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Manifestazione in piazza Cittadella

«Stop alle sanzioni, Italia fuori dalla Nato»: a Verona sventolano le bandiere russe

Organizzata da Verona per la Libertà, Sindacato Libero, O.i.s., Veneto Russia, Veneto Indipendente
La manifestazione di piazza Cittadella
La manifestazione di piazza Cittadella
La manifestazione di piazza Cittadella
La manifestazione di piazza Cittadella

Hanno sventolato le bandiere russe, assieme quelle degli indipendentisti veneti, ieri, sabato 15 ottobre, in piazza Cittadella a Verona, dove Verona per la Libertà ha organizzato una manifestazione dal titolo «Noi non paghiamo la guerra della Nato». Sindacato Libero, O.i.s., Veneto Russia, Veneto Indipendente gli altri organizzatori, mentre il gruppo «Popolo contro le sanzioni» ha organizzato una raccolta firme intitolata «Stop guerra fra i popoli».

Fra gli oratori, il consigliere regionale del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi, che alle recenti comunali veronesi ha appoggiato Federico Sboarina con la sua Vale Verona.

 

La posizione di Valdegamberi

In una nota Valdegamberi spiega la sua posizione: «Mi arrivano ogni giorno accorati appelli perché vi sono strutture per gli anziani che rischiano di chiudere poiché i costi energetici e di fornitura sono cresciuti in modo esponenziale, facendo saltare tutti i bilanci di gestione, non potendo riversare sulle rette questi costi. Così com'è il bilancio regionale non è possibile fare interventi straordinari mancando le risorse (ingenti) necessarie. Le famiglie non riescono a far fronte agli oneri già pesanti da sostenere che prevedono incrementi anche di 1000 euro al mese per anziano ospitato. Stiamo scontando le scelte sbagliate in politica internazionale, i cui costi ricadono sulle famiglie e sulle imprese».

E sottolinea quella che a suo dire è una contraddizione: «Dai siti ufficiali, infatti, risulta che i cittadini statunitensi pagano l'energia al kwh mediamente ancora intorno ai 10 centesimi di dollaro per le industrie e meno di 15 per le famiglie. Inoltre, dal prossimo gennaio vedremmo ridurre per una direttiva europea del 30 percento la produzione italiana di energia idroelettrica, con ulteriore dipendenza del nostro Paese. Mi rivolgo al nuovo governo perché con decreto blocchi subito l'applicazione di questa Direttiva e riveda le scelte internazionali che stanno portando il sistema produttivo al collasso».

E infine: «Il conflitto ucraino ha l'obiettivo di indebolire la UE? Non è nell'interesse degli alleati americani un indebolimento dell'Europa. Il nuovo governo si giocherà il proprio successo sulle decisioni attorno a questo tema».

 

«Via l'Italia dalla Nato»

«No alla guerra della Nato, no alle sanzioni che distruggono la nostra economia, no all'invio di armi, sì alle soluzioni diplomatiche», le ragioni dei manifestanti, che con uno striscione chiedevano anche che l'Italia uscisse dalla Nato.

«Saranno tutte le famiglie italiane a pagare gli effetti di questa ennesima guerra americana», spiega la nota di Verona per la Libertà, «e delle crisi indotte con lo scopo di tenerci al guinzaglio politico, militare ed energetico di un deep state sempre più poliziesco». 

 

La raccolta firme in piazza Cittadella
La raccolta firme in piazza Cittadella

 

Con la stessa regia era stata organizzata lo scorso marzo a Verona la prima manifestazione apertamente anti Nato in Italia, giudicando l'Organizzazione del Trattato Atlantico del Nord responsabile per l'invasione russa in Ucraina, che Verona per la Libertà non ha mai condannato.

Verona per la Libertà a giugno ha corso anche per le elezioni amministrative comunali veronesi, candidando Alberto Zelger, ma non è riuscita ad ottenere una percentuale sufficiente ad entrare a palazzo Barbieri.

 

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