottobre.

Ieri il giudice non ha accolto la richiesta di un patteggiamento a pena sospesa (concordato dalla difesa con la Procura), si è quindi dichiarato incompatibile e rinviato, per la definizione, davanti ad un altro magistrato.

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Fabiana Marcolini

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