Una Pasqua che sa di Natale. L'effetto, soprattutto per chi conosce bene Verona, è straniante. Vedere i resti dell'istallazione natalizia in Bra, la grande cometa, mezza smontata e adagiata su un fianco come una balena spiaggiata nel vallo areniano, accanto alle scenografie d'opera simbolo del festival lirico estivo, è qualcosa di assolutamente eccezionale e (speriamo) anche irripetibile.
Lo scatto fotografico vale quindi il viaggio in città per molti turisti, ma sono tanti anche i veronesi che nel giorno di Pasqua hanno deciso di farsi un selfie sotto la stella.
Lavori in corso
Questa mattina, già prima delle sette, gli operai erano al lavoro per spostare le scenografie dentro e fuori l'anfiteatro: i tempi infatti stringono e se è vero che da martedì 11 aprile i pezzi di stella caduta saranno rimossi, è altrettanto vero che sono ancora molti i lavori da approntare all'interno de l'Arena prima che si possa ospitare il primo concerto, in programma il 25 aprile. E il rischio di non poter concedere il palco a Lazza non è poi così marginale.
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Flusso di turisti pre-Covid
Lavori che vanno di fretta ma che devono tenere conto anche dell'afflusso turistico all'anfiteatro: dal momento dell'apertura dei cancelli, anche questa mattina, come nei giorni scorsi, l'Arena è stata infatti presa d'assalto dalla consueta coda di turisti che si è allungata ancor di più nel corso della mattinata.
Verona è infatti presa d'assalto in queste festività pasquali, con alberghi e ristoranti vicini al tutto esaurito, con numeri pre Covid e si registrano lunghi incolonnamenti per visitare i principali monumenti e musei cittadini. Alle 11.30 molti dei parcheggi erano già pieni di auto anche se non ancora al completo.