Si è aperto ieri mattina, 20 ottobre, il processo di secondo grado per la morte di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, i due ragazzi (lei 24 anni e lui 37) deceduti la sera del 19 giugno del 2021 dopo che la loro imbarcazione era stata travolta da un motoscafo nelle acque del Garda davanti a Salò (Brescia). L'accusa ha chiesto la conferma della sentenza impugnata.
Nella seconda parte dell'udienza le difese hanno chiesto l'assoluzione per i loro assistiti. Il 28 novembre prossimo le repliche e la sentenza.
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La sentenza di primo grado
In primo grado (la sentenza è del marzo dello scorso anno) Kassen era stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione, mentre Teissman a due anni e undici mesi di carcere. Entrambi erano stati ritenuti responsabili di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. «L’istruttoria - scriveva il giudice di primo grado nelle 101 pagine di motivazioni - ha consentito di accertare che gli imputati, in particolare Kassen, al momento dell’impatto con il lancione erano in stato di ubriachezza o quantomeno di ebbrezza alcolica».
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I due imputati
Due gli imputati: Patrick Kassen, il manager tedesco che si trovava al timone del motoscafo, e Christian Teismann, il proprietario del Riva finito contro il gozzo su cui i due giovani stavano trascorrendo la serata. I due imputati sono entrati in tribunale da un ingresso secondario a bordo di una vettura con i vetri oscurati, mentre all'esterno gli amici delle due vittime hanno appeso uno striscione con la scritta "Giustizia per Greta e Umberto", lo stesso striscione che avevano mostrato durante una fiaccolata pochi giorni dopo la tragedia.