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La manifestazione

«Ne abbiamo pieni i polmoni»: in 150 sfilano da Parona ad Arbizzano dopo l'incendio alla Coati

di Camilla Madinelli
Chiedono anche un ridimensionamento della zona artigianale industriale. Le amministrazioni comunali: «Dalle analisi non ci sono valori anomali, ma continuiamo il monitoraggio»
Alcuni dei manifestanti lungo il corteo
Alcuni dei manifestanti lungo il corteo
La manifestazione a Parona (video Marchiori)

"Bonifica innanzitutto. No macello. Basta consumo di suolo. No nube tossica. La salute prima di tutto". Sono alcuni dei messaggi sui cartelli apparsi durante il corteo organizzato oggi pomeriggio dal Comitato Salviamo Parona e Arbizzano a seguito del disastroso incendio che lo scorso febbraio ha distrutto il Salumificio Coati ad Arbizzano di Negrar, alle conseguenze ambientali generate dal rogo e alle pesanti ricadute sulla vita dei cittadini che vivono nelle comunità adiacenti al sito andato in fumo.

 

Manifesti e traffico bloccato

In testa al gruppo uno striscione inequivocabile: "Ne abbiamo pieni i polmoni". Circa 150 persone hanno sfilato con fischietti, cartelli, tamburi da piazza del Porto a Parona fino alle macerie del salumificio nella zona industriale artigianale di Arbizzano. Passando da strade interne in mezzo alle case ma anche lungo un tratto della strada provinciale 4 della Valpolicella, bloccando il traffico da e per la città.

Polizia locale, polizia e carabinieri hanno seguito il corteo e gestito gli snodi stradali principali. "Oggi manifestiamo non solo per il forte disagio patito da moltissimi residenti di Parona e Arbizzano, ma anche per fare pressione sulle amministrazioni pubbliche affinché simili situazioni non avvengano più", afferma il coordinatore del Comitato, Sergio Cucini.

 

La manifestazione a Parona (video Marchiori)

 

Le richieste

"La bonifica è la priorità, al momento, ma solo uno dei tanti temi che ci stanno a cuore", continua Laura Vinco del direttivo. Alcuni membri del gruppo alla guida del comitato hanno chiesto a gran voce "un ridimensionamento della zona artigianale industriale, ora che un complesso gigantesco come quello bruciato ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza". Altri hanno posto l'attenzione sulla necessità di "preservare sopra ogni cosa la salute pubblica, evitando ogni forma di inquinamento".

Molti cittadini sono stanchi di sentire odori nausebondi provenire dal sito, la cui bonifica è iniziata proprio in questi giorni. Altri sono preoccupati anche per il traffico di mezzi pesanti che deriverà dalle operazioni di smaltimento del materiale. All'appuntamento con il corteo si sono presentati alcuni amministratori del Comune di Verona: gli assessori Elisa La Paglia e Tommaso Ferrari, la presidente della Seconda Circoscrizione Elisa Dalle Pezze. "Abbiamo raccolto in questo giorni segnalazioni e preoccupazioni dei cittadini di Parona", afferma Dalle Pezze, "sollecitando il Comune di Negrar di Valpolicella a fornire dettagli e risposte sulle operazioni di bonifica". 

La replica delle amministrazioni

In serata, una nota del Comune di Verona precisa: «Proseguono l'attenzione e il monitoraggio della qualità dell'aria da parte del Comune di Verona, con Negrar e Arbizzano, dopo l'incendio al Salumificio Coati del 9 febbraio scorso. Questa mattina l'assessore all'Ambiente Tommaso Ferrari, insieme all'assesora alla Salute Elisa La Paglia e alla presidente della Circoscrizione 2^ Elisa Dalle Pezze, ha partecipato alla manifestazione promossa dal Comitato Salviamo Parona e Arbizzano per ascoltare le esigenze dei residenti e per ribadire l'attenzione dell'Amministrazione sulle ricadute per la salute pubblica. Un impegno confermato nell'incontro di una decina di giorni fa tra i tre sindaci Tommasi, Grison e Zantedeschi e una delegazione di cittadini».

L'assessore Ferrari sostiene: «Abbiamo voluto partecipare alla manifestazione per ascoltare le richieste dei cittadini e delle cittadine del comitato. Come comune di Verona in coordinamento con i Comuni di Negrar e Arbizzano e gli enti preposti abbiamo pianificato da settimane un monitoraggio ambientale al fine di tenere la situazione sotto controllo. Fortunatamente le analisi sin qui condotte non danno risultati anomali ma continueremo a monitorare la situazione e a comunicare le risultanze delle verifiche».

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