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a Guidonia Montecelio vicino a roma

Scontro fra due aerei militari: morti i piloti, uno era veronese. Cordoglio di Meloni e Zaia

Prima di morire ha chiesto aiuto, ma il suo velivolo è esploso. A cento metri c'è un asilo nido
A sinistra Marco Meneghello, il pilota legnaghese morto nell'incidente di Guidonia
A sinistra Marco Meneghello, il pilota legnaghese morto nell'incidente di Guidonia
I luoghi in cui sono precipitati i due aerei scontratisi in volo

Due piloti dell'aeronautica sono morti dopo un incidente aereo avvenuto oggi, 7 marzo, attorno alle 12 nel cielo sopra Guidonia Montecelio, vicino a Roma. Uno di loro è Marco Meneghello, 46enne originario di Legnago e residente nella Bassa Veronese.

Viaggiavano su due velivoli diversi che si sono scontrati durante un'esercitazione che impiegava in tutto quattro aeromobili. Uno dei due aerei è caduto vicino a delle case, ma non risultano al momento altri feriti. 

Scontro aereo Guidonia

Lo scontro tra i due velivoli è avvenuto a pochi chilometri dall’aeroporto militare di Guidonia, nell’ambito di una missione addestrativa pre-pianificata. Sul posto, insieme a vigili del fuoco e forze dell’ordine, sono intervenute immediatamente squadre di soccorso e team di specialisti dell’ Aeronautica Militare che stanno continuando ad operare per mettere in sicurezza e circoscrivere le aree dell’impatto. Sul posto anche 118, polizia e  carabinieri. 

Dei due aerei che si sono scontrati in volo, uno è caduto in un campo in via Roma, in prossimità di un distributore Tiber (dove infatti si è creata una lunga coda), l'altro (quello guidato da Marco Meneghello, appunto) si è schiantato tra alcune case e su una macchina in via delle Margherite.

 

I due aerei precipitati
I due aerei precipitati

 

Una delle due vittime è veronese

Una delle due vittime è veronese: si tratta del Maggiore Marco Meneghello, nato a Legnago il 18 agosto del 1977.

Era entrato in Aeronautica Militare nel 1999 con il 119/o corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. Presso il 60/o Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli: U208A, Aliante G103. Aveva all’attivo 2600 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali.

Il maggiore Marco Meneghello pilota un U208 in una missione di addestramento nel 2020
Il maggiore Marco Meneghello pilota un U208 in una missione di addestramento nel 2020

L'altra vittima è Giuseppe Cipriano, nato a Taranto nel 1975.

Era entrato in Aeronautica Militare nel 1996 con il 117/o corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. Presso il 60/o Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli: U208A, Aliante G103, MB339-CD. Aveva all’attivo 6000 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali.

 

Il tenente colonnello Giuseppe Cipriano (a sinistra) e il maggiore Marco Maneghello, i due uomini appartenenti al 60mo Stormo dell'Aeronauta militare, morti a  Guidonia
Il tenente colonnello Giuseppe Cipriano (a sinistra) e il maggiore Marco Maneghello, i due uomini appartenenti al 60mo Stormo dell'Aeronauta militare, morti a Guidonia

Chi era Marco Meneghello

Era molto conosciuto a Verona il maggiore Marco Meneghello, uno dei due piloti morti nell’incidente aereo a Guidonia. Un anno e mezzo fa l’ufficiale del 60/o Stormo dell’Aeronautica Militare, originario di Legnago, era intervenuto al municipio di Verona per presentare il corso di Cultura Aeronautica, progetto del Ministero della Difesa e Miur per far conoscere e avvicinare i giovani al mondo del volo, delle emozioni che regala ma anche dell’impegno e della competenza che richiede.

L’iniziativa era ripartita proprio da Verona alla fine di ottobre 2021, dopo l’interruzione per la pandemia, coinvolgendo un centinaio di studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, con un corso diviso in due fasi: una prima parte teorica per apprendere i principi del volo e del pilotaggio, e una fase pratica in cui i ragazzi erano in volo sotto la guida di qualificati istruttori dell’Aeronautica militare, tra i quali Meneghello.

«Verona ci ha accolto a braccia aperte - aveva dichiarato in quell’occasione -. Appena è stato possibile ripartire con la parte organizzativa, non abbiamo avuto dubbi a volerlo fare da questa città meravigliosa. Siamo stati felici di portare qui la nostra passione e di trasmetterla ai più giovani». «Ci rivolgiamo a ragazzi che si trovano in procinto di decidere cosa fare da grandi, magari non sceglieranno di diventare piloti dell’Aeronautica ma questa esperienza farà capire loro che per ogni professione e lavoro serve impegno, competenza e sacrificio. E che il lavoro di squadra paga sempre», aveva concluso il pilota dell’Aeronautica Militare.

Aperta un'inchiesta

La dinamica dell’incidente nel quale hanno perso la vita il tenente colonnello Giuseppe Cipriano ed il maggiore Marco Meneghello, entrambi in servizio al 60/o Stormo dell’Aeronautica Militare di Guidonia (Roma) «è in fase di accertamento». Sull’accaduto la Forza armata avvierà già nelle prossime ore un’inchiesta di sicurezza del volo.

«Dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare - spiega il procuratore Francesco Menditto - che il velivolo caduto nella strada sia stato li direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime».

La notizia è stata comunicata alle famiglie dei due ufficiali, alle quali il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Luca Goretti, a nome dell’intera Forza armata, si stringe «in un profondo segno di vicinanza e cordoglio».

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Il cordoglio di Meloni e Zaia

La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha espresso subito il suo cordoglio per la morte dei due piloti.

 

 

Per il presidente della regione Veneto Luca Zaia, Meneghello e Cipriano «sono due piloti che oggi hanno perso la vita salvando quella di molti altri. Un gesto di eroismo dei due top-gun dell’Aeronautica Militare che oggi con un estremo sacrificio, quello della loro vita, hanno evitato una strage. Con questa manovra eroica Meneghello, veneto, originario di Legnago, un pilota militare esperto che ha fatto della passione per il volo la sua professione, è riuscito a evitare le case, a cento metri dal punto di impatto c’era un asilo. Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio alle famiglie dei due piloti, agli amici e all’ Aeronautica Militare».

 

«Grande dolore per la tragica morte di due piloti dell’Aeronautica militare. Le mie condoglianze ai loro cari e al 60° Stormo. Ho telefonato al Generale Goretti, a pochi giorni dal centenario, mi stringo ancora di più alla grande famiglia dell’Aeronautica militare. Riposate in pace». Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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