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Torri del Benaco

Il sindaco tira dritto: «Multe a Pai? L’autovelox resta acceso»

Secondo le ultime sentenze, l’autovelox di Pai è «irregolare» ma Nicotra replica: «Tutte le altre sono a nostro favore»
Ricorsi per l'autovelox. Il sindaco Nicotra spiega che l'apparecchio è stato autorizzato dal prefetto
Ricorsi per l'autovelox. Il sindaco Nicotra spiega che l'apparecchio è stato autorizzato dal prefetto
Ricorsi per l'autovelox. Il sindaco Nicotra spiega che l'apparecchio è stato autorizzato dal prefetto
Ricorsi per l'autovelox. Il sindaco Nicotra spiega che l'apparecchio è stato autorizzato dal prefetto

 «L’autovelox di Pai resta acceso. Perché dovrei spegnerlo finché nessuno dice che dobbiamo spegnerlo?». A porre la domanda, dal suo punto di vista retorica, è il sindaco di Torri, Stefano Nicotra.

L’argomento del contendere è il famigerato autovelox di Pai, quello installato l’11 agosto 2022, che ha comminato anche duecento sanzioni al giorno tra agosto 2022 e gennaio 2023. Ora diverse sentenze - circa una quindicina - che i giudici di Pace di Verona hanno emesso tra dicembre 2023 e febbraio 2024 sono a favore degli automobilisti.

Le sentenze

Come riportano le sentenze, l’autovelox di Pai è «irregolare» rispetto a quanto prescritto dal Codice della strada. Per la precisione: «L’apparecchio non è conforme al dettato normativo perché risulta «autorizzato» ma non «omologato». Con queste motivazioni le sanzioni emesse e poi contestate dagli automobilisti, da almeno due mesi a questa parte, vengono annullate dai giudici di pace scaligeri.Viene data ragione all’automobilista con questa frase: «L’opposizione può trovare accoglimento con riferimento alla eccepita carenza di omologazione dell’apparecchiatura autovelox utilizzata».

Il Comune di Torri ha però finora sostenuto, secondo i giudici di pace erroneamente, che «autorizzazione» e «omologazione» fossero sinonimi. Sul punto Nicotra non demorde, anzi, tira proprio dritto. «Ci sono circa dodici persone che hanno vinto una causa dal giudice di pace. Tutte le altre sentenze, e sono molte, sono a nostro favore. Abbiamo dato mandato al legale del municipio di fare ricorso al Tribunale ordinario di Verona, che farà chiarezza su questi fatti», ha precisato il sindaco che, nel frattempo, è stato intervistato anche da Mediaset per Canale 5 e Italia 1 e che è finito al centro di quasi tutti i media locali e di alcuni nazionali, tra cui Repubblica, per la vicenda dell’autovelox.

Autorizzato dal prefetto

«Ricordo», ha aggiunto il sindaco di Torri, «che l’autovelox di Pai è stato autorizzato dal prefetto di Verona dopo la relazione della polizia stradale. Quello che a mio avviso i giudici di pace di Verona non tengono in debito conto», aggiunge Nicotra, «è che ci sono le circolari del Ministero al riguardo che affermano come omologazione o autorizzazione siano la stessa cosa. Inoltre c’è una sentenza del Tribunale di Treviso, emessa l’8 febbraio 2024, la numero 277, che dice esattamente questa cosa».

Insomma, per il primo cittadino di Torri è tutto in regola. «E l’autovelox continuerà regolarmente a funzionare almeno finché qualcuno, che non è il Comune di Torri, deciderà che non va bene e che va spento. A nostro avviso è tutto in regola e siamo certi che il Tribunale di Verona non potrà non valutare la sentenza di Treviso».

La controreplica

«Però la sentenza del Tribunale di Treviso è stata sì emessa l’8 febbraio 2024, ma si riferisce a fatti del 2020, discussi al Tribunale di Treviso nel 2021 e arrivati a sentenza a febbraio 2024. Quindi la giurisprudenza da considerare è quella del momento dei fatti, non quella consolidatasi dopo», fanno sapere due legali che stanno seguendo alcuni ricorsi contro l’autovelox.

«Nel frattempo ci sono state, ad esempio, l’ordinanza numero 8694 della Cassazione nel 2022, la numero 22015 dello stesso anno, la sentenza della Cassazione civile seconda sezione del 6 marzo 2023 e, non ultima, l’ordinanza numero 3335 della Cassazione il 6 febbraio 2024», hanno concluso i due legali, che chiedono l’anonimato per tutelare i loro ricorrenti. Al netto del merito, che verrà stabilito dal Tribunale di Verona, il fatto certo è che lo scontro tra Comune di Torri e automobilisti, sia tutelati da Adiconsum Verona che da Altvelox di Belluno, non accennerà a placarsi. Almeno finché, come ha detto il sindaco di Torri, «qualcuno non deciderà di spegnere l’autovelox» della discordia o metterà un punto fermo definitivo. 

Gerardo Musuraca

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