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La giuria tecnica

Corrent incorona Caldiero e Zerbato: «Gli auguro di essere decisivo e di riscrivere la storia del club»

Il tecnico fresco trionfatore del campionato di Promozione «Nell’argento voto il mio Corso è tra i migliori under del torneo Poi El Qorichy e Boseggia»
Emergente Andrea Corrent allena l'Oppeano
Emergente Andrea Corrent allena l'Oppeano
Emergente Andrea Corrent allena l'Oppeano
Emergente Andrea Corrent allena l'Oppeano

Sei anni da allenatore dopo una vita da elegante mediano di pensiero. Due titoli vinti, due categorie scalate (Prima, Promozione), un’etichetta che lo accarezza: le sue squadre hanno un marchio riconoscibile. Andrea Corrent è uno dei tecnici emergenti più interessanti nel panorama veronese: ha vinto una Coppa Veneto di Prima Categoria ad Isola Rizza e una Promozione nella vicina Oppeano. Successi diversi, legati da un comune denominatore: la costante ricerca del risultato attraverso la prestazione. «Ogni allenatore vede il calcio a modo suo», l’incipit di Corrent. «Io voglio una squadra che si prenda la responsabilità, nei limiti del possibile, di giocare la palla. Avere un’idea di gioco è sempre possibile, in ogni categoria. La vittoria di Oppeano? Ha radici nel momento più buio della stagione scorsa».

Vada a fondo, mister: dove è nata la trasformazione da un esordio tutt’altro che promettente?

Quando non gira devi condividere l’analisi del momento e un modo di lavorare sul campo con la società. Ho avuto la fortuna di essere sempre stato sostenuto, anche quando eravamo in zona play out. Quella compattezza in una fase senza risultati è stata la molla per arrivare l’anno scorso in finale play off, per vincere in questa stagione ancora in corso. Da tecnico al primo campionato vinto, a chi assegnerebbe la Panchina d’oro? Sembra facile dire Filippo Damini perchè ha vinto l’Eccellenza. Ma io so come lavora: in questo momento, nei dilettanti, a Verona è il miglior allenatore sulla piazza.

Di fatto, lei ricambia l’elogio ricevuto dallo stesso Damini una settimana fa. Mister, oggi è in veste di giurato tecnico: qual è il trio scelto per la zona oro?

Lorenzo Zerbato, icona di un Caldiero che sta coltivando un grande sogno: gli auguro di essere decisivo in questo finale di stagione e di scrivere la storia assieme ai compagni. Se lo merita. Poi abbraccio un ragazzo che conosco bene: Malagnini del Vigasio, l’ho pescato nella Juniores dell’Isola Rizza e, per atteggiamento, era già pronto per la prima squadra. Poi Boni, sempre del Vigasio: un esterno con grande attitudine alla finalizzazione.

Gli eletti della zona argento, dove ha vinto?

Guardo in casa mia, parlando di ragazzi che conosco molto bene. In testa Corso: è tra i migliori under della Promozione. Poi El Qorichy, che ho avuto con me anche a Isola Rizza: a lui mi lega un vissuto che va oltre il campo. Infine Boseggia, il nostro bomber: un vero uomo-squadra.

Chi meriterebbe altre categorie nel bronzo?

Alessandro Guerra del Venera: se non avesse avuto tutti quegli infortuni è una punta che porterei con me. Va in testa al mio podio.

E chi lo completa il podio?

Avesani dell’Olimpia e Girardi dell’Aurora Marchesino: saliranno in Prima, sui successi di entrambe le squadre c’è la loro firma.

La scheda

Già mediano di classe, oggi colleziona vittorie in panchina

Un merito oggettivo decora la giovane carriera da tecnico di Andrea Corrent, 42 anni: ogni salita di categoria se l'è conquistata sul campo.

Vincendo la Coppa Veneto di Prima Categoria ad Isola Rizza, vincendo la Promozione, in questa stagione ancora in corso, con la vicina Oppeano.

Ex mediano di pensiero e dal tocco raffinato, Corrent è riuscito a vincere in una piazza, Oppeano, dove per quattro anni era stato giocatore.

Altra ciliegina su una torta già ricca. «Vincere da allenatore dove non ero riuscito da giocatore è un ulteriore motivo di soddisfazione», sorride radioso Corrent. «Se ci sarò anche in Eccellenza? Mi troverò presto con la dirigenza per discuterne: tra me e loro c'è sempre stata sintonia, sono fiducioso». R. Per.

Riccardo Perandini

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