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Caro energia, condomini a caccia di soluzioni: «Abbassare le termovalvole e caccia alle offerte»

Il caro bollette mette in estrema difficoltà anche i condomini
Il caro bollette mette in estrema difficoltà anche i condomini
Il caro bollette mette in estrema difficoltà anche i condomini
Il caro bollette mette in estrema difficoltà anche i condomini

Il doppio, il triplo, il quadruplo. Difficile dire oggi di quanto sarà l’aumento effettivo del costo del riscaldamento per il prossimo inverno. Ma di certo sarà molto, molto di più rispetto a quanto pagato nelle ultime bollette. E se i continui aumenti del gas - la voce più alt a di spesa, ma anche l’elettricità preoccupa parecchio - non sembrano avere limiti, cittadini e amministratori di condominio dovranno presto fare i conti con la corsa folle dei prezzi per riscaldare casa. Con il rischio addirittura di aumenti addirittura del quattrocento per cento. Michele Ischia, presidente di Anaci Verona, l’Associazione nazionale amministratori condominiali immobiliari, aveva definito proprio su L’Arena di ieri lo scenario «davvero catastrofico», senza grandi soluzioni all’orizzonte e possibilità per chi ha a che fare quotidianamente con la gestione dei condomini, i pagamenti e le eventuali rateizzazioni delle bollette.

Avviso a tutti «Ieri mattina ho subito inviato la foto del vostro articolo su L’Arena a tutti i condomini che seguo», ammette l’amministratore condominiale Domenico Francullo, «per ricordare a tutti a cosa stiamo andando incontro. Stimiamo di spendere circa il doppio sia che si tratti di teleriscaldamento, anzi lì anche qualcosa in più, gas diretto e Unoenergy, società presente ad esempio diverse case Agec». Previsioni difficili da fare al momento, anche se bisogna subito iniziare a pensare a cosa poter fare per combattere almeno in parte questi aumenti ingenti del costo del gas e dell’energia elettrica. «Nei condomini dove è presente il riscaldamento centralizzato vanno registrate al meglio le valvole, e soprattutto bisogna stare attenti a mantenere la giusta temperatura», avverte Francullo, «se fino a qualche tempo fa le termovalvole quasi non venivano considerate oggi ognuno deve cercare di tenerle il più basso possibile. Tutti parlano dell’autunno e dell’inverno, ma sarà tra aprile e maggio con i conguagli il vero bagno di sangue. C’è già chi ha debiti e non riesce a pagare, non so come faremo: personalmente nei condomini con il centralizzato ho deciso di non prelevare il mio compenso per quando riguarda il comparto riscaldamento. Consigli? Anche usare meno l’ascensore, sono macchine che consumano molta elettricità, uno o due piani di scale chi sta bene li più fare tranquillamente a piedi».

Controllare la termovalvole Da un amministratore all’altro, con la stessa, grande preoccupazione. Anche Marco Falavigna segue diversi condomini: «Già l’anno scorso in cinque o sei edifici ho dovuto inviare una rata aggiuntiva, l’aumento era stato di circa il 25 per cento ma quest’anno sarà molto di più. Per cercare di arginare la corsa indiscriminata dei prezzi proverò a valutare anche compagnie diverse e sconti magari con prezzi bloccati per un anno, non è la soluzione ma almeno cerchiamo di arginare il problema», spiega Falavigna, «magari proviamo a strappare un buon prezzo per gas ed energia aspettando fondi e provvedimenti da parte del governo. Il piano b è quello di fare più rate per le spese condominiali, così ci sarebbe un aggravio di lavoro per noi anche se magari non lo conteggeremo, rischiando di arrivare anche a sei rate in un anno, praticamente una ogni due mesi». E poi agire sulle temperature, come sottolinea Falavigna: «le termovalvole ormai sono obbligatorie da anni nei centralizzati, però bisogna imparare a tenerle più basse, prima magari si impostava il cinque - o comunque il massimo della potenza - senza pensare, adesso non potrà più essere così. Come amministratore magari proporrò di partire due settimane dopo invece del 15 ottobre anticipando poi di altre due settimane la chiusura del 15 aprile, impostando 19 gradi invece dei 20 previsti. I cittadini iniziano già a preoccuparsi per una situazione che rischia di mettere in seria difficoltà molte famiglie veronesi.

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Bollette nell’atrio «Non sappiamo come gestirla, la gente ci chiama preoccupata», confermano alla Gest.Imm. di via Quarto, «già l’anno scorso era previsto un aumento del 30 per cento, con un ulteriore aumento del 70 e ora si alzerà ancora, arrivando ad almeno il 130 per cento in più. Una delle ipotesi è fare rate straordinarie, addirittura in alcuni condomini abbiamo dovuto appendere le bollette nell’atrio perchè alcune persone non credevano agli aumenti, figurarsi cosa potrà accadere nel prossimo inverno. Intanto abbiamo caricato un aumento del 70 per cento, almeno proviamo ad evitare conseguenze peggiori, fino a staccare riscaldamento ed energia».

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