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La doppia tragedia

Mamma e bimba morte in ospedale. Aperto un fascicolo per omicidio colposo

Dopo la denuncia del marito di Federica Ghirelli, deceduta dopo il parto. Non è ancora stata fissata l'autopsia
Federica Ghirelli, la 37enne di Villabartolomea morta dopo il parto
Federica Ghirelli, la 37enne di Villabartolomea morta dopo il parto
Federica Ghirelli, la 37enne di Villabartolomea morta dopo il parto
Federica Ghirelli, la 37enne di Villabartolomea morta dopo il parto

La tragedia, quella di Federica Ghirelli, ingegnere biomedico di 37 anni di Villa Bartolomea, morta il primo febbraio in ospedale a Verona, dove era stata trasferita dal Mater Salutis di Legnago poco dopo aver dato alla luce, purtroppo già morta, la sua secondogenita Emma. Una tragedia e un fascicolo aperto dalla Procura di Verona per l’ipotesi di omicidio colposo a carico di persone da individuare. Anche se l’acquisizione delle cartelle cliniche dovrebbe condurre a breve alla identificazione di coloro che si occuparono dell’ingegner Ghirelli la sera del 31 gennaio.

 

Atto dovuto

Un atto dovuto dopo l’arrivo a palazzo di giustizia della denuncia presentata da Elia Oliviero, marito e padre, alcuni giorni dopo i decessi nella quale si chiede alla magistratura di verificare se nella morte di una madre e della sua piccola di otto mesi vi siano responsabilità di altre persone. Non è ancora stata disposta l’autopsia, che per la presenza di eventuali indagati sarà effettuata con le forme dell’incidente probatorio e quindi alla presenza di medici legali nominati anche dalle parti. Solo dopo sarà concesso il nulla osta per i funerali.

 

Il dramma

Incredulità e disperazione i sentimenti che da dieci giorni attraversano mente e cuore di chi Federica la conosceva e di chi l’amava. Emma sarebbe stata la secondogenita, voluta e desiderata dopo la nascita, quattro anni fa, di Tommaso. E quello di costruirsi una famiglia era il suo sogno, lo stesso che condivideva con il marito, anche lui ingegnere biomedico. Otto mesi di gravidanza senza problemi. Fino al 30 gennaio, quando ha iniziato ad accusare qualche linea di febbre, un po’ di dissenteria. Malesseri simili a quelli dell’influenza, di un male di stagione.

 

Il ricovero d’urgenza

Ma nella notte la febbre è salita, Federica sta male, lamenta dolori lancinanti al ventre e a quel punto viene portata al pronto soccorso dell’ospedale Mater Salutis di Legnago. Le viene diagnosticata un’emorragia e il suo trasferimento in sala parto della Uoc di Ostetricia e Ginecologia per un cesareo d’urgenza. è immediato. Emma nasce morta, il suo cuore è fermo mentre Federica, la sua giovane mamma, non mostra segni di miglioramento, rimane in condizioni gravissime. A quel punto poche ore dopo viene adottata la decisione di trasferire Federica a Verona, nel reparto di Terapia intensiva del Polo Confortini. Ore di angoscia, e al dolore per Emma si unisce la disperazione per Federica. Nonostante i tentativi dei medici per cercare di risolvere la grave compromissione degli organi interni non ce la fa e muore nella serata di giovedì. Alla Procura spetterà il compito di capire cosa è accaduto. E perché. 

 

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Fabiana Marcolini

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