Incidente nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 settembre a Pai a nemmeno 50 metri dall’autovelox. Alle 1.30 di sabato una Golf Plus che viaggiava in direzione nord, verso Castelletto, è andata a sbattere contro le «Croci di Sant'Andrea», cioè le barriere in ferro che delimitano la Gardesana e riparano il marciapiede.
L'auto ne ha divelte tre, ha fatto «esplodere» alcune fioriere poco più a nord e, dopo aver distrutto dei tavolini, si è schiantata contro il muro dell'ex osteria da Stefano, chiusa da mesi».
Un forte botto
A raccontarlo è il sindaco di Torri, Stefano Nicotra, che è stato allertato nottetempo da alcuni residenti. «Mi hanno scritto dei messaggi e, al mattino, mi hanno chiamato», ha spiegato il primo cittadino, «per raccontarmi di essere sobbalzati nella notte per un forte botto. Poi mi hanno mandato le foto di quanto accaduto».
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Alle 8 il sindaco era sul luogo del sinistro. «Sono in corso le indagini condotte dal vicecommissario della polizia locale, Domenico Tenca e dei suoi uomini», ha confermato il sindaco. «Grazie alle telecamere siamo risaliti al proprietario dell’auto: è un venticinquenne residente nella Bassa veronese, ma non sappiamo ancora chi fosse alla guida del mezzo, né se fosse alterato da sostanze o altro. Lo verificheremo appena possibile ma ci sono già alcuni punti fermi. Sicuramente», continua, «la vettura viaggiava a velocità elevata perché altrimenti non avrebbe fatto questo sfacelo sulla Gardesana che io stesso, con l'aiuto degli operai comunali, ho contribuito a ripulire. Il secondo punto fermo è che, a quanto risulta al momento, non paiono esserci state vittime visto che l'auto è stata portata via da un carro attrezzi e che nessuno risulta investito. Non sappiamo ancora nulla delle condizioni di chi guidava il mezzo anche se a terra abbiamo visto del sangue», ha chiuso Nicotra.
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Che poi aggiunge: «Ormai è noto a tutti che a Pai c’è l'autovelox. Nonostante questo alcuni continuano a correre. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se in quel momento, su quel marciapiedi, ci fossero state delle persone. La Gardesana non è una pista da formula uno, nemmeno in inverno, nemmeno di notte», conclude.