<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'intervista

Salvini: «Sì al traforo Baldo-Garda. In arrivo soluzioni per filobus e statale 12»

di Enrico Giardini
L'intervista al ministro delle Infrastrutture sulla galleria di 12 chilometri che potrebbe collegare il Trentino all'Alto Garda veronese
Matteo Salvini in sopralluogo sulla A22
Matteo Salvini in sopralluogo sulla A22
Matteo Salvini in sopralluogo sulla A22
Matteo Salvini in sopralluogo sulla A22

Scatto. Sui lavori pubblici e sulle riforme. «E prima l’autonomia regionale». Ci sono cantieri fisici, di strade, ferrovie, gallerie, «e il 2023 deve essere l’anno della liberazione di molti cantieri fermi da troppo tempo». Filobus di Verona, fermato al Cipess; opere per le Olimpiadi invernali per la variante alla strada statale 12 Isola della Scala-Verona sud? «Si accelera». Il tunnel sotto il monte Baldo fino al lago di Garda? «Sì. E lo inserisco nell’ambito del grande collegamento Monaco-Garda». Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, vicepresidente del Consiglio, dopo incontri e sopralluoghi in Trentino con il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, leghista, e con quello della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e i vertici di Autostrada del Brennero, detta l’agenda del 2023.

 

L'autonomia

Ci sono poi cantieri di “architettura istituzionale”. E nella terra delle due Province della Regione autonoma Trentino-Alto Adige, nell’agenda di Salvini, segretario della Lega, c’è quindi l’autonomia regionale. Anzitutto di Veneto e Lombardia che l’hanno chiesta con il referendum di cinque anni fa. «È una priorità e si farà. È un’autonomia migliorativa che dà la possibilità a chi vuole gestire sul territorio un certo servizio spendendo di meno rendendo servizi migliori di poterlo fare. Autonomia, dunque, e presidenzialismo».
La madre della battaglie Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader dell’alleato Fratelli d’Italia, ha detto che il presidenzialismo è la priorità del Paese...Allora, ministro Salvini, prima l’autonomia o prima il presidenzialismo? «L’autonomia è pronta, perché non occorre cambiare la Costituzione. Per il presidenzialismo, di cui sono un convinto sostenitore, ovviamente ci sono tempi diversi, però l’autonomia si può applicare anche domani mattina». Messaggio chiaro.

Salvini rilancia: «Per Trento e Bolzano non cambia assolutamente nulla. Tutti gli altri possono, in maniera modulare, approvare l’autonomia come prevede la Costituzione. I vantaggi maggiori potranno essere per i cittadini del centro e del sud, perché gli amministratori non avranno più alibi». Salvini rimarca che «al lavoro c’è una persona seria e competente, il ministro Calderoli, e quindi è in buone mani. Il 2023», precisa, «sarà per ascoltare, per stabilire i Lep, cioè i livelli essenziali della prestazioni».
Macroregione? Sull’idea di macroregione del Nord Est, dal Trentino-Alto Adige al Veneto al Friuli Venezia Giulia, ma anche con Lombardia ed Emilia Romagna, che vede favorevole Fugatti e contrario Kompatscher, Salvini dribbla: «Lo spirito di collaborazione e di sana e onesta competizione che vada avanti per i prossimi 50 anni, perché porta risultati positivi a Trentino e Alto Adige. Io ho la mia idea sulle macroregioni, ma lascio ai territori decidere».

 

Le olimpiadi

Sulla macroregione il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato che si deve partire da collaborazioni su progetti e opere. Come da lui proposto e ottenuto per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina d’Ampezzo, che coinvolgeranno anche il Trentino e Verona, con le cerimonie finale e iniziale in Arena. E proprio sulle opere pubbliche collegate, come la variante alla statale 12, nel Veronese - 60 su 140 milioni già finanziati nell’ambito dei Giochi 2026 - Salvini annuncia che convocherà nelle prossime ore una cabina di regia a Milano. «Purtroppo ho ereditato parecchi ritardi su parecchi interventi e non si può procrastinare. L’input e è di correre, correre, correre. Entro il mese di gennaio verrà poi aperta una sede della società delle Olimpiadi anche a Milano, dopo che c’è a Cortina e a Roma».

Filobus

Al Cipess si sono incagliate le varianti progettuali, propedeutiche al via libera al finanziamento statale del 60 per cento su 150 milioni di costo complessivo del filobus elettrico, di Verona. Il ministro però fa capire che il caso potrebbe sbloccarsi in maniera fluida. «C’erano alcuni rilievi tecnici e io conto che vengano superati entro questo mese. E che nelle prossime riunione del Cipess questa infrastruttura attesa e progettata da anni e da diverse giunte possa trovare il suo sì nella prima riunione utile».

 

Traforo del Baldo

Se il maxi-tunnel attesissimo e su cui si stava lavorando è quello ferroviario del Brennero, c’è l’idea di quello stradale sotto il monte Baldo, dal Trentino, verso il Garda. E su questo il presidente Fugatti precisa che «parliamo di circa 11-12 chilometri di galleria e quindi servono due canne, per la sicurezza - non per il traffico - quindi il valore dell’opera raddoppia e siamo sugli ottocento milioni, prima dell’ultimo aggiornamento prezzi. Quindi si dovrà capire chi può mettere le risorse ed è chiaro che il Trentino non può metterle tutte da solo. Va capito poi l’interesse veneto e dello Stato. O che ci dicano che c’è un soluzione alternativa. Siamo favorevoli, comunque. E grazie allo studio preliminare l’abbiamo stimata».

 

Valdastico

Sul progetto di prolungamento dell’autostrada Valdastico verso Trento, se per il Trentino la soluzione è creare lo sbocco a sud di Rovereto, Salvini fa sapere di proporsi «come ministro che ascolta i sindaci e i territori. Attendo da loro una risposta. Non ci sarà mai un’imposizione da parte del ministero. Non sarò io a imporre una soluzione senza il consenso».

Suggerimenti