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LA NOSTRA INIZIATIVA

Commessi, la sfida
entra nel vivo
Scatta il super bonus

All’edizione dello scorso anno avevano partecipato 608 concorrenti
I vincitori dell’edizione scorsa: Francesca Pezzo e Massimo Verdari
I vincitori dell’edizione scorsa: Francesca Pezzo e Massimo Verdari
I vincitori dell’edizione scorsa: Francesca Pezzo e Massimo Verdari
I vincitori dell’edizione scorsa: Francesca Pezzo e Massimo Verdari

Iniziato ufficialmente il concorso de «I commessi» dell’anno è il momento di fare sul serio. Ogni tagliando consegnato alla nostra redazione, in corso Porta Nuova 67, diventa ora fondamentale. Non solo per la naturale classifica finale, ma anche per tutte quelle parziali. Perché anche in questa edizione varranno le stesse regole dell’anno scorso. Settimanalmente, al più votato di ogni graduatoria – quindi sia per quella delle commesse che quella dei commessi – verrà infatti riconosciuto un super bonus. Che tradotto significano punti extra da aggiungere al proprio bottino. Questo speciale riconoscimento, però, potrà essere utilizzato solo una volta per ciascun concorrente. Riconoscimento, per altro, che lo scorso anno ha più volte mosso le classifiche. Soprattutto per chi inseguiva le posizioni di testa. Ma i veri terremoti nelle graduatorie sono stati creati dai super tagliandi. Anche quest’anno infatti troverete (con preavviso, basterà seguire tutta l’evoluzione dell’iniziativa sul giornale) i coupon che potranno valere 10 o 20 punti. Anche se sarà quello da 50 vero ago della bilancia. Lo scorso ottobre, nel rush finale della gara, era stata proprio la caccia al tagliando da 50 a ribaltare la classifica. Le prime posizioni erano state completamente rivoluzionate mettendo in allarme chi, fino a quel momento, si sentiva sicuro là in alto. Altrettanto importante lo era stato per chi inseguiva il podio: il colpo di coda di alcuni commessi aveva pure garantito il piazzamento – quasi insperato – fra i migliori tre. Ma c’è altro oltre alla gara al piazzamento al vertice. Perché i punti serviranno per garantirsi posizioni privilegiate anche un passo dietro. Quelle che erano state utili, per intenderci, per partecipare alla serata finale al Teatro Nuovo assieme alle ospiti Carla Gozzi, Gabriella Carlucci e Orietta Berti. Chi aveva saputo giocarsi bene le proprie carte, infatti, era riuscito all’ultimo a strappare un posto per la notte più importante. Pass non scontato se pensiamo ai tantissimi partecipanti della prima edizione. Per dare un po’ di numeri: in totale avevano preso parte alla gara 608 commessi divisi fra 425 donne e 183 uomini. La prima edizione de «I commessi dell’anno», però, oltre a raccontare storie, ha avuto un altro pregio: quello di unire la città e la provincia. Se i negozi di Verona, soprattutto quelli del centro, avevano una base forte su clienti stranieri e sul rapporto «mordi e fuggi» del turista, tutto cambia in provincia. Dalla bassa, al lago. Dal villafranchese alla Lessinia. Durante il conteggio dei tagliandi siamo stati sommersi di bigliettini che raccontavano il motivo di quella preferenza. Comunità che si sono schierate intorno al proprio commesso preferito. Un modo per descrivere le piccole realtà di paese che sono state portate alla ribalta. Ecco perché quella de «I commessi dell’anno» non è solo un concorso di tagliandi, ma qualcosa di più.

Nicolò Vincenzi

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