È stato un omaggio incessante quello che i tanti amici di Francesco Prandini - il 22enne di Villa Bartolomea, vittima del terribile incidente in moto avvenuto giovedì scorso in via Bellini, alle porte del paese - gli hanno riservato alle celle mortuarie dell'ospedale «Mater salutis» di Legnago.
Il desiderio di rivedere per l'ultima volta quel loro coetaneo con cui avevano condiviso tanti momenti e belli e spensierati, desideri e sogni, ma anche gli inevitabili problemi tipici dell'età, è stato più forte del tempo che, data la grande affluenza, hanno trascorso in fila prima di poter accedere alla struttura sia nella giornata di venerdì che ieri, 10 giugno.
Ancora una volta uniti nel dolore, tra lacrime, abbracci e ricordi, gli amici di sempre e quelli più recenti hanno cercato di farsi forza sostenendosi l'uno con l'altro, in attesa di organizzare al meglio il saluto di oggi, 11 giugno, ai funerali.
«In realtà», confida Riccardo, uno dei suoi più cari amici «siamo ancora tutti molto frastornati per cui è difficile stabilire qualcosa di preciso in vista della cerimonia. Di sicuro ci saranno uno striscione e il lancio dei palloncini».
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Le esequie
I funerali, che avranno inizio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, saranno presieduti dal parroco, don Alessio Lucchini, e concelebrati da quello di Spinimbecco e Carpi, don Damiano Frisoni, legato alla famiglia di Francesco, titolare della nota trattoria «Da Battista», e da don Jury Marinelli, vicario parrocchiale a Poggio Rusco: il paese in provincia di Mantova dove vive il padre del 22enne scomparso tragicamente e dove il ragazzo si recava spesso, tanto da poter contare anche lì su una bella compagnia di amici.
«Ho avuto modo di conoscere Francesco da ragazzino», riferisce don Frisoni, «perché ha frequentato i grest e i campi scuola organizzati da me. Fin da quegli anni si è distinto per il suo carattere solare, brioso, pieno di vitalità. Il funerale, che ho predisposto con don Alessio, sarà semplice anche se naturalmente animato da canti adatti ad un ragazzo della sua età interpretati da giovani e giovanissimi delle nostre parrocchie».
«Certo», aggiunge il parroco di Spinimbecco e Carpi, «di fronte a situazioni così drammatiche è sempre difficile esprimere un pensiero. Si cerca di portare conforto più con la presenza che con le parole. E riuscire a contestualizzare il tutto a livello di fede non è affatto semplice».
In previsione della numerosa partecipazione di amici, conoscenti e compaesani, l'ultimo saluto a Francesco potrà essere seguito oltre che dalla parte centrale della chiesa di San Bartolomeo, anche dalla cappella laterale, collegata con uno schermo.
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