La più forte scossa di terremoto da 25 anni a questa parte, ha colpito la costa orientale dell'isola di Taiwan, dove vivono molti italiani, anche veronesi. Alle 7 e 58 di ieri mattina una prima scossa di magnitudo 7,4 ha interessato tutta l'isola e una seconda di magnitudo 6,5. Da 24 ore le scosse sono continue, centinaia. Si parla di 127 persone intrappolate soprattutto nella città di Hualien, epicentro del sisma, a 150 chilometri da Taipei: sono bloccati sotto gallerie e frane. Finora i dati ufficiali parlano di 821 taiwanesi feriti e nove i morti registrati.
Gianni Eliani, sommelier in un bar di Taipei, vive nella capitale taiwanese da quattro anni e mezzo e la scossa l'ha avvertita distintamente. «Dopo quello del 1999 è stato il terremoto più forte. La paura è stata molta, anche le scosse di assestamento stanno continuando. È il terremoto più forte che ho sentito. Taipei è una città antisismica e questo non ha creato crolli eclatanti e distruzioni dal punto di vista urbanistico. Fuori dai Taipei, sono caduti palazzi e staccati pezzi di montagna e la situazione è più critica».
«Per qualche giorno ci hanno avvertito che continueranno le scosse di assestamento: speriamo che non siano forti come le prime -, prosegue il racconto Gianni, - Qui le scosse sono frequenti essendo un'isola altamente sismica, ma così forte non l'avevo mai sentita in cinque anni».
A Taipei lavora il soavese Giorgio Trevisan che ha due ristoranti “La botega del vin” e la “Cantina di Giò” che gestisce assieme a suo figlio. Ma Giorgio attualmente si trova nella nostra provincia, anche se a Taipei si trova il figlio. «Non ci sono danni evidenti», assicura Giorgio Trevisan dopo aver contattato i suoi dipendenti e il figlio, «L'ho scampata trovandomi ancora nel veronese, ma a Taipei le attività stanno riprendendo, passata la grande paura».