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TORRI DEL BENACO

Dopo il semaforo che multa, a Pai è arrivato anche l’autovelox fisso

Da giovedì scorso è operativo un rilevatore fisso di velocità che riprende in entrambe le direzioni di marcia
Il semaforo che fotografa chi passa con il rosso a Pai
Il semaforo che fotografa chi passa con il rosso a Pai
Il semaforo che fotografa chi passa con il rosso a Pai
Il semaforo che fotografa chi passa con il rosso a Pai

A Pai, oltre al semaforo che multa chi passa con il rosso, ora è operativo anche l'autovelox fisso. Da giovedì scorso nel centro della frazione di Torri c’è anche un rilevatore fisso di velocità che la giunta, guidata dal sindaco Stefano Nicotra, aveva fatto acquistare nei mesi scorsi.

 


La pratica era iniziata il 21 novembre 2021 con la richiesta di autorizzazione al prefetto di Verona. Come L'Arena aveva anticipato alcuni giorni fa dando conto delle 1.031 sanzioni amministrative comminate tra il 15 febbraio 2022, e il 30 giugno scorso, dagli uffici del palazzo municipale si sono decisi a dare una forte accelerata all'attivazione di questo ulteriore strumento «per limitare gli eccessi di velocità e garantire maggiore sicurezza», come ha spiegato il sindaco Stefano Nicotra.

 


Il 4 agosto è infatti arrivato il via libera dalla Prefettura di Verona, che aveva autorizzato l'accensione dell’apparecchiatura per il controllo della velocità da remoto, e così ora gli automobilisti che sono soliti sfrecciare sul rettilineo di Pai lungo circa un chilometro avranno un nemico in più che potrebbe dissuaderli dal pigiare il piede sull'acceleratore.
Nulla, però, è scontato visto che la «foto-trappola» rappresentata dal semaforo, finora ha sanzionato moltissimo ma, di fatto, non ha impedito a chi va di fretta di commettere infrazioni anche se poi si è ritrovato un conto salato da pagare. «La decisione di installare un rilevatore di velocità in centro a Pai è stata dettata da esigenze di sicurezza per la viabilità», hanno spiegato il sindaco Stefano Nicotra e il vicecommissario della polizia locale Domenico Tenca, «perché i veicoli, in quel tratto di strada, circolano a velocità ben lontane da quelle previste in un centro abitato con pubblici esercizi, plateatici, passeggiate, porto e abitazioni».

 


Sindaco e vicecommissario citano poi numerose segnalazioni. «Arrivateci da cittadini, commercianti e ristoratori», affermano, «i cui dipendenti devono attraversare la strada per servire i clienti, facendo lo slalom tra le auto perché sono in molti ad andare di fretta e in pochi a fermarsi». Insomma: secondo quanto risulterebbe in municipio, a Pai i 50 orari non li rispetta nessuno, salvo quando ci sono code per il traffico. «In particolare, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali si verificano numerosi micro-incidenti che spesso hanno coinvolto pedoni e personale degli esercizi pubblici, oltre che tamponamenti tra veicoli».

 


Ma dove si trova il nuovo autovelox? «Il rilevatore di velocità è in prossimità dell'albergo Pai e del ristorante Antico Frantoio», rivelano Tenca e Nicotra, «e riprende i veicoli in entrambe le direzioni di marcia». Il rilevatore di velocità, è stato acquistato tramite un contratto con la ditta Trafic Tecnology di Marostica ed è costato 37 mila 777 euro che, considerando l'Iva, portano la cifra a 46 mila e 88 euro. Il costo, sotto i 40 mila euro, ha consentito al municipio di esperire una trattativa diretta con la ditta che già ha fornito il semaforo e il resto della tecnologia a supporto di entrambe le apparecchiature. «I numeri sulla velocità media di attraversamento a Pai fanno riflettere», ha spiegato Nicotra, «e non vogliamo più che sia a rischio la vita della gente, specie di chi lavora attraversando la strada per andare a servire su un plateatico, come pure quella di pedoni e bagnanti. Negli anni, a Pai ci sono stati molti incidenti anche mortali».

 


Finora, grazie al semaforo e alle 1.031 sanzioni, il municipio ha accumulato un credito tra i 150 e i 170 mila euro in quattro mesi e mezzo. C'è da giurare che l'autovelox saprà fare di meglio, ma saranno da tenere d'occhio anche le proteste perché, se chi passa col rosso viene fotografato e si sente comunque in torto, bisognerà vedere come reagiranno gli automobilisti che supereranno, anche di poco, i 50 orari. 

Gerardo Musuraca

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