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Lacrime a Villa Bartolomea

L’ultimo gesto d’amore di Francesco: donate le cornee. «Era la sua volontà, un ragazzo perfetto»

Francesco Prandini, 22 anni, morto in un incidente con la moto giovedì sera, aveva espresso la volontà di donatore a 18 anni con la carta d'identità
Francesco Prandini durante una serata in discoteca dove  faceva il pierre coinvolgendo tanti giovani che ora lo piangono disperati Fiori sul luogo dell’incidente DIENNE
Francesco Prandini durante una serata in discoteca dove faceva il pierre coinvolgendo tanti giovani che ora lo piangono disperati Fiori sul luogo dell’incidente DIENNE
Francesco Prandini durante una serata in discoteca dove  faceva il pierre coinvolgendo tanti giovani che ora lo piangono disperati Fiori sul luogo dell’incidente DIENNE
Francesco Prandini durante una serata in discoteca dove faceva il pierre coinvolgendo tanti giovani che ora lo piangono disperati Fiori sul luogo dell’incidente DIENNE

«Francesco era un ragazzo d'oro, allegro, pieno di vita e generoso: aveva sempre una parola buona per tutti. Non l'abbiamo mai sentito parlare male di qualcuno». Sono sconvolti e non riescono a darsi pace gli amici di Francesco Prandini, il 22enne di Villa Bartolomea che giovedì sera è rimasto vittima di un terribile incidente mentre in sella alla sua amata Honda Cbr 600 F stava percorrendo via Bellini, all'ingresso del paese, in direzione di Legnago.

Gli amici sconvolti

Stretti l'uno all'altro, come nel terribile momento in cui l'altra sera hanno raggiunto il luogo della tragedia, cercano ora di farsi forza, di trovare, almeno per qualche attimo, un piccolo conforto nel ricordo comune di quell'amico straordinario, «che tutti vorrebbero accanto a sé, sempre sorridente e gentile», assieme al quale molti avevano trascorso la sera precedente. Tanto che ieri parecchi di loro, pur sotto choc, hanno raggiunto il capitello della «Mater dolorosa», per sostare nel punto esatto dove Francesco è piombato dopo aver perso il controllo della moto. E dove ora un mazzo di fiori evoca i sogni infranti di un ragazzo buono e aperto alla vita, che alla vivacità tipica della sua età sapeva unire una maturità ed una generosità fuori dal comune.

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A soli 18 anni, infatti, sottoscrivendo la carta d'identità, il giovane aveva voluto esprimere la volontà di donare cornee e tessuti. Ora quel suo desiderio, che tutti pensavano destinato ad un futuro lontano, si è purtroppo già concretizzato. Donate le cornee Ieri mattina, all'ospedale «Mater salutis» dove è stata composta la salma del ragazzo, è avvenuto il prelievo delle cornee, grazie alle quali qualcuno potrà avere una vita migliore.

Come ricordano bene le tante persone che avevano conosciuto Francesco fin da piccolo, il 22enne aveva già dimostrato di essere molto più maturo e responsabile della sua età, non solo nella quotidianità, ma anche sotto l'aspetto professionale. Nell’azienda di Erbè dove lavorava, il giovane, diplomato all'istituto superiore statale «Galileo Galilei» di Mirandola, nel Modenese, si occupava infatti con eccellenti risultati della parte commerciale.

Perfino nel suo impegno da pierre in numerose discoteche della zona aveva un talento particolare, che sapeva coinvolgere e che in tanti ammiravano.

Vasto cordoglio

«Lui sapeva essere sempre positivo e propositivo, ovunque andasse e in qualsiasi cosa si impegnasse», ricorda Riccardo, uno dei suoi amici più cari fin dall'infanzia, «era il migliore. Non si lamentava mai di nulla e amava molto la sua famiglia. Tanto che quando un mese fa sono diventato padre, mi ha confidato che anche a lui un giorno sarebbe piaciuto poter provare una gioia simile. Certo, gli piaceva divertirsi con i motori, l'auto e la moto, ma era anche molto scrupoloso e attento».

«Francesco», interviene Uendi, altro amico del cuore dagli anni delle elementari, «era il ragazzo perfetto. Glielo dicevo sempre. Non l'ho mai visto arrabbiato. Era la positività fatta a persona. Puntuale e preciso sul lavoro, pieno di vita in famiglia e con noi amici, sia quelli della nostra compagnia di Villa Bartolomea, sia di quelli di Poggiorusco, nel Mantovano, dove vive il papà Andrea e dove Francesco si recava spesso. L’ultimo saluto Intanto, ieri sera, nella chiesa di San Bartolomeo, molta gente ha recitato il rosario per lui.

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Paese scosso dalla tragedia

«La nostra comunità», confida il sindaco Andrea Tuzza, «è rimasta profondamente scossa da questa tragedia immensa che ha strappato all'affetto dei suoi cari e dei suoi tantissimi amici un ragazzo affabile, dolce e cortese». E sono davvero in tanti quelli che in queste ore drammatiche si sono stretti alla sua famiglia, molto conosciuta in paese visto che gestisce la trattoria «Da Battista», fondata dal nonno materno Battista Ortolani, che tuttora vi lavora. I funerali del 22enne si terranno domani, 15.30, sempre nella parrocchiale del capoluogo. •.

Elisabetta Papa

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