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Viadotto ferroviario

Nuovo blitz al ponte di Parona: tolti i cancelli, tornano ciclisti e pedoni

Era stato chiuso lo scorso settembre, ora c'è l'accordo tra Comune e Rfi ma mancano i lavori di messa in sicurezza
Il ponte della ferrovia di Parona: rimossi i sigilli che lo chiudevano
Il ponte della ferrovia di Parona: rimossi i sigilli che lo chiudevano
Ponte di Parona (video Noro)

La serrata del ponte della ferrovia, a Parona, è durata poco. Giusto il tempo di far passare i mesi più freddi. Con le temperature miti delle ultime settimane, di nuovo, mani ignote hanno liberato il passaggio della struttura. Questa volta in modo radicale, eliminando del tutto il cancello che era stato saldato all’imbocco del ponte lato Parona, tagliando il cancello che era stato montato una decina di metri più avanti nel punto in cui la struttura lascia la terra per iniziare la traversata del fiume.

E ancora, all’altro lato dell’Adige, zona Chievo e Parco dell’Adige: anche in questo caso sono due gli sbarramenti eretti nei mesi scorsi per impedire il passaggio a pedoni, bici e moto. Uno è stato tranciato, rimane solo un ferro da parte a parte del passaggio ma è a pochi centimetri d’altezza. Si supera con un passo. L’altro, alla base della rampa in terra che porta al ponte, si riesce comodamente ad aggirare passando di lato. 

Passaggio fruibile anche da bici e monopattini

Ora, dunque, il passaggio pedonale è di nuovo aperto e fruibile non solo dalle persone ma anche da bici e monopattini. E infatti il passaggio è frequente. Si tratta del secondo blitz in pochi mesi. L’altro era stato fatto lo scorso autunno, a metà novembre. Il ponte della Ferrovia, a memoria d’uomo da sempre aperto a bici e pedoni, è stato chiuso lo scorso settembre da Rfi, che nell’ambito di un censimento nazionale delle infrastrutture aveva rilevato l’annosa mancanza di un accordo con il Comune che sancisse il pubblico passaggio. 

La chiusura che si preannunciava lampo si è protratta nel tempo, nonostante le lamentele e gli appelli anche via social dei cittadini a riaprire il ponte, punto di collegamento tra Parona e il parco dell’Adige, passaggio prezioso per passeggiate, attività all’aria aperta, corsa. Da qui, la decisione, applaudita da molti, di forzare i tempi della burocrazia scardinando le recinzioni in ferro che sbarravano gli accessi.

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L'accordo tra Comune e Rfi c'è ma il passaggio è insicuro

Ora, l’accordo tra Comune e Rfi c’è: è stato siglato recentemente. Tuttavia, non è ancora tempo per la riapertura ufficiale. La struttura infatti necessita di una sistemazione generale senza la quale l’andirivieni non è considerato sicuro. Si tratta dunque di pazientare ancora qualche mese.

«I lavori di sistemazione del ponte sono stati inseriti nel bilancio che dovrebbe essere approvato entro marzo, dunque fra un paio di settimane al massimo», spiega l’assessore al Patrimonio Michele Bertucco che si sta occupando della questione. «L’intervento di messa in sicurezza sarà ad affidamento diretto dei lavori e dunque i tempi non dovrebbero essere lunghi ma qualche mese ancora ci vorrà», aggiunge l’assessore.
 

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Paratia e rampe da sistemare: poi la scorciatoia sarà agibile

Tra i punti da sistemare, infatti, le due rampe d’accesso e probabilmente anche la paratia sull’Adige: la recinzione è effettivamente piuttosto bassa, soprattutto se il transito sarà consentito anche alle biciclette. Di certo, i cittadini di Parona chiedono a gran voce la riapertura del ponte – utilizzato anche da chi si sposta in bici e la usa come scorciatoia strategica per raggiunge Chievo, San Massimo e zone limitrofe – nel più breve tempo possibile.

Tra l’altro, da quanto è chiuso i residenti nelle immediate vicinanze lamentano frequentazioni di gruppi di giovani che lì si ritrovano anche la notte, con schiamazzi ed episodi poco piacevoli: è di fine gennaio la testimonianza di una signora che abita in uno dei condomini confinanti la cui auto è stata presa a sassate da individui che stavano scavalcando le paratie per raggiungere il ponte.

Ilaria Noro

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