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Buttapietra - Castel d’Azzano

Variante alla Ss12 allo snodo finale. Ma sul fronte espropri tutto tace

I proprietari di lotti coinvolti sono 250. La strada costerà 260 milioni di euro. Firmato l’accordo Anas potrà bandire le gare per i lavori
Una delle aree a Buttapietra dove correrà la variante alla Ss12
Una delle aree a Buttapietra dove correrà la variante alla Ss12
Una delle aree a Buttapietra dove correrà la variante alla Ss12
Una delle aree a Buttapietra dove correrà la variante alla Ss12

La variante alla statale 12 è allo snodo finale. Fra meno di due settimane a Roma si terrà un incontro in seguito al quale potrà essere avviata la realizzazione della nuova strada. È un passaggio da decenni invocato da amministratori, comitati e cittadini.

Grazie al nuovo tracciato dell’arteria che dalla città va verso Nogara e, quindi, il Mantovano, l’intenso traffico che attraversa i quartieri di Verona Sud, Buttapietra, Vigasio, Castel d’Azzano e Isola della Scala sarà portato fuori dai centri abitati.

Verso le gare

La data «Il 21 marzo», anticipa Elisa De Berti, vicepresidente e assessore alle infrastrutture in Regione, «sarà definito l’accordo di programma e quindi Anas potrà bandire le gare per i lavori». Tale intesa segnerà la conclusione delle procedure che hanno portato all’approvazione dei progetti e a quelle di finanziamento conseguenti all’inserimento dell’intervento nell’elenco delle opere del Comitato interministeriale della programmazione economica.

«Sono già state superate sia la fase di valutazione di impatto ambientale (compiuta dal ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ndr), con l’applicazione delle prescrizioni dettate, sia la fase di valutazione delle osservazioni presentate da amministrazioni e privati», precisa De Berti.

La spesa

La vicepresidente conferma che la variante costerà 260 milioni. All’inizio si prevedeva una spesa di 145 milioni di euro, di cui 61 finanziati nell’ambito delle opere pubbliche per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano e Cortina d’Ampezzo del 2026.

«L’incremento è dovuto alle verifiche che sono state compiute con le fasi avanzate della progettazione, che, come sempre accade, hanno fatto emergere la necessità di realizzare lavori che non erano prevedibili in fase preliminare», spiega De Berti.

A questo va aggiunto l’effetto dei maggiori costi che pesano su tutti i lavori legato all’aumento dei costi di energia e materie prime.

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Nessuna comunicazione sugli espropri

Ora entra nel vivo il tema degli espropri. In giugno Anas aveva pubblicato l’elenco delle proprietà private che saranno interessate dal nuovo tracciato della statale, lungo 13 chilometri, apponendo un vincolo.

Si tratta di una lista rilevante di quasi 250 nominativi: 149 in Comune di Verona, 20 a Buttapietra, nove a Vigasio, quattro a Castel d’Azzano e 68 a Isola della Scala. Sinora, però, gli interessati non hanno ricevuto alcuna comunicazione diretta. Evidentemente l’avvio vero e proprio delle procedure volte all’acquisizione dei terreni su cui è previsto il passaggio della nuova arteria deve ancora avvenire.

È presumibile che, con l’ora imminente conclusione delle procedure autorizzative, tale passaggio sia alle porte. E c’è chi si sta muovendo per quanto riguarda la rappresentanza degli espropriandi nelle trattative: l’associazione «Lombardi del mondo» ha organizzato per martedì 12 marzo a Vigasio un incontro nel quale uno studio di ingegneria parlerà delle procedure di esproprio, portando delle testimonianze.

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Luca Fiorin

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