Il racconto

Viaggio nella stanza di Rebellin. «Davide ha sofferto tanto, lui che non faceva male a nessuno»

Coppe e trofei, foto, racconti e interviste nella taverna diventata oggi un museo alla memoria. Il ricordo dei fratelli del campione
La stanza, nella casa di Lonigo, in cui sono raccolti i ricordi delle vittorie ma anche delle amarezze del campione
La stanza, nella casa di Lonigo, in cui sono raccolti i ricordi delle vittorie ma anche delle amarezze del campione
La stanza, nella casa di Lonigo, in cui sono raccolti i ricordi delle vittorie ma anche delle amarezze del campione
La stanza, nella casa di Lonigo, in cui sono raccolti i ricordi delle vittorie ma anche delle amarezze del campione

Davide vinceva, papà Gedeone accoglieva coppe e trofei, ritagliava articoli di giornali, catalogava tutto, sceglieva fotografie significative, selezionava racconti e interviste e metteva tutto in una taverna, sotto casa. Ora è un museo alla memoria, che racconta 40 anni di ciclismo.

Abbonati a L'Arena+

Per continuare a leggere questo articolo, abbonati subito a L'Arena+


Ci sono anche altre offerte. Scoprile

Hai già un abbonamento? Accedi

Cliccando sul tasto “Abbonati” potrai sottoscrivere un abbonamento a L'Arena e navigare sul sito senza accettare i cookie di profilazione.

Se preferisci invece continuare ad avere accesso gratuito a parte dei contenuti del sito, sostenendo comunque il lavoro dei giornalisti, tecnici e grafici de L'Arena, accetta i cookie di profilazione cliccando "Accetta e continua": ti verranno mostrati annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Cookie Policy.

Abbonati