<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il ritorno alla normalità

Prima campanella, sui banchi senza mascherine. E la Dad è solo un ricordo

Dovranno indossarle solo il personale scolastico e gli alunni a rischio. Chi si ammalerà di Covid rimarrà a casa come con l'influenza e non potrà seguire le lezioni
Lunedì a Verona inizia il nuovo anno scolastico
Lunedì a Verona inizia il nuovo anno scolastico
Lunedì a Verona inizia il nuovo anno scolastico
Lunedì a Verona inizia il nuovo anno scolastico

In gran parte d’Italia è la settimana che sta per iniziare quella decisiva per l’avvio del nuovo anno scolastico: il 12 settembre sarà infatti la volta di Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Piemonte, Veneto e Lombardia. Il 13 settembre toccherà rientrare tra i banchi ai ragazzi campani; il 14 settembre a Calabria, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Umbria e Molise. Il 15 settembre seguiranno gli studenti di Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Ultimi a rientrare in classe quelli di Sicilia e Valle d’Aosta il 19 settembre. Hanno già iniziato le lezioni solo in Alto Adige, il 5 settembre scorso.

Leggi anche
Si torna in classe, stop alle misure anticovid: Dad solo per scelta delle scuole

Addio al distanziamento

Dopo tre anni di pandemia, quest’anno, per la prima volta, si tornerà a scuola senza mascherine - tranne per il personale scolastico e gli alunni a rischio - senza orari diversificati, senza misure di distanziamento e non è prevista la didattica a distanza (dad): se un alunno si ammalerà di Covid, insomma, rimarrà a casa come quando si prende una qualunque influenza e non potrà seguire le lezioni dalla sua camera. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in questi giorni ha assicurato che «Allo stato attuale cominceremo un anno scolastico in cui non mancano i docenti». Ma non la pensano così i sindacati secondo i quali mancano circa 200 mila docenti, 15.000 amministrativi e non sono stati nominati circa 500 dirigenti previsti perfino dall’organico.

Leggi anche
A scuola senza mascherine (tranne se si ha il raffreddore): tutte le disposizioni ministeriali anticovid

L'augurio di Zaia

«Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico, l’avvio di un percorso che non è solo un programma di lezioni, di ore di studio, di acquisizione di nozioni e di prove di apprendimento. È soprattutto una fase di crescita personale come individui e come cittadini. Un momento della vita in cui si capiscono le proprie aspirazioni nell’ottica della crescita come individuo e di un progetto comune. Invio a tutti gli studenti veneti il mio augurio di tante soddisfazioni e di giorni proficui per il loro curriculum e per il loro futuro».

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto saluta i giovani che riprenderanno a frequentare le scuole del Veneto per un nuovo anno di studi. «Questo avvio di anno - prosegue il Governatore – avviene in un periodo in cui in tutti c’è consapevolezza di un momento storico particolare. Stiamo uscendo faticosamente da una pandemia che non esclude colpi di coda mentre in Europa si combatte una guerra sanguinosa che sta proseguendo da mesi con ripercussioni sociali ed economiche rilevanti. Ma in questi ultimi due anni difficili, come mai prima, abbiamo compreso il valore della scuola nella socialità, cosa significhi frequentare le lezioni a contatto con i compagni ed apprendere con la condivisione diretta. L’esperienza maturata dall’organizzazione scolastica, dai ragazzi, dagli insegnanti e da tutto il personale è, quindi, un bagaglio prezioso anche per fare progredire la consapevolezza civica di ognuno e il senso di comunità generale».

«Il primo giorno dell’anno scolastico è sempre un giorno importante – conclude il Presidente -. È il giorno degli incontri, del rinnovo delle amicizie, anche di nuovi legami. È il giorno che apre sempre una nuova porta sul futuro. Tra coloro che arrivano tra i banchi c’è il ragazzo che un domani sarà Presidente della Regione, primario di un grande ospedale, manager o professionista di fama, artigiano ricercato, importante docente universitario. A tutti auguro di trovare la chiave della propria affermazione».

 

Suggerimenti