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VILLA BARTOLOMEA in lutto

Si schianta in moto contro un capitello, muore a 22 anni: «Francesco era affabile e cortese»

La tragedia in via Bellini, la strada che collega il paese a Vigo dove Francesco Prandini viveva
Villa Bartolomea, l’incidente costato la vita al ventiduenne Francesco Prandini DIENNEFOTO
Villa Bartolomea, l’incidente costato la vita al ventiduenne Francesco Prandini DIENNEFOTO
L'incidente a Villa Bartolomea (Diennefoto)

Circolava con il foglio rosa in attesa di prendere la patente della moto, il suo grande amore. Francesco Prandini, 22 anni, residente a Villa Bartolomea, purtroppo non potrà più realizzare il suo sogno. Il giovane è morto per le conseguenze di una caduta in moto autonoma avvenuta ieri sera, 8 giugno, in via Antonio e Luigi Bellini, la strada che collega il paese dove viveva a Vigo di Legnago.

Grande dolore e cordoglio  a Villa Bartolomea. Durante tutta la giornata di oggi  sono state tante le persone  che hanno voluto portare la loro vicinanza alla famiglia, molto conosciuta in paese.  Sconvolti e ancora increduli i tanti amici del ragazzo, che si  sono stretti l’uno all’altro tornando sul luogo dell’incidente,  vale a dire davanti al capitello della “Mater dolorosa” dove è finito il giovane dopo aver perso il controllo della sua amata moto. 

«Francesco era un ragazzo affabile, dolce e cortese», è il ricordo commosso del sindaco Andrea Tuzza.  Questa sera, 9 giugno, alle 19.30,  verrà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, dove domenica, alle 15.30,  saranno celebrati i funerali.

 

Chi era Francesco

Il ragazzo era molto conosciuto a Villa Bartolomea, è infatti il figlio di Debora Ortolani la cui famiglia gestisce la storica trattoria «Da Battista». Appena si è sparsa la notizia dell’incidente sul luogo della tragedia si sono precipitati decine di amici e conoscenti del giovane. Molti in lacrime, alcuni abbracciati, chi urlando e maledicendo la moto che Francesco adorava, nessuno poteva credere a quello che aveva davanti.

La ricostruzione dell'incidente

Erano le 19 quando il 22enne in sella alla sua Honda Cbr 600 F, viaggiava da Villa Bartolomea in direzione di Legnago. Per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Castagnaro, giunti sul posto per i rilievi di rito supportati da una pattuglia di colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Legnago, il giovane centauro ha sbandato perdendo il controllo del motociclo che è finito contro le due colonne di un capitello che si trova a bordo strada.

Un impatto molto forte, tanto da lasciare i segni sui pilastri sacri mentre la moto, ormai senza più controllo, ha concluso la sua corsa a pochi metri di distanza, proprio nel mezzo della carreggiata.

Immediatamente alcune persone che si trovavano a passare di lì in quel momento hanno chiamato i soccorsi. Sono intervenuti un’ambulanza infermierizzata e l’elisoccorso inviato da Verona Emergenza, ma nonostante i numerosi tentativi di rianimare il motociclista non c’è stato nulla da fare.

Prandini era follemente innamorato delle due ruote, un ragazzo esuberante nel pieno dei suoi anni. Viveva tra Villa Bartolomea e Poggio Rusco (Mantova), il paese dove risiede il padre, aveva frequentato le scuole medie al Don Bosco di Legnago lo scorso anno si era diplomato all’istituto superiore statale «Galileo Galilei» di Mirandola, nel Modenese, e aveva un sacco di amici.

Il ricordo degli amici

«Faceva il Pr in numerose discoteche della zona, tra noi coetanei lo conoscevamo tutti, era impossibile non volergli bene», ha confidato un amico d’infanzia scosso alla notizia della morte del coetaneo. Anche sui social il giovane era molto attivo, le ultime storie su Facebook sono di poche ore prima della sua scomparsa.

Promuoveva gli appuntamenti musicali di sagre e discoteche a cui probabilmente avrebbe preso parte come era solito fare con gli amici. Via Antonio e Luigi Bellini è rimasta chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia per diverse ore, il tempo di permettere alle forze dell’ordine di eseguire tutti i rilievi, rimuovere il mezzo e il corpo del 22enne messo immediatamente dall’autorità giudiziaria a disposizione della famiglia. 

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Francesco Scuderi ed Elisabetta Papa

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