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San Bonifacio

Pablo, il 16enne premiato fra gli inventori del futuro

È l’unico del Veneto premiato alla selezione nazionale del concorso «I giovani e le scienze» (Eucys)
Pablo Gentile con il professor Corrado Gisondi
Pablo Gentile con il professor Corrado Gisondi
Pablo Gentile con il professor Corrado Gisondi
Pablo Gentile con il professor Corrado Gisondi

Ha sedici anni, studia all’Isiss Luciano Dal Cero di San Bonifacio ed è uno dei 23 neo inventori italiani, l’unico del Veneto, premiato alla trentacinquesima selezione nazionale del concorso europeo «I giovani e le scienze» (Eucys).

Per questo Pablo Gentile, iscritto all’indirizzo di meccanica e meccatronica, dal 14 al 20 luglio parteciperà ad Ese-Expo sciences Europe a Sarajevo, in Bosnia, portando il progetto «Sistema casa passiva: la sfida di una progettazione sperimentale in area climatica mediterranea».

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Il progetto di Pablo

Paolo spiega perché si tratta di una sfida: «Questo modello del costruire per avere un ridottissimo consumo energetico e comfort abitativo», sottolinea, «è stato ideato per i climi continentali: io mi sono chiesto se e come si potevano adeguare i criteri del protocollo Passivhaus per progettare una casa passiva in un’area temperata, la provincia di Caserta».

La scelta del capoluogo campano è stata suggerita dal suo docente di matematica, l’ingegnere civile Corrado Gisondi. Il professore precisa: «Potevo mettere a disposizione di Pablo le mie conoscenze dei luoghi e quindi il progetto lo abbiamo modellato su quelle caratteristiche». Gentile si interessava già da tempo al lavoro sui temi della sostenibilità e dei consumi energetici.

Complice un’inclinazione per l’architettura, che il suo insegnante ha scoperto e valorizzato, lo studente ha cominciato a lavorare all’idea.

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«A gennaio la dirigente Silvana Sartori mi ha segnalato il bando per la selezione nazionale del concorso della Direzione generale ricerca dell’Unione europea con la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche: l’ho proposto a Pablo», racconta Gisondi, «e lui ha rimesso mano a tutto sviluppando il progetto». Il sedicenne si è fermato a scuola tutti i pomeriggi, spesso ha potuto dedicarsi al progetto anche al mattino, grazie a qualche ora messa a disposizione per lo scopo da qualche docente; sempre a testa basta, tra computer e Autocad, sempre con il professore a fianco. 

Pablo entra nei dettagli: «Bisognava prendere in esame ciò che si differenzia dal modello standard, in particolare l’aspetto delle superfici vetrate, gli elementi schermanti, i valori della massa di accumulo termico e della trasmittanza per i diversi pacchetti tecnologici ma, soprattutto, il dimensionamento degli aggetti (le sporgenze dalla verticale del muro, ndr) che hanno il compito di gestire la radiazione solare incidente». Un lavoro immenso, che ha preso in esame superfici e volumi, ha individuato la direzione adeguata per massimizzare gli apporti solari gratuiti, ha contemplato la creazione della Carta del sole e la previsione del verde con doppia funzione: di ombreggiamento ma anche di protezione della casa dal vento.

Ha richiesto inoltre l’elaborazione di stratigrafie per garantire le prestazioni energetiche richieste e la continuità totale dell’involucro per evitare la criticità di ponti termici.

Il progetto di Pablo Gentile, che gli è valso un Attestato di prestazione energetica in classe A4, oltre alla partecipazione all’Ese in Bosnia quest’estate, si è aggiudicato anche il certificato di merito di Usaid, Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale. 

Paola Dalli Cani

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