Lacrime e grande commozione oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Villa Bartolomea dove una folla immensa ha salutato per l’ultima volta Francesco Prandini: il 22enne rimasto vittima giovedì scorso di un tragico incidente mentre stava percorrendo via Bellini, alle porte del centro, in sella alla sua moto. Moltissime persone hanno riempito la navata dell’edificio e la cappella laterale fin da oltre mezz’ora prima dell’inizio della cerimonia funebre.
Tanti i volti tirati e le lacrime così come gli abbracci degli amici, molti dei quali arrivati anche da Legnago e Poggio Rusco, nel Mantovano, dove vive il padre del ragazzo scomparso e dove lui stesso aveva da tempo una compagnia. E proprio gli amici di sempre hanno voluto ricordarlo tutti insieme, indossando una t-shirt bianca con la sua foto prima di accoglierlo, come in un comune abbraccio, con uno striscione affisso davanti alla parrocchiale: «Ovunque tu sarai, noi ti cercheremo sempre».
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«La tua vita è stata breve, ma intensa e gioiosa. Sei volato via dalla nostra vista, ma resterai sempre nei cuori di ciascuno di noi. E alzando gli occhi al cielo sarai la nostra stella che brilla» - sono state invece le parole degli zii che al termine della cerimonia ha letto per loro, rivolto a Francesco, don Damiano Frisoni, parroco delle frazioni di Spinimbecco e Carpi, che insieme a don Jury Marinelli, vicario parrocchiale di Poggio Rusco, e a monsignor Antonio Cameran, collaboratore a Terrazzo, ha concelebrato i funerali presieduti da don Alessio Lucchini, parroco di Villa Bartolomea.
Poi, sul sagrato, la benedizione finale e un lungo applauso che ha squarciato il silenzio mentre in cielo salivano decine di palloncini bianchi, gialli e azzurri accompagnati dal volo di quattro colombe. Fino all’ultimo, struggente saluto degli amici più cari che con i volti rigati di lacrime hanno lasciato impressa la loro firma sulla bara chiara di Francesco.
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