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Niente luci colorate sull'Anfiteatro

No all'Arena tricolore? Scattano la protesta e la richiesta di dimissioni di Tinè

La cerimonia di questa sera prevede la sola accensione delle luci su Palazzo Barbieri e Gran Guardia
Alpini e l'arena tricolore; la protesta sulla porta della Soprintendenza
Alpini e l'arena tricolore; la protesta sulla porta della Soprintendenza
Alpini e l'arena tricolore; la protesta sulla porta della Soprintendenza
Alpini e l'arena tricolore; la protesta sulla porta della Soprintendenza

«Mi auguro che il nuovo Ministro licenzi in tronco il Sovrintendente di Verona, dopo l'irragionevole e immotivata proibizione di illuminare l'Arena con il Tricolore nei 150 anni degli Alpini», comincia così la bordata del consigliere regionale Stefano Valdegamberi contro la decisione del soprintendente Tinè di non concedere l'accensione delle luci tricolore sull'anfiteatro areniano, in alternativa stasera saranno invece illuminate con i colori della bandiera italiana sia Palazzo Barbieri che la Gran Guardia.

La cerimonia, cui prenderanno parte il sindaco Damiano Tommasi e il presidente dell'Ana Verona, Luciano Bertagnoli, in occasione del 150° Anniversario degli Alpini, è in programma oggi, 22 ottobre, alle 20.

 

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«Non possiamo ricordarci degli Alpini solo nei casi di bisogno del Paese. Chiedo le scuse ufficiali del Ministero e del Sindaco», prosegue Valdegamberi. «Il sindaco dovrebbe essersi avvalso del potere di ordinanza concedendo lo stesso l'illuminazione e l'esposizione delle bandiere e, contestualmente, denunciare per abuso di potere Sovrintendente. Questo Paese è vittima di abusi frutto di burocrati a cui bisogna presentare il conto dei danni derivanti dalle loro scelte del tutto irrazionali».

Una bandiera di protesta sulla porta della Soprintendenza

Dalle critiche c'è anche chi passa all'azione: Massimo Giorgetti ha infatti affisso un tricolore sulla porta della Soprintendenza di Verona: «Un gesto simbolico per esprimere la mia indignazione, prima di tutto come semplice veronese oltre che da alpino e politico», precisa l'ex vice presidente del consiglio regionale ed esponente di spicco di Fratelli d'Italia.

«Ci si può confrontare su tutto parlando di decoro e tutela della Bra, ma gli Alpini non sono dolciumi, mercatini e plateatici. Sono solidarietà e valori. Un monumento fatto di esempi, storia, sangue e solidarietà. Negare un bagno nelle luci tricolori e la possibilità di illustrare la loro storia e la loro attività a tutta piazza non può essere considerato un atto di tutela monumentale», prosegue Giorgetti,  «sono indignato dalla scelta del signor Tinè e dalla sudditanza che Tommasi sta dimostrando su questo argomento. Spero che la mia provocazione possa riportare entrambi nel mondo reale. W gli alpini.»

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