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L'ALLARME SUL CARO ENERGIA

Stangata sui condomini, bollette quadruplicate: «Chi ora paga 1.500 euro, dovrà sborsarne 6mila»

Gli amministratori proporranno ai condomini soluzioni a rate per pagare le bollette in arrivo
Gli amministratori proporranno ai condomini soluzioni a rate per pagare le bollette in arrivo
Gli amministratori proporranno ai condomini soluzioni a rate per pagare le bollette in arrivo
Gli amministratori proporranno ai condomini soluzioni a rate per pagare le bollette in arrivo

Le bollette dello scorso inverno erano troppo alte? Le previsioni dicono che le prossime saranno quasi il quadruplo. Lo scenario, usando le parole di Michele Ischia, presidente di Anaci Verona, l’Associazione nazionale amministratori condominiali immobiliari, è «decisamente catastrofico». Il tema dell’impennata dei costi dell’energia e del gas è centrale per chi gestisce condomini. Ma ancora di più per chi ci vive. Per capire la portata di quanto succederà da qui a qualche mese, Ischia fa una previsione pratica: «Stando ai prezzi di questi giorni se l’inverno scorso per riscaldare un appartamento, da ottobre a marzo, si pagava all’incirca 1.500 euro adesso per lo stesso periodo si pagherà intorno ai 6mila euro. E qui parliamo solo di gas». La voce costi in bolletta segnerà un più di quasi il quattrocento per cento. «Lo stesso discorso vale per l’energia elettrica con il prezzo, sempre stando ai valori d’oggi, che salirà dai 20 euro megawatt ore a trecento. Qui il problema riguarderà soprattutto chi ha impianti centralizzati. Sono prezzi stando ai listini di questo periodo ma credo sia difficile, per come siamo messi adesso, che non si avveri questa impennata». Un’impennata vertiginosa e imminente.

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Conseguenze Alcune ripercussioni, però, sono già realtà. Al prossimo aumento, infatti, si deve aggiungere quello vissuto lo scorso inverno. Salasso che ha messo in difficoltà molte famiglie che hanno dovuto metter mano pesantemente al portafoglio. «Quello che abbiamo vissuto tra l’ottobre 2021 e il marzo 2022 è stato un aumento importante rispetto all’anno prima: si parlava di un raddoppio delle bollette. Ma non è niente rispetto a quello che ci aspetta», aggiunge il presidente provinciale Anaci. «Per quel caro prezzi molte famiglie hanno fatto fatica a pagare e le ripercussioni si sentono e si sentiranno», precisa Ischia. Succede infatti che la razionalizzazione delle spese vada a discapito di altri investimenti in apparenza non imminenti: «Se si fa fatica a pagare il riscaldamento», sottolinea ancora Ischia, «è chiaro che poi le spese per migliorie o per interventi strutturali passano in secondo piano provocando reazioni a catena. Si tende, giustamente, a guardare solo i pagamenti strettamente necessari mettendone in secondo piano altri, ma altrettanto importanti».

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Soluzioni Sul tavolo, in questi giorni, anche l’ipotesi di far slittare l'accensione dei riscaldamenti: «Avrò un incontro con il sindaco Damiano Tommasi per capire cosa fare a livello di ordinanze. È auspicabile che si tardi il più possibile l’accessione del riscaldamento e si anticipi il momento di spegnerlo». Ischia paventa poi un altro paio di soluzioni, anche se i tempi sono davvero molto stretti. «Da una parte», sottolinea il presidente Anaci, «serve un intervento da parte dello stato. Servono delle “armi“ per fronteggiare questa situazione e quindi penso a dei tetti massimi di costi, ad esempio. Servono delle direttive precise. Dall’altro c’è un tema di consapevolezza e cioè, al netto delle categorie più fragili e deboli, serve la consapevolezza che tutti dovremo gestire questo momento». E quindi la consapevolezza che il termometro in casa dovrà segnare qualche grado in meno durante l’inverno rispetto agli anni passati.

Bilanci «Non sarà facile presentarsi in assemblea», conclude Ischia, «presentando bilanci che prevedono questi incrementi. Si proporranno anche dei piani a rate, ma ci saranno nuove morosità. Auspico anche una tolleranza da parte dei fornitori».

Nicolò Vincenzi

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