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Le nuove regole

Sono tornati (in anticipo) i plateatici. In centro tolti altri stalli blu

Per gli esercizi commerciali diverse novità e altre attese in futuro con la «rivoluzione» della ztl
Tavolini in centro a Verona
Tavolini in centro a Verona
Tavolini in centro a Verona
Tavolini in centro a Verona

Via auto e motorini, largo a sedie e tavoli con cibi e bevande. In centro, così come nel resto della città, sono tornati i plateatici stagionali sugli stalli blu e sui park bianchi dei motorini dove rimarranno fino al 15 novembre compreso.

Un periodo che, per la prima volta in assoluto, parte addirittura da marzo: l'amministrazione ha infatti dato il via libera con alcuni giorni d'anticipo rispetto a quanto consolidato negli ultimi anni che fissava al primo aprile la stagionalità dei plateatici, in modo da dare agli esercenti l'opportunità di includere anche le festività pasquali.

Turisti in centro (Marchiori)

Le regole per i plateatici a Verona

«Per la sola stagione estiva 2024», si legge infatti sul sito del Comune, è prevista «l'occupazione degli stalli già a partire dal 30 marzo al 15 novembre 2024, (con l'obiettivo di ricomprendere le manifestazioni fieristiche "Vinitaly 2024" e "Fieracavalli 2024" oltre alle festività pasquali)».

Il veto a poter parcheggiare auto e moto negli stalli arruolati dagli esercizi commerciali è però scattato già da giovedì.

Le giornate del 28 e del 29 marzo, infatti, sono state concesse per provvedere alle operazioni di montaggio e smontaggio delle strutture, senza attività di somministrazione.

La novità più rilevante riguarda il numero complessivo di parcheggi destinati a diventare un prolungamento esterno di bar e ristoranti, che sale ancora di qualche unità, toccando in Ztl quota 65 stalli blu (55 l'anno scorso) e 34 stalli bianchi dei ciclomotori.

È questo il numero massimo concesso all'interno della città antica, mentre oltre le Mura tendenzialmente non c'è un tetto massimo per gli spazi su strada richiedibili. Rispetto al 2019, dunque prima delle deroghe concesse per il Covid, si tratta di un aumento di 20 stalli auto e di una quindicina di posteggi per le due ruote. E si tratta di numeri che ricalcano il provvedimento deliberato a febbraio '22 dagli allora assessori al Commercio Nicolò Zavarise e alla Viabilità Luca Zanotto.

In quell'anno, tra l'altro, erano ancora in vigore tutte le deroghe concesse durante l'emergenza pandemica che con la riapertura delle attività commerciali, per lo più in centro storico, aveva fatto sbocciare sedie e tavoli un po' dappertutto, fagocitando marciapiedi, slarghi, zone pedonali e anche siti monumentali: molto discutere fecero, ad esempio, i plateatici Covid all'ombra di Porta Borsari. Tra il 2021 e il 2022, il conteggio dei plateatici aveva raggiunto quota 570, con oltre 310 ampliamenti concessi nei mesi estivi. Una deregulation imposta dalla pandemia che è rientrata lo scorso anno con la fine dei plateatici Covid e il ripristino del normale iter di richiesta degli spazi esterni.

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Rimangono invece invariate le tariffe, che erano state ritoccate lo scorso anno con rincari dal 12 al 25 per cento a seconda della posizione. I posti più cari sono quelli centralissimi e che coincidono con la Zona a traffico limitato: qui il canone mensile a stallo è di 200 euro più Iva. Cala sensibilmente nel resto della prima circoscrizione e Quartiere Filippini dove il costo è di 180 euro più Iva e ulteriormente nel restanti circoscrizioni dove si paga 160 euro più Iva.

 

Il futuro dei plateatici a Verona

Per il 2024, dunque, per quel che riguarda gli spazi, la situazione è definita e la stagione pronta a decollare. Ma sono molte le novità attese dal fronte plateatici - tutti, non solo quelli su strada - che potrebbero essere decise nei prossimi mesi e introdotte già a fine anno.

È allo studio una revisione delle attuali zone rosse del centro storico, vale a dire quelle aree - stabilite dai regolamenti comunali del 2009 e del 2013 - su cui è vietato allestire plateatici. «Di concerto con ciò che prevede il nuovo piano della sosta e delle modifiche che apporterà nella città antica, sarà rivista la mappatura delle zone dove è possibile, e non, concedere l'allestimento di un plateatico.

Le esigenze di residenti e turisti sono cambiate negli ultimi anni e a fronte del nuovo piano viabilità anche interno alla Ztl, è necessario rivalutare la questione», spiega l'assessore al Commercio Italo Sandrini.

Parallelamente, se con la fine dell'emergenza pandemica, le deroghe concesse sono state via via archiviate, per quest'anno ancora permane quella relativa agli allestimenti interni a ciascun plateatico che non necessitano dell'autorizzazione della Soprintendenza.

«Ciascun nuovo plateatico è concesso dall'omonima commissione che valuta situazione per situazione tenendo conto del regolamento, del Codice della Strada e di tutti gli altri fattori previsti.

Stiamo lavorando per arrivare a un accordo quadro con la Soprintendenza che stabilisca a priori linee guida certe e definite su cosa è concesso e cosa no all'interno dell'area plateatico, in modo da tagliare il passaggio autorizzativo, normandolo direttamente all'interno dell'accordo», spiega l'assessore Sandrini.

Ilaria Noro

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