Mentre esplode la polemica fra i sindaci, con conseguente rimpallo di responsabilità, proseguono gli accertamenti degli investigatori di Verona sulla maxirissa avvenuta in riva al Garda il 2 giugno scorso, dopo che un video su Tik Tok aveva richiamato fra Peschiera e Castelnuovo del Garda più di duemila ragazzini. Il video che pubblicizzava l'evento, rivolto soprattutto a giovani nordafricani di seconda generazione, doveva essere un invito per ritrovarsi a ballare musica trap. Ma le cose sono andate diversamente.
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Attraverso le immagini dei molti video in rete che riprendono devastazioni e aggressioni, gli investigatori stanno stringendo il cerchio in particolare attorno agli autori, pare una trentina, delle molestie denunciate da sei adolescenti lombarde sul treno che le riportava a casa. Ma sia la Procura che la Questura di Verona hanno scelto al momento la strada del silenzio assoluto, mentre il caso ha assunto proporzioni nazionali.