<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Dopo la vittoria di Tommasi

Il centrosinistra veronese: «Ha vinto la politica non urlata. Ora ci aspettano sfide cruciali»

ELEZIONE TOMMASI (FOTO MARCHIORI)

Mentre nel centrodestra si litiga, sia a livello nazionale che a livello locale, il centrosinistra veronese celebra l'elezione di Damiano Tommasi a sindaco. Se il nuovo primo cittadino sceglie il silenzio per il «day after», a parlare sono i partiti e i movimenti che l'hanno sostenuto.

 

Per il deputato veronese del Partito Democratico Diego Zardini «la sua campagna elettorale è stata esemplare: costantemente rivolta al futuro non ha mai utilizzato modi o parole denigratori nei confronti degli avversari. Civiltà, educazione e progetti seri pagano, oltre a costringere tutti a misurarsi sui contenuti anziché cercare la polarizzazione dei tifosi».

«Le persone  hanno rifiutato il campo immobilista dove sono stati costretti a vivere per 15 anni. Hanno scelto -a Verona e in tutta Italia- chi ha parlato di cose concrete alle persone. Anche cosi si ricostituisce la fiducia nella politica. Con parole giuste e convincenti», ha detto Alessia Rotta, deputata Pd e eletta in consiglio comunale, a L’Aria che tira Estate, su La7.

 

Il movimento civico Traguardi, che esprimerà tre consiglieri comunali, riflette: «Per i giovani e per le giovani, riuscire a emergere in una competizione elettorale è stata spesso un'impresa ardua; dunque, per prima cosa, grazie alle cittadine e ai cittadini che hanno sostenuto la nostra lista e grazie al nostro gruppo consolidato di attivisti e professionisti che non ha mai perso l'entusiasmo. I prossimi cinque anni saranno tempi di grandi opportunità date dal PNRR, ma forse ancora più difficili sul fronte del caro-vita e di sfide cruciali per la città, su tutte la mobilità, la sostenibilità e il rilancio della cultura. Gli obiettivi da raggiungere, indicati nel programma del nostro sindaco Damiano Tommasi, sono tanti: serviranno impegno, attenzione e anche pazienza. Siamo pronti a dare il nostro contributo per una città più moderna e inclusiva, lavorando in sinergia con gli altri componenti dell'Amministrazione».

«Pensiamo abbia giocato un ruolo positivo nella creazione delle condizioni di questa svolta anche l’opposizione fatta negli ultimi anni, a tratti certamente dura ma sempre ancorata ai temi e ai contenuti. Con i risultati ottenuti e quelli ancora più importanti che da oggi possiamo ottenere, possiamo smentire quell’immagine stereotipata di Verona che in questi anni è passata nel contesto nazionale e oltre», è il commento di Michele Bertucco di In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista.

Per Europa Verde «Tommasi ha saputo interpretare e guidare con generosa energia la forza propulsiva di un'alleanza progressista, ecologista e solidale, rivolgendosi con garbo e interesse sincero a tutte le cittadine e cittadini di Verona, coinvolgendo anche i giovani e riallacciando direttamente i rapporti con tutte le circoscrizioni».

E Mao Valpiana del Movimento Nonviolento sottolinea: «Un Sindaco obiettore di coscienza, o un obiettore di coscienza Sindaco, è una bella novità e anche una grande soddisfazione. Durante gli incontri pubblici della campagna elettorale, Damiano Tommasi lo ha sempre ricordato: "sono un obiettore di coscienza", anche per richiamare la sua scelta di un politica non gridata, gentile, corretta, salda nei principi e nei valori di rifiuto della violenza, anche verbale. Damiano Tommasi ha usato un linguaggio nonviolento, non ha attaccato, non ha fatto falli, ha valorizzato il rispetto e il dialogo, l'apertura. Una rivoluzione etica ed estetica».

Commenta il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni: «Solo ora stiamo realizzando che è tutto vero. Il neo primo cittadino ha centrato un risultato fantastico, in una città che da troppo era appannaggio della destra».

 

IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE

Intanto per il regolamento comunale sarà Veronica Atitsogbe, 28 anni, nata in città da genitori originari del Togo, la più votata nella lista di Damiano Tommasi, a presiedere la prima seduta del Consiglio comunale di Verona. È la prima italiana di seconda generazione a varcare la soglia dell’assemblea municipale scaligera.

«I miei genitori inizialmente non erano tanto propensi ad appoggiarmi in questo cammino politico - racconta Veronica all’Ansa - probabilmente più per protezione, perchè esporsi non è mai tanto facile. Poi nel vedere quanto ci tenessi e quanto mi impegnassi sono stati travolti e sono stati i primi a volantinare, a portare tra la gente l’idea di Damiano Tommasi». Veronica, ha una sorella, entrambe abitano con i genitori, si è laureata in Studi internazionali nel 2016 all’Università di Trento e in Governance dell’emergenza nel 2020 all’Università di Verona. È tra le fondatrici dell’Associazione Afroveronesi, che raggruppa 40 ragazzi nati o cresciuti in Italia con origini africane. Lavora in banca, dopo un’esperienza alla Prefettura di Verona nell’Area Immigrazione. «Quello che vorrei portare ora in Comune è una maggiore partecipazione di persone come me che spesso sono state escluse dalla voce politica della città - annuncia - ma che vi sono presenti, vorrei che fossero coinvolte maggiormente nelle decisioni. Questo lo si può fare ascoltando le loro voci, le loro esigenze, andando presso queste persone». Ricorda che uno degli obiettivi della campagna elettorale del centrosinistra «è stato proprio unire diverse minoranze». «Ieri la piazza festante che c’era per Tommasi si vedeva che era piena di orgoglio - sottolinea -perché eravamo superdiversi, a livello generazionale e sociale». Mentre tutti lo inneggiavano, il neo sindaco ha raccontato che la cosa che gli aveva dato più gioia «era stata convincere Veronica a candidarsi». Per la neo consigliera ciò che ha spinto i veronesi ad andare a votare è stata proprio la persona di Damiano Tommasi: «ha saputo mostrarsi per quello che è, genuino ma soprattutto pronto all’ascolto delle persone, dei giovani in particolare - conclude -. E questo ha fatto la differenza».

 

Suggerimenti